B and B Lo straniero
Rivello (PZ)
via Pace, 67
0973 428076
WEB
Giovanna Gammarota
dal 31/7/2009 al 30/10/2009
WEB
Segnalato da

Teresa D'Ambrosio




 
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31/7/2009

Giovanna Gammarota

B and B Lo straniero, Rivello (PZ)

Sopraluoghi in Lucania. Sulle tracce del Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. Le sue fotografie - volutamente semplici e dirette, ma proprio per questo cariche di memoria -, sono capaci di ascoltare i silenzi della terra e il linguaggio delle cose.


comunicato stampa

A distanza di più di quarant’anni, Giovanna Gammarota è tornata nei luoghi scelti da Pasolini per il Vangelo secondo Matteo. Le sue fotografie - volutamente semplici e dirette, ma proprio per questo cariche di memoria -, sono capaci di ascoltare i silenzi della terra e il linguaggio delle cose. Dimostrano, come lei stessa racconta, che “quel paesaggio è ancora lì: intatto”. Ciò che ha spinto la fotografa a seguire le tracce del film pasoliniano non è stato il banale desiderio di mostrare la bellezza di quei luoghi, ma il bisogno di verificare se essi conservavano ancora quella forza comunicata nel film. Ciò che l’autrice ritrova, con le sue immagini sommesse e partecipi, è quella bellezza morale cercata da Pasolini. Una bellezza lontana da ogni voluto estetismo, dalle smaglianti e vacue apparenze dei mass media, ma ricca di profondità, di storia e mistero. Il lavoro di Giovanna Gammarota testimonia un passato che non diviene romantica nostalgia, ma s’impone come “la testimonianza di una memoria che non è lecito perdere”, come lei stessa scrive.

(dall’introduzione alla mostra di Gigliola Foschi).

Il Vangelo secondo Matteo Pier Paolo Pasolini lo girò nel 1964 nell’Italia meridionale. Dopo un deludente sopraluogo decise che la Palestina contemporanea era inadatta per ambientarvi la vita di Cristo, in quanto “troppo moderna”. Non gli interessava infatti creare un’esatta riproduzione della Terra Santa di duemila anni fa, ma fare quella che lui chiamava una “ricostruzione analogica”: per il suo film cercava luoghi capaci di agire in modo tanto evocativo da divenire presenze cariche di memoria e sacralità. Questi spazi immoti e antichi, ancora perfetti per rappresentare il passato e lo scenario del Vangelo, li trova nei Sassi di Matera, dove ambienta Gerusalemme; nella campagna appena fuori Barile - là dove la gente fino a pochi anni prima viveva ancora nelle grotte - in cui “vede” i luoghi della natività; nei castelli normanni di Puglia e Basilicata che, con le loro ruvide pietre dall’aspetto arcaico, gli appaiono perfetti per ambientarvi le dimore di Erode e Pilato.

Giovanna Gammarota vive e lavora a Milano. Comincia il proprio percorso creativo scrivendo scarni racconti ispirati alla prosa di Raymond Carver ma solo dopo l’incontro con il cinema in bianco e nero di Wim Wenders e le sue rarefatte fotografie realizzate per il film Paris Texas, comincia a pensare alla fotografia come mezzo di espressione creativa.

Nel 1994 comincia la sua personale ricerca caratterizzata da immagini che tentano di dare forma a una memoria silenziosa.
Nel corso di questi anni i luoghi fotografati dall’artista sono stati privati di ogni orpello superfluo, svelando così il paesaggio nella sua dimensione più minimale, raccordandosi con i brevi racconti all’origine del suo percorso creativo.

Galleria Lo straniero
Via Pace, 67 - Rivello (PZ)
Ingresso libero

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