Cittadella della Cultura
Crema (CR)
Via Dante Alighieri, 45
0372 458302
WEB
Quartiere 3
dal 30/6/2009 al 2/8/2009
mart-giov-sab 17-19
339 8476731

Segnalato da

Associazione Culturale Quartiere 3




 
calendario eventi  :: 




30/6/2009

Quartiere 3

Cittadella della Cultura, Crema (CR)

La pittura di Margherita Martinelli indaga il cosmo delle memorie, Giacomo Stringhini Ciboldi ci conduce nell'esplorazione della terra, Demis Martinelli forgia il metallo creando delle sculture in ferro battuto.


comunicato stampa

A cura di Natalia Vecchia

Margherita Martinelli – La poetica della memoria

La pittura di Margherita Martinelli indaga il cosmo delle memorie, le memorie personali dell'artista e quelle collettive, legate alla nostra terra e al sapore pastoso delle atmosfere luminose della campagna, delle vecchie case nelle quali è più semplice scavarsi un nido e lasciarsi andare al ricordo o alla rêverie. Il linguaggio di Margherita è contemporaneo e personale: da una base di informale, ottenuta con stratificazioni di acrilici e pigmenti disciolti nel latte, coagulata in incrostazioni di bitume, colori ad olio e collage, lascia affiorare elementi figurativi dai contorni incerti e vibranti; sono gli oggetti della reminiscenza e del sogno. La superficie della tela é solcata da frasi rotte, appunti, frammenti di grafia: il pensiero viene a galla sulla distesa fluida della mente come parola che penetra diretta ed efficace fino all'immaginario.

Margherita Martinelli nasce il 10 luglio 1981 a Crema (Cr). Dopo aver frequentato il Liceo Artistico B. Munari, si laurea con la massima onorificenza presso l'Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano con una Tesi su Anselm Kiefer seguita dalle prof.sse E. Pontiggia e L. Giudici. La passione per la pittura la porta fino a Tokyo, dove trascorre un periodo apprendendo e sperimentando le tecniche della pittura tradizionale giapponese, che hanno influenzato in modo determinante il suo percorso artistico. Dal 2005 al 2007 è Tutor presso l'Accademia di Brera del corso di Plastica Ornamentale tenuto dello scultore G. Lodigiani. Da sempre Margherita è affascinata dalla scultura, che sperimenta e sviluppa attraverso le installazioni, al fine di addentrarsi maggiormente nei temi che esprime con la pittura. Numerose sono le sue esposizioni personali in gallerie e luoghi d'arte italiani e stranieri: Il Nodo dei Desideri e la Fondazione San Domenico a Crema nel 2009; La Galleria Dellearti Project Room di Cremona nel 2008; la Galleria Wunderkammer di Bergamo la Galleria Lamanai ad Akumal in Messico, la Galleria Magnolia ad Abano terme, la Galleria Park Astoria di Riva del Garda, la Galleria Le Petit Prince a Ravello nel 2007; la Galleria e Restauro di Crema nel 2007 e nel 2005; la Galleria Marchina Arte Contemporanea di Brescia nel 2005. Nel 2006 vince il premio "giovane promessa" al concorso nazionale d'arte contemporanea di Tropea (Vv). Partecipa alle fiere d'arte contemporanea di Genova e di Padova nel 2009; di Firenze, nel 2008, di Genova e di Parma, nel 2007. Le sue gallerie di riferimento sono: per l'Italia, la Galleria Wunderkammer di Begamo e Genova e la Galleria Le Petit Prince di Ravello; per il Messico, la Galleria Lamanai.

Giacomo Stringhini Ciboldi – Il ciclo della terra

Giacomo Stringhini Ciboldi ci conduce, attraverso la sua scultura, nell'esplorazione della terra, ci porta a contatto con gli elementi naturali e con la loro sacralità. Ricorre l'albero, sia in sezioni di tronchi che in travi o fusti assemblati a creare strutture piramidali, totem barbarici e alieni al tempo stesso. Il legno è sempre associato al metallo: il nocciolo vulnerabile e ma eterno della verità contro le patine iridescenti dell'apparenza e dell'inganno. L'artista lavora con elementi circolari e concentrici, forme simboliche di grande profondità. Il cerchio è il ciclo primario vita-morte-vita, dal quale la nostra cultura ha teso ad allontanarci. L'artista ci invita a recuperare l'archetipo per intendere il senso del nostro destino e della nostra esistenza.

