Centro Michon Arte Contemporanea
Livorno
via Michon, 36/38
338 6786513

Marco Neri
dal 29/10/2009 al 27/11/2009
lun-ven 10-12,30 e 16-20, sab 10-13

Segnalato da

Alessandra Dini



approfondimenti

Marco Neri



 
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29/10/2009

Marco Neri

Centro Michon Arte Contemporanea, Livorno

'Sulla parola' e' un'antologica di cui fanno parte lavori selezionati dall'artista per raccontarsi, seguendo l'analisi del linguaggio e del lemma scritto. Diversi vocaboli si affacciano dalle opere e oscillano di significato come un'arma nelle mani dell'artista.


comunicato stampa

La rinnovata presenza di Marco Neri a Livorno completa un dialogo con la città iniziato nell’estate appena trascorsa, quando ha realizzato 'Occhio e croce', installazione concepita espressamente per la suggestiva cornice della Chiesa del Luogo Pio nel quartiere La Venezia.

Il Centro Michon è lieto di poter ospitare a distanza di pochi mesi una sua personale, inaugurando così una stagione espositiva che promette di dare largo spazio all’arte contemporanea ed ai giovani artisti, non dimenticando la propria decennale attività e l’impegno nella promozione del panorama culturale territoriale.

Sulla parola, questo il titolo dell’evento, è una piccola antologica ideale di cui fanno parte lavori selezionati da Neri per raccontarsi, seguendo come filo di Arianna tra i numerosi cicli della sua produzione, l’analisi del linguaggio e del lemma scritto. Diversi vocaboli si affacciano quindi dalle opere (tempere su carta o su tela) e oscillano di significato pur rimanendo un’arma tagliente di valutazione sociale nelle mani dell’artista.

La parola è perfettamente leggibile, seppur capovolta, in 'Rovesciata'. Due lettere it, un’abbreviazione quasi da vocabolario, identificano la Patria, l’Italia appunto, con un omaggio evidente a Luciano Fabro “che è anche segno di continuità con il grande maestro dell’Arte Povera, nella critica verso un Paese alle prese con problemi sociali vecchi e nuovi (le divisioni nord-sud, le morti bianche, i flussi migratori)” Alfredo Sigolo.

Un gioco di parole denuncia invece l’esasperata esterofilia italiana che rende immediatamente intelligibili i vocaboli inglesi fun e cool alla quasi totalità delle persone, costrette poi a scontrarsi con l’inaspettata scoperta che il suono della loro pronuncia si tramuta in beffarda offesa.

'Omissis' è invece la parola negata, censurata. In questa serie presentata al Museo Pecci di Prato nel 2006, linee tremule e acquose di tempera nera tracciate orizzontalmente su di una pagina bianca, sono sufficienti a evocare un testo illeggibile, nascosto, volutamente oscurato. Meno chiarificatori i volti delle persone che lo accompagnano, ritratti nebulosi di individui sconosciuti.

'I personaggi raffigurati, rappresentano il popolo degli spiati, intercettati, segnalati, identificati, schedati, controllati, che si annida fra di noi, tutti noi senza esclusioni.'
Stefano Pezzato. Così un database costituito da 'carte d’identità' impossibili da decifrare rivela l’inadeguatezza di questi sistemi di controllo a registrare stralci di vita reale. L’individualità scivola nell’anonimato ancora una volta a causa della sua massificazione-mercificazione.

Ufficio Stampa:
Alessandra Dini
C. 338 3802793

Inaugurazione venerdì 30 ottobre 2009, ore 18,30

Centro Michon
Via Michon 36/38, Livorno
Orari: lun-ven 10-12,30 e 16-20, sab 10-13
Ingresso libero

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