Caffe' Florian
Venezia
piazza San Marco
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WEB
Gianni Berengo Gardin
dal 29/5/2002 al 20/6/2002
041 5220727 FAX 041 5206782

Segnalato da

Antonella Marconato




 
calendario eventi  :: 




29/5/2002

Gianni Berengo Gardin

Caffe' Florian, Venezia

Veneziani. Una mostra a cura di Stefano Stipitivich che comprende una serie di ritratti inediti scattati lo scorso dicembre tra le sale del Caffe' Florian a 14 personaggi ­ artisti, cantanti, regatanti, scrittori, ecc. - del mondo veneziano. Una parte dedicata a ritratti di artisti veneziani degli anni '60 e immagini del passato e del presente della vita dello storico Caffe' completano la mostra che si sviluppa tra la sede di Piazza San Marco e le nuove sale del Florian ARTeCaffè presso la Fondazione Querini Stampalia.


comunicato stampa

Gianni Berengo Gardin "VENEZIANI"

Caffè Florian - Piazza San Marco
Florian ARTeCAffè - Fondazione Querini Stampalia, Campo Santa Maria Formosa 5252

La mostra, curata da Stefano Stipitivich, comprende una serie di ritratti inediti che Berengo Gardin ha scattato lo scorso dicembre tra le sale del Caffè Florian a 14 personaggi ­ artisti, cantanti, regatanti, scrittori, ecc. - del mondo veneziano. Una parte dedicata a ritratti di artisti veneziani degli anni ¹60 e immagini del passato e del presente della vita dello storico Caffè, sempre scattate da Berengo Gardin, completano la mostra che si sviluppa tra la sede di Piazza San Marco e le nuove sale del Florian ARTeCaffè presso la Fondazione Querini Stampalia.

Caffè Florian, Piazza San Marco
Sala Liberty
14 veneziani d'oggi ritratti all'interno del Florian Fabrizio Plessi (video artista), Alvise Zorzi e Alberto Ongaro (scrittori), Laura de Santillana e Lino Tagliapietra (artisti del vetro), Sergio Tagliapietra detto "Ciaci" (regatante), Kuki Zacchello (AVAPO) Fulvia Sesani (esperta di cucina), Pino Donaggio (musicista), Girolamo Marcello (nobile veneziano), Tinto Brass (regista), Lino Toffolo (attore comico), Daniela e Romano Vedaldi (Caffè Florian)

Sala delle Stagioni
18 immagini realizzate da Berengo Gardin negli anni '60 ad artisti veneziani, quali Vedova, Santomaso, Pizzinato, Music ecc.

Florian ARTeCaffè, presso la Fondazione Querini Stampalia
Nell'ambiente recentemente inaugurato, disegnato da Mario Botta, sono esposte immagini di ieri e di oggi della vita che si svolge tra le sale dello storico Caffè di Piazza San Marco.

Gianni Berengo Gardin

Gianni Berengo Gardin nasce a Santa Margherita Ligure nel 1930. Alla fine della seconda guerra mondiale, la famiglia si trasferisce a Venezia e qui frequenta il gruppo fotografico "La gondola" fondato e diretto da Paolo Monti. Grazie a un soggiorno a Parigi matura una personale visione del reportage fotografico e a partire dal 1955, ancora fotoamatore, collabora con "Il mondo" di Pannunzio.
Nel 1962 passa al professionismo e si trasferisce a Milano dove inizia una carriera che lo porterà a realizzare più di cento volumi fotografici. Ha esposto i suoi lavori in più di 200 mostre personali in Italia e all'estero.
Tra le più importanti quella di Arles del 1987, di Milano del 1990, di Parigi del 1990 e del 1997, di Losanna del 1991. La più recente è quella di Padova del 2001. Ha collaborato a lungo con l'Istituto Geografico De Agostini e con il Touring Club Italiano realizzando vari volumi monografici.
Ha lavorato assiduamente con l'industria italiana realizzando reportage e monografie per la Fiat, l'Olivetti, l'IBM e molte altre aziende. Dal 1979 documenta il lavoro di Renzo Piano. Collabora da sempre con le più importanti testate giornalistiche mondiali. Considerato un maestro del "bianco e nero", Gianni Berengo Gardin nel 1972 è stato annoverato tra i "32 world's top photograpers" dalla rivista "Modern Photography". I suoi lavori sono presenti nei più importanti musei e fondazioni culturali del mondo.

