Circolo Amantes
Torino
via Principe Amedeo, 38/a
011 8172427 FAX 011 8172427
WEB
Magic Moments
dal 21/5/2002 al 13/6/2002
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Segnalato da

Amantes



approfondimenti

Max Boldrin
Gabriella Serusi



 
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21/5/2002

Magic Moments

Circolo Amantes, Torino

Il titolo della mostra suona un po' come il motivetto fastidioso e ridondante di un carosello anni '60. La mostra e' invece il risultato visibile di una ricerca fotografica intrapresa qualche anno fa dal giovane padovano Max Boldrin, intorno agli aspetti paradossali del nostro vivere quotidiano da inurbati nello spazio complesso e sfilacciato delle metropoli industrializzate dell'Occidente.


comunicato stampa

fotografie di Max Boldrin (5 foto 70 x 100 c-print su kristall)
testo di Gabriella Serusi

Inaugura mercoledì 22 maggio l'ultima expo di Amantes; dopo il "mese" dedicato al progetto RTmark a Torino per Big 2002 e dopo l' aggressione video invernale chiudiamo con una expo fotografica di un giovane artista padovano reduce dalla Biennale di Sarajevo, il ventisettenne Max Boldrin ripropone a Torino i lavori esposti in Bosnia, con il contributo critico di Gabriella Serusi.

Text by Gabriella Serusi
Il titolo della mostra che si inaugura questa sera da Amantes suona un po' come il motivetto fastidioso e ridondante di un carosello anni '60 o come l'ultimo promettente tormentone in fatto di serial televisivi destinati a casalinghe inamovibili.
Con uno slancio fantasioso, potremmo al massimo immaginare lo svolgersi di una pellicola hard-core ambientata nella noiosa e sperduta provincia americana o il nome rassicurante dell'ennesimo bagnoschiuma uscito in commercio, per sedare gli effetti di uno stressante turnover lavorativo.

MAGIC MOMENTS è invece il risultato visibile di una ricerca fotografica intrapresa qualche anno fa dal giovane padovano Max Boldrin, intorno agli aspetti paradossali del nostro vivere quotidiano da inurbati nello spazio complesso e sfilacciato delle metropoli industrializzate dell'Occidente.
Se la trasformazione del paesaggio ci appare ormai, dai lontani anni '70, un boccone digerito e metabolizzato, resta da considerare la variabile Tempo, che nella formula dell'accelerazione spasmodica continua a modificare la percezione degli spazi abitati dall'uomo.
La nostra vita - tutta la nostra vita - viene a strutturarsi come una molecola organica intorno al concetto di tempo: tempo perso, tempo che ci separa da un luogo, tempo insufficiente.

In questa estetica del "mordi e fuggi", che porta evidentemente con sé un sentimento di disagio e di malinconica asincronia rispetto al mondo, il mascheramento si affaccia come possibile soluzione difensiva o come anestetico sensoriale.

Nel ciclo fotografico M.M. Boldrin mette in evidenza con ironia tragica i nervi scoperti della società post-moderna e lo fa eludendo la via della narrazione e del racconto.
Le immagini suggeriscono, evocano, talora anticipano il giudizio dello spettatore a cui viene rimandato il compito finale di decodificare una simbologia familiare e aliena al tempo stesso.
Resta da chiedersi: "Quanti secondi ci vogliono per creare la magia di un momento?"
"Quanto in alto bisogna salire o a quali profondità bisogna scendere per trovare la felicità di un istante?"

Inaugurazione mercoledì 22 maggio ore 19.00, fino al 13 giugno

MAX BOLDRIN
Nato a Padova il 2 ottobre 1974. Vive , lavora e studia a Padova.
Diploma di maturità artistica nel 1994.
Attualmente frequenta il secondo anno dell' "Istituto superiore di fotografia e arti visive "(ISFAV) a Padova.

MOSTRE PERSONALI
2000 FINAL CUT; a cura di Alessandra Galletta, "Perugi artecontemporanea" , Padova
MAX BOLDRIN - PAT O'CONNOR, a cura di Guido Bartorelli, spazio "futuro", Roma
MALEDIZIONE DOVE HO LASCIATO IL FERRO ? (M.D.H.L.I.F.?.); a cura di G.Bartorelli, "zoo artecontemporanea", Bologna

MOSTRE COLLETTIVE
2001 A ME GLI OCCHI, PLEASE. una lista veneta per l' arte. A cura di Salvatore Fazia, con la collaborazione di Loft Arte, villa
G.Trissino, Cornedo Vicentino (VI)
QUOTIDIANA 01, a cura di Virginia Baradel, G.Bartorelli, Stefania Schiavon; museo civico del Santo, Padova
BIENNALE GIOVANI ARTISTI DELL' EUROPA E DEL MEDITERRANEO, Sarajevo
ANTIPASTI:GIOVANI ARTISTI, a cura di Cristiano Seganfreddo e Giovanni Bianchi, Fondazione Bevilacqua La Masa Venezia
RADIOESTENSIONI NIGHT: arte e musica in movimento; collettiva-multiproiezione diapositive e dj set a cura di Daniela Lotta e Marco Altavilla, "Covo"- Bologna
2000 CRITICA IN OPERA 17: GUIDO MOLINARI, collettiva, a cura di Guido Molinari, Castel San Pietro-Bologna
1999 IN TRE PER LA VACCA, a cura di G.Bartorelli, "sesto senso", Bologna
GUARDA COSA GUARDI, a cura di "laboratorio", sedi varie, Mestre-Venezia
M'SIEUR TARZAN, a cura di Daniela Lotta e G.Bartorelli, "Perugi artecontemporanea", Padova
TEMPI COMUNI, a cura di Riccardo Caldura, galleria d'arte "contemporaneo", Mestre-Venezia
-Udine, spazio espositivo dell' ex ospedale psichiatrico
-Torino, galleria d'arte "forma libera"
-Padova, Centro Na zionale di Fotografia
123 LIBERATUTTI, a cura di G.Bartorelli, Stefania Schiavon, Renato Retrucci, "Reggia dei Carraresi", Padova
ATLANTE: geografia e storia della giovane arte italiana; a cura di Giuliana Altea, Marco Magnani e Silvia Ferri con la collaborazione di Giancarlo Politi editore (flash art); Masedu, centro arte contemporanea, Sassari
ART & CRIME, fotografie, performance con Carlo Lucarelli; coordinamento artistico di Fabio Cavallucci,con la collaborazione di G.Bartorelli e Fabiola Naldi, "associazione culturale sinestesia", Santa Sofia, Forlì
1998 ARTI VISIVE 1998, Genova
DISOCCUPATE LE STRADE DAI SOGNI, a cura di Enrico Gusella, sedi varie, Padova
UN DUE TRE: FANTE CAVALLO E RE, a cura di Sabrina Zannier, "Perugi artecontemporanea", Padova
1997 MUTAMENTI, spazio espositivo cattedrale ex macello, Padova

Altre collaborazioni:
1999 CAMMINO MILLENARIO NEGLI OCCHI DEI GIOVANI VENETI, calendario del 2000; Tara srl-progetti e sistemi culturali

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Ivan Catalano
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