Giacomo Stringhini Ciboldi nasce il 19 settembre 1976 a Cremona. Fino all’età di 20 anni vive con la sua famiglia a Castelleone -Cremona-, paese agricolo a 55 km da Milano. Dopo il ciclo di studi superiori si trasferisce a Carrara -Massa- dove vive tra il 1996 e il 2000 frequentando l’accademia di belle arti e lavorando presso una bottega di artigianato artistico. Dopo il 2000 alterna il suo lavoro tra la scultura e l’agricoltura, lavorando presso l’azienda di famiglia dove allestisce il suo studio artistico. Questo mix di lavoro lo porterà ad utilizzare, per le sue opere, esclusivamente materiali naturali: pietra, legno e ferro. Nel 2005 pubblica in 1000 copie il suo “libro d’artista” intitolato: UOMO VITA AMORE GENTE MATERNITÀ. Nello stesso anno incontra Renè Edgar Murga Vargas, amico col quale lavora fianco a fianco sia in studio che in campagna e che diventerà il suo abile artigiano. Nel 2008 apre il piano terra della sua abitazione in via Quartiere 3 a Castelleone ospitando un circuito di mostre d’arte contemporanea dove invita pittori e scultori suoi amici; questo lo porterà a collaborazioni artistiche con il designer Matteo Tosoni e con lo scultore Demis Martinelli. Nel 2009 fonda l’ASSOCIAZIONE CULTURALE QUARTIERE 3 di cui è presidente, trasformando l’esperienza dell’anno precedente in uno spazio che ospita periodicamente diversi eventi artistici.

Demis Martinelli – Il lato oscuro del fuoco

Demis Martinelli forgia il metallo così come forgia l'eclissi rossastra sui corpi femminili che fotografa. Nelle sue mani ogni cosa diventa luce per poi tramontare in ombra. I suoi lavori di ferro battuto sono creature ritorte, in cui il pesante segno di metallo ritrova la leggerezza del segno grafico, dello schizzo, della sintesi delle forme. L'artista plasma il fuoco in magia nera, tanto nell'oscurità delle sculture quanto nella penombra rossa delle fotografie, in cui la superficie della pelle si allontana ancor più dall'astrattezza minerale del pallore, divenendo carne, pura e violenta carne. I volti sono celati o scomposti, le identità e le storie sono inghiottite dalla notte. Nella sua arte le membra si avvolgono nel mistero, nel perturbante delle maschere o di torsioni di ferro sconosciute e al tempo stesso riconoscibili...

Demis Martinelli si accosta alla lavorazione del ferro tramite il padre Valerio, artigiano. Capisce subito di avere un certo feeling con il materiale e si avvia per un percorso autonomo. Decide di frequentare una scuola per la lavorazione del ferro battuto (Francesco Ricchino di Rovato (BS) e affianca alla fabbricazione di oggetti di uso comune, sedie-sculture e in seguito vere e proprie sculture. Nel 2001 organizza, insieme a Pietro Spoto, la prima Biennale di Soncino intitolata “...”, dove espone per la prima volta e comprende il significato della parola installazione. Nel corso dei due anni successivi continua a esprimersi nelle due forme artistiche, esponendo in varie occasioni e approdando alla “II Biennale di Soncino A Marco” dove installa Nel giardino, un’opera realizzata con tappi di bottiglia in ferro. Gli stessi saranno utilizzati nei primi quadri tridimensionali. Grazie all’aiuto di Luca Bray nel 2003 parte per la Spagna, dove vive e lavora fino al 2004, esponendo a Barcellona e a Madrid. Dopo aver portato la propria arte anche in Messico, rientra a Soncino (CR), suo paese natale, dove continua a collaborare con il padre e con il fratello Eros. Apre uno studio privato ed elabora un nuovo metodo di lavorazione del ferro battuto, che modella in forme elastiche. Parallelamente a installazioni e sculture si dedica alla fotografia, sempre presente nella sua vita grazie alla passione della madre, Andreina, e degli zii. A partire dal 2004 studia una tecnica per esprimere i propri pensieri incidendo fotografie di nudo femminile, che battezza “scrittura emozionale”. Frequentando l’ambiente artistico entra in contatto con due persone – il tatuatore Jan Zuttion e lo scultore Giacomo Stringhini Ciboldi – che ne forgeranno le tecniche di espressione artistica. Il primo porta Demis all’utilizzo del rosso nelle proprie fotografie, tonalità cromatica che farà da sfondo ai molti ritratti fotografici di personaggi di spicco della scena culturale italiana e internazionale. Inoltre, lo avvicina alle fusion, un metodo pittorico in voga tra i tatuatori. A Giacomo Stringhini Ciboldi, ideatore dell’associazione culturale Quartiere 3 di Castelleone CR, Demis propone delle fusion di scultura, oltre a collaborare attivamente con l’associazione. Oggi Demis, coltiva le sue passioni per scultura e fotografia e pianifica un’esperienza in Centro e Sud America.

contatti: Natalia Vecchia
e-mail: natalia.vecchia@gmail.com
tel: +39 327 7371324

Associazione Culturale Quartiere 3
via Quartiere 3
26012 Castelleone (CR)
e-mail: quartiere3@gsc-forme.com
tel: +39 339 8476731

Inaugurazione: mercoledì 1 luglio 2009 ore 20,30

Cittadella della Cultura
Cremarena, via Dante Alighieri 45, Crema
Orari di apertura: martedì - giovedì - sabato: 17.00-19.00
i giorni degli spettacoli di Cremarena dalle ore 19,30
ingresso libero

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