Catalogo
Gianni Berengo Gardin "Veneziani" (pag.48, foto17, testi AAVV.) Caffè Florian editore.
Accanto ad ogni ritratto, ciascuno dei 14 personaggi testimonia con un breve scritto il proprio rapporto con la città, con il lavoro, con i ricordi.

Tre delle 14 schede contenute nel catalogo

Pino Donaggio (musicista)
"La vita a volte è curiosa e indecifrabile. Io sono nato artisticamente come cantautore, poi sono diventato autore di colonne sonore cinematografiche. Questo giro di boa della mia vita è legato proprio al mio essere veneziano. Era il 1974 e a tarda notte tornavo a casa in vaporino dopo uno spettacolo. Mi ero seduto da solo a prua per respirare un po' d'aria pura dopo una serata passata, come spesso mi capitava, in mezzo al fumo. Il destino era là ad aspettarmi: ad una fermata lungo il Canal Grande salì a bordo Mariotti, un produttore cinematografico che conoscevo e che amava le mie canzoni. Quasi per scherzo mi chiese se volevo lavorare alla colonna sonora del film che stavano girando a Venezia in quei giorni. Il film era "Don't look now", che nella versione italiana diventerà "A Venezia un dicembre rosso shocking", tratto dal romanzo di Daphne du Maurier. Il giorno dopo, alle 11 all'Hotel "Ala", fui presentato al regista, Nicolas Roeg, a Donald Sutherland e a una indimenticabile Julie Christie. A quei tempi il mio inglese era a dir poco primitivo e il regista, ovviamente parlando a mitraglia, mi spiegò cosa voleva da me. Comunque capii, o meglio la parte del mio cervello che risponde agli impulsi artistici, intuì! Lavorai giorno e notte e con un piccolo magnetofono portatile registrai al Conservatorio Benedetto Marcello in presa diretta tre temi "vivaldiani". Le tracce piacquero. Il film fu un successo. La mia colonna sonora anche. E da allora non ho più cambiato mestiere."

Sergio Tagliapietra "Ciaci" (regatante)
"Io sono nato a Burano nel 1935. Mio papà, fin da piccoli, portava me e i miei fratelli a pescare a remi. In laguna si vogava allora come oggi in piedi, "alla veneta". A quei tempi però il remo non serviva a fare sport, era prima di tutto uno strumento di lavoro e di fatica. Ma io mi sono innamorato subito del remo e quasi per gioco ho cominciato a fare regate. Da allora ne ho vinte più di cento. Qualche mio amico, quando viene a casa mia, per ridere, dice che la stanza dei miei trofei sembra la "festa dell¹Unità", perché è strapiena di bandiere rosse. Infatti, per antica tradizione, nelle regate veneziane chi arriva primo riceve una bandiera rossa. Oggi l¹amore per questo sport, così legato alle nostre tradizioni, va sparendo tra i giovani che preferiscono solcare la laguna con veloci barche a motore. Io allora insegno a vogare ai ragazzi delle medie, qui a Pellestrina, dove vivo ormai da molti anni. Venezia, se vuole sopravvivere, deve limitare il moto ondoso delle barche a motore, altrimenti questa città così fragile rischia di sparire."

Tinto Brass (regista)
A Venezia sono nato e cresciuto. Da bambino una delle mie passioni era bere la cioccolata in tazza: nera, dolce, fumante che nelle grandi occasioni veniva preparata e servita accompagnata da una fetta di focaccia. Ebbene a quei tempi, come nel '700, la cioccolata veniva preparata in un'apposita cioccolatiera di ceramica col manico di legno. Dopo la cottura il liquido bollente veniva lasciato decantare per qualche minuto per rassodarlo. Poi veniva servita ai piccoli perché la prima cioccolata era la più leggera. Era la "ciocoata da coo", quella che era nella parte superiore della cioccolatiera, sul collo. Poi si passava agli adulti e la cioccolata servita era densa, pesante, era la cioccolata del fondo, la mitica "ciocoata da cuo". Ed io desideravo ardentemente di diventare presto adulto per lasciare ai bambini la "ciocoata da coo" e poter bere avidamente la mia "ciocoata da cuo".

Inaugurazione 30 maggio alle ore 18.00
Caffè Florian Piazza San Marco Venezia

Ufficio Stampa
Anna Zemella tel 041 5208493

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Matteo Pugliese
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