Galleria Civica d'Arte Moderna Palazzo Collicola - GCAM
Spoleto (PG)
via Loreto Vittori, 11
0743 238920
WEB
Due mostre
dal 26/6/2009 al 3/10/2009
10,30-13 e 16-19, chiuso martedi'

Segnalato da

Marco Guerini




 
calendario eventi  :: 




26/6/2009

Due mostre

Galleria Civica d'Arte Moderna Palazzo Collicola - GCAM, Spoleto (PG)

Maurizio Mochetti in "L'uccello azzurro" presenta un insieme cronologico dello sviluppo del suo lavoro iniziato nel 1968. Energie elettromagnetiche e laser sono per lui materiale creativo poetico, inserite nelle sale dell'appartamento nobile del Palazzo, le sue opere sono una sfida. Andrea de Carvalho ha fotografato una serie di artisti contemporanei travestiti da personaggi circensi in un'epopea dell'identita' mutante. Il suo "Circus Errans" e' costituito anche di sculture che rappresentano acrobati, cavallerizzi, fachiri assemblati con materiali eterogenei. In occasione di Spoleto 52 Festival dei 2 Mondi.


comunicato stampa

In occasione di Spoleto 52 – Festival dei 2 Mondi

Maurizio Mochetti
L'uccello azzurro
27 giugno a domenica 4 ottobre

a cura di Giovanni Caradente

Maurizio Mochetti è l’artista della nuova dimensione dell’arte, determinata dal suo confluire nel progresso scientifico e dal fatto che l’opera diventa un insospettato evento tecnologico.
La rivoluzione elettronica che a grandi passi ha conquistato l’etere dell’ultimo ventennio – telefonia cellulare, e-mail, raggi laser, comunicazioni lampo - non poteva lasciare indifferente il mondo dell’arte. Fin dal 1968, quarant’anni fa, Mochetti è in tal senso sulla breccia spesso con un risultato pressoché divinatorio.
In quell’anno, nella sua prima mostra personale alla Galleria La Salita di Gian Tomasso Liverani egli presentò dieci progetti nei quali veniva affrontato per la prima volta l’analisi mentale di una esperienza visiva. A presentare quella mostra fu Marisa Volpi che scrisse il primo testo critico sul lavoro del giovane esordiente.
Il cammino di Mochetti è stato da allora lucido e costantemente avveniristico. Alla Biennale del 1988, diretta da Giovanni Carandente, egli era presente con una spettacolare sala personale, accanto a quelle di Kounellis e di Marisa Merz. Sue personali si sono susseguite in tutto il mondo e l’ultima che ha prodotto un volume monografico con il bel testo critico di Germano Celant è stata lo scorso anno a Sassuolo in quel palazzo Ducale, ordinata dal Soprintendente Filippo Trevisani.
Dal 2003 Mochetti insegna nella Facoltà di Architettura dell’Università di Roma.

La mostra a Spoleto, voluta da Giovanni Carandente, presenta un insieme cronologico dello sviluppo progettuale dell’opera dell’artista inserito nelle sale dell’appartamento nobile del Palazzo Collicola, una bella sfida tra antico storico e moderno elettronico.

Le opere di Mochetti si impossessano di tutte le dimensioni, di tutti i sensi, incuranti dei limiti fisici dello spazio architettonico, uno spazio i cui ambienti vengono attraversati da frecce al titanio con traiettorie laser, da ready made di macchine che hanno già percorso il Lago Salato a 600 km/h, quando attraversano in diagonale il prospetto privato di Palazzo Collicola e la galleria, nell’atto di fermarsi nel salone d’onore. Tutto è contemporaneamente velocità ed immobilità. Luce, dinamismo, cinetismo, infinito e attimo, energie elettromagnetiche e laser risultano materiale creativo poetico, senza simbologie indirette, senza metafore, ma direttamente, in quanto gesto scientifico-estetico.

Una mostra che, oltre ad offrire se stessa, consegna l’eredità di un’idea: l’idea di un museo vivo e dinamico, aperto alla sperimentazione contemporanea.

Promossa dal Comune di Spoleto
con il sostegno di Regione Umbria
e della Cassa di Risparmio di Spoleto

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Andrea de Carvalho
Circus Errans
27 giugno a domenica 12 luglio

Testo critico di Enrico Mascelloni

Promossa dal Comune di Spoleto
con il patrocinio dell’Ambasciata Brasiliana in Italia

Acrobati, cavallerizzi, fachiri, pagliacci, freak.
Nell’arena circolare, ad ogni apparizione, alcuni soggetti si assumono il rischio, giocando con l'identità, spingendo il corpo oltre i limiti; in bilico tra meraviglia e desolazione, polvere e stelle, angeli e demoni. L'azione circense catapulta l'atleta oltre frontiera, beffando le leggi e la forza di gravità dei comuni mortali.
Il Circo soprattutto è un monumento all'assurdo, un'apparizione anacronistica ma anche una piazza aperta al nomadismo in mezzo alla giungla di cemento delle nostre metropoli. In questa epoca di globalizzazione e di disagio, il circo itinerante è un prova di resistenza, di trasgressione del nuovo ordine, che trasforma il luogo in cui si trova in un universo incantato.
E’ questa l’immagine che Andrea de Carvalho vuole usare ricreando nell'immaginario personaggi veri, la chiassosa banda di coloro che tutte le sere si misurano con la crudeltà della pista e con sua ritualità magica.
Elemento base delle opere murali sarà la fotografia: una serie di artisti contemporanei saranno invitati ad essere fotografati travestiti da personaggi circensi in una epopea dell’identità mutante. Con queste foto saranno realizzati dei tappeti scenografici del così detto circo.
Delle sculture rappresenteranno acrobati, cavallerizzi, fachiri, creando una serie di lavori assemblati con materiali eterogenei (foto, oggetti, ceramiche, materiali comunque poveri o del quotidiano...).

Il circus di Andrea de Carvalho è un gioco d'equilibrio tra la leggerezza del sogno e la profondità della memoria. Nei suoi lavori viene evocato lo spazio magico in cui gli oggetti trovati, le simbologie sublimate in puri segni e colore, persino le memorie intime si articolano in un insieme compatto e sontuoso.
La capacità di manipolazione e la solarità dell'artista brasiliana, la naturalezza con cui costruisce immagini sorprendenti, come se già esistessero allo stato fluido, come se gli oggetti disparati fossero stati creati e poi dispersi nel mondo nell'attesa di essere riuniti per creare l'immagine (il Circo), trova in queste opere il suo risultato più alto.

Ufficio Stampa – VerbaVolant, Marco Guerini
A Spoleto: Meeting Point “La limonaia” Palazzo Leonetti Luparini, Via Giustolo n. 10
Tel. 0743-776413 e-mail marcoguerini@festivaldispoleto.com

Le mostre saranno inaugurate sabato 27 giugno ore 17

Galleria Civica d'Arte Moderna - Palazzo Collicola
via Loreto Vittori, 11 - 06049 Spoleto (Pg)
Orario: 10,30-13 e 16-19, chiuso martedì
Ingresso 5€

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