Longaretti. La metafisica delle cose. In mostra 40 nature morte dell'artista, esposte sulla base di un persorso cronologico che permette al visitatore di apprezzare la visibile evoluzione stilistica dell'autore che, partendo dai suoi modelli di riferimento, evolve verso forme sempre piu' essenziali, quasi metafisiche.
In occasione di "Invito a Palazzo 2009", la Fondazione Credito
Bergamasco propone la mostra "Longaretti. La metafisica delle cose". Da
sabato 3 a venerdi 30 ottobre 40 dipinti di Trento Longaretti esposti nella
sede centrale di Creberg in Bergamo, largo Porta Nuova 2.
Un evento unico, di portata nazionale, farà conoscere ai visitatori una
quarantina di nature morte di Trento Longaretti sulla base di un percorso
cronologico che permetterà di cogliere l’evoluzione tecnica e stilistica del
celebre autore trevigliese, artista fra i più noti ed apprezzati del secondo
dopoguerra.
Dal 3 al 30 ottobre 2009, il salone principale della sede centrale del Credito
Bergamasco, ospiterà infatti la mostra "Longaretti. La metafisica delle cose":
un’antologica di dipinti ad olio su tela e su tavola del grande Maestro -
organizzata dalla Fondazione Credito Bergamasco in occasione dell’edizione di
"Invito a Palazzo 2009" - che si caratterizzerà per elementi di assoluta unicità e
ruoterà intorno al tema della natura morta.
"Costituisce motivo di sincera soddisfazione per noi - sottolinea Angelo
Piazzoli, Segretario Generale della Fondazione Credito Bergamasco - la
considerazione della significativa importanza e del rilevante valore della
presente esposizione, che rappresenta certamente un unicum nel lungo
itinerario artistico del pittore. In molte occasioni infatti dipinti raffiguranti “nature
morte” sono stati esposti insieme a quadri aventi altro tema; questa è però la
prima mostra antologica di sole nature morte, che permette di ammirare -
secondo una precisa cronologia ben congegnata con l’autore e con la co-
curatrice, la critica d’arte Anna Caterina Bellati - opere dipinte tra il 1932 e il
2008.
Tali opere consentiranno al visitatore di apprezzare la chiara, visibile,
evoluzione stilistica e culturale dell’autore, che partendo dai suoi modelli di
riferimento evolve verso forme sempre più essenziali, quasi metafisiche.
Dall’oggetto alla sua metafisica: da qui nasce il titolo "La metafisica delle cose".
In tal senso, nell’opera del Maestro Longaretti e nella sua personale ricerca
artistica - ben evidenziata nel percorso della mostra - è possibile risentire
l’afflato delle parole di Picasso, che spiegano il senso della ricerca: "E’ sempre
necessario cercare la perfezione... essa significa: da una tela a quella
successiva, andare sempre oltre, sempre oltre"
"Riconfermando con questo significativo appuntamento il costante impegno per
la valorizzazione del patrimonio artistico locale e dei grandi personaggi che
hanno saputo dare lustro alla nostra cultura,” aggiunge Angelo Piazzoli “la
Fondazione Credito Bergamasco ed il Credito Bergamasco arricchiscono così
la loro storica collaborazione con questo grande Maestro contemporaneo,
incominciata agli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso con le monumentali
opere da Lui eseguite presso la sede centrale della Banca - intitolate “Giuramento del Podestà"
(affresco di ragguardevoli dimensioni raffigurante
Piazza Vecchia in Bergamo Alta, risalente al 1961, posizionato nella Sala
Consiglio della Banca) e il polittico “La gente bergamasca” (“Quelli della
pianura”, “Quelli della collina”, “Quelli della città” e “Quelli della montagna”: serie
di quattro dipinti a tempera su legno, collocati lungo “lo scalone di
rappresentanza” della sede centrale dell’Istituto) - e proseguita con le molteplici,
importanti e prestigiose iniziative condivise con l’artista negli ultimi anni.
Basti
pensare al sostegno assicurato dal Credito Bergamasco all’allestimento delle
mostre antologiche a lui dedicate o al restauro (conclusosi nel 2007) della
vetrata a mosaico realizzata dall’autore trevigliese nel 1964 presso l’Istituto
magistrale “Secco Suardo” di Bergamo, ovvero alla mostra “Acquarelli”
(maggio-giugno 2008), con l’esposizione di circa 30 splendidi acquarelli della
più recente produzione artistica del pittore nella sede centrale della Banca;
senza dimenticare naturalmente la recente intitolazione a Trento Longaretti di
una sala riunioni posta al primo piano della sede di Creberg, dove sono
custoditi due suoi oli su tela del 2008, quattro acquarelli ed il bozzetto
dell’affresco precedentemente citato”.
“E’ quindi un grande onore per la Fondazione Credito Bergamasco” aggiunge
Angelo Piazzoli “proseguire nella collaborazione con questo straordinario
Maestro contemporaneo che ha attraversato buona parte del Novecento ed il
primo decennio del terzo millennio con lo sguardo attento e con il cuore
fortemente radicato alla sua terra (ed ai suoi valori morali) e, nel contempo, con
atteggiamento autenticamente cosmopolita”.
La personale dedicata a Trento Longaretti sarà visitabile per due week-end
consecutivi (sabato 3 e 10 ottobre; domenica 4 e 11 ottobre) con orario
continuato dalle ore 10.00 alle ore 19.00. Sono previste visite guidate gratuite
nei seguenti orari: 10.30 - 11.30 - 14.00 - 15.00 - 16.00 - 17.00 - 18.00. Si
ricorda che durante i fine settimana - unitamente alla rassegna - sarà possibile
accedere alla collezione d’arte di proprietà della Banca e visitare il Palazzo
Storico del Credito Bergamasco.
La visione delle tele in esposizione sarà altresì possibile durante i giorni feriali
da lunedì 5 ottobre a venerdi 30 ottobre, durante gli orari di apertura della filiale
del Credito Bergamasco di largo Porta Nuova (8.20 - 13.20 e 14.45 - 15.45)
Immagine: Natura morta con vaso blu e fruttiera
Inaugurazione venerdi 2 ottobre alle ore 18.00
Palazzo Credito Bergamasco
Largo Porta Nuova 2, Bergamo
Orario: sab-dom 10-19
Sono previste visite guidate gratuite nei seguenti orari: 10.30 - 11.30 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18
Ingresso libero