La mostra e' strutturata come una sorta di percorso iniziatico con un passaggio obbligato attraverso un muro di mattoni smaltato. 'It's a kind of magic!, opera che da il titolo alla mostra, e' la rappresentazione del decagono, forma geometrica utilizzata dalla radionica per creare onde-formapensiero continue e costanti, che diventa il messaggio formale dell'artista sulla possibilita' che abbiamo di agire attivamente sulla nostra vita.
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La Galleria Fonti è lieta di presentare “It’s a kind of magic” personale di Nicola
Gobbetto.
In mostra pittura, scultura, fotografia e un’installazione. La trasformazione e
l’evoluzione tra il piano fisico e quello trascendentale sono le riflessioni dalle
quali, attraverso simboli e rituali, l’artista ha concepito i nuovi lavori.
La mostra è strutturata come una sorta di percorso iniziatico con un passaggio
obbligato attraverso un muro di mattoni smaltato all’esterno di nero e all’interno
di bianco. “The wall” è il titolo dell’installazione che rappresenta lo spazio di
transizione che dal nero (ingresso:morte-ignoranza) si trasforma in bianco
(uscita:resurrezione-conoscenza).
“Il settimo cielo”, sono 7 dischi metallizzati, che rappresentano i 7 pianeti
principali della tradizione astrologica. Il 7 è il numero mistico per eccellenza, i
giorni della settimana, i doni dello spirito santo, gli scalini della scala
mitraica. Negli studi di ordine cabalistico, esoterico, alchemico, esiste una
relazione tra astrologia e alchimia così come esiste la connessione tra il cielo e
la terra, tra il macrocosmo e il microcosmo.
“Indaco” è una fotografia che rappresenta l’evoluzione dell’umanità. I bambini
indaco sono precoci, intuitivi, creativi, innovatori, sensitivi, tanto da sembrare
dotati di un nuovo patrimonio genetico e nati per riequilibrare le energie cosmiche
decentrate e riconnettere il pianeta su vibrazioni di pace. L’inserimento della
spirale sulla fronte, diventa simbolo di continuità trascendentale che si estende
alle generazioni future.
"XIII-XX" è il titolo di due pannelli di legno dipinti. Il "XIII”(La morte) e
“XX"(Il giudizio) rappresentano due degli Arcani maggiori dei Tarocchi. Questo
lavoro è la reinterpretazione di un mazzo di carte della madre dello stesso artista.
La morte, rappresenta il cambiamento ineluttabile; il Giudizio la redenzione ad un
livello di coscienza necessario per aprirsi ad un nuovo campo vibrazionale.
"It's a kind of magic!", opera che da il titolo alla mostra, è la rappresentazione
del decagono, forma geometrica utilizzata tradizionalmente dalla radionica per
creare onde-formapensiero continue e costanti. Il decagono, diventa il messaggio
formale dell'artista sulla possibilita' che abbiamo di agire attivamente sulla
nostra vita, poiché ogni trasformazione non è mai di natura caotica o casuale in
quanto è favorita dagli influssi intelligenti dell’ energia.
Nicola Gobbetto, nasce a Milano nel 1980, vive e lavora a Milano.
Tra le mostre personali: 2006: Shapeless shape, Galleria Fonti, Napoli; 2004: Ice
dream, neonprojectbox, Milano, a cura di E. Bordignon.
Tra le collettive: 2009: Festa Grande!, NABA, Milano, a cura di G.Di Pietrantonio e
M.Scotini; AAA, L’Arte di amare l’arte, Triennale di Milano, Milano; Oltre lo
specchio, Istituto Italiano di Cultura, Belgrado, a cura di E.Viola e A.Rispoli;
Emerging talents, Palazzo Strozzi, Firenze; 2008: Off the deep end, Milano, a cura
di P. Gonzato; YAB (Young Artists Biennal), Bucarest, a cura di A. Barak; Cell,
Galleria La Comunale, Monfalcone, a cura di A. Bruciati; Value that matter, Dubai,
New York, Berlino, Mosca, Milano, Ginevra, Londra, a cura di M. Nicol; 2007: What
remains, Milano, a cura di M. Tagliafierro; Bella vita, New Barbershop Gallery, Los
Angeles, a cura di D. Isaia; Unexpected Romance, Novara, a cura di M. Tagliafierro;
All my love for you, Museo Pecci, Prato, a cura di J. Miliani; Out_of_art, dalla
collezione Ernesto Esposito, Centre Pasquart, Biel/Bienne; Mumble…Mumble…, Galleria
Raffaella Cortese, Milano; Premio Furla per l’Arte 2006, Villa delle Rose, Bologna;
Italia 04_05, Galleria Comunale d'arte Contemporanea, Monfalcone, a cura di A.
Bruciati; People, Museo MADRE, Napoli, a cura di E. Cicelyn, M. Codognato;
Metaphysics of youth, Ex Cofa, Pescara, a cura di I. Zucca Alessandrelli e L. Fassi;
The exhibition set re-curated , Ellen de Bruijne Projects, Amsterdam, a cura di J.
V. Woensel; Ellen de Bruijne Projects, Amsterdam, Cortocircuito, Ex PalazzoEnel,
Novara, a cura di M. Tagliafierro; 2005: Thin Line: the exhibition, the movie!!, De
Ijskelders & Nadine art centre, Bruxelles, a cura di J. V. Woensel e M.
Farronato.
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Galleria Fonti is pround to announce “It’s a kind of magic” solo show by Nicola
Gobbetto.
The show comprises painting, sculpture, photography and installation. Transformation
and evolution between physical and transcendental plan are the reflections by which
the artist, using symbols and rituals, conceived new works.
The show is structured like a sort of initiatory path with a forced passage through
a brick’s wall with the outer black enameled and the inner white enameled. The
installation is titled “The wall” that represents the transition space from black
(entrance: death-ignorance) to white (exit: resurrection-knowledge).
“Il settimo cielo”, is composed by 7 disks that represent the 7 main planets of the
astrological tradition. 7 is the mystic number par excellence, the days of the week,
the gifts of the holy ghost, the steps of the Mithraical stairway. In the cabalistic
esoteric alchemic studies,there is a relation between astrology and alchemy as it
is a connection between sky and earth, macrocosm and microcosm.
“Indaco” is a photograph that represents human evolution. Indaco children are
precocious, intuitive, creative, innovative, sensitive so they seem endowed with a
new genetic heritage and born to rebalance cosmic decentralized energies and
reconnect the planet to peace vibrations.
The spiral put on the forehead, becomes symbol of a transcendental continuity that
extends itself to the future generations.
"XIII-XX" is the title of two wood painted panels. "XIII” (Death) and “XX"
(Judgment) represent two of the Tarocchi major Arcane. This work is the
reinterpretation of a pack of cards of the artist’s mother. The death represents the
ineluctable change; the judgment the redemption to a necessary conscience level to
open ourselves to a new vibrational field.
"It's a kind of magic!", is the work that gives the title to the show, is the
representation of a decagon,a geometrical form traditionally utilized by Radionica
to create continuous and constant make-thoughts waves. The decagon becomes the
formal message by the artist about the possibility that we have to act on our life
because every transformation is never chaotic or random nature because it is
favoured by intelligent energy influences.
Nicola Gobbetto was born in Milan in 1980, lives and works in Milan.
Solo shows: 2006: Shapeless shape, Galleria Fonti, Napoli; 2004: Ice dream,
neonprojectbox, Milano, curated by E. Bordignon.
Group shows: 2009: Festa Grande!, NABA, Milano, curated by G.Di Pietrantonio e
M.Scotini; AAA, L’Arte di amare l’arte, Triennale di Milano, Milano; Oltre lo
specchio, Istituto Italiano di Cultura, Belgrado, curated by E.Viola e A.Rispoli;
Emerging talents, Palazzo Strozzi, Firenze; 2008: Off the deep end, Milano, curated
by P. Gonzato; YAB (Young Artists Biennal), Bucarest, curated by A. Barak; Cell,
Galleria La Comunale, Monfalcone, a curated by A. Bruciati; Value that matter,
Dubai, New York, Berlino, Mosca, Milano, Ginevra, Londra, curated by M. Nicol; 2007:
What remains, Milano, curated by M. Tagliafierro; Bella vita, New Barbershop
Gallery, Los Angeles, curated by D. Isaia; Unexpected Romance, Novara, curated by M.
Tagliafierro; All my love for you, Museo Pecci, Prato, a curated by J. Miliani;
Out_of_art, dalla collezione Ernesto Esposito, Centre Pasquart, Biel/Bienne;
Mumble…Mumble…, Galleria Raffaella Cortese, Milano; Premio Furla per l’Arte 2006,
Villa delle Rose, Bologna; Italia 04_05, Galleria Comunale d'arte Contemporanea,
Monfalcone, a cura di A. Bruciati; People, Museo MADRE, Napoli, curated by E.
Cicelyn, M. Codognato; Metaphysics of youth, Ex Cofa, Pescara, curated by I. Zucca
Alessandrelli e L. Fassi; The exhibition set re-curated , Ellen de Bruijne Projects,
Amsterdam, a cura di J. V. Woensel; Ellen de Bruijne Projects, Amsterdam,
Cortocircuito, Ex PalazzoEnel, Novara, a cura di M. Tagliafierro; 2005: Thin Line:
the exhibition, the movie!!, De Ijskelders & Nadine art centre, Bruxelles,
curated by J. V. Woensel e M. Farronato.
Inaugurazione 8 ottobre 2009 ore 19.30
Galleria Fonti
via Chiaia, 229 Napoli
orari: dal martedì al venerdì 16-20
ingresso libero