Fondazione Durini
Milano
via S. Maria Valle, 2
02 8053029 FAX 02 86467626
WEB
Beauty Farm
dal 28/10/2009 al 10/11/2009
tutti i giorni 14-18

Segnalato da

Vera Agosti




 
calendario eventi  :: 




28/10/2009

Beauty Farm

Fondazione Durini, Milano

L'idea di questa collettiva e' quella di scandagliare, attraverso la testimonianza di una quindicina di artisti contemporanei, lo statuto della bellezza oggi nell'arte, sospesa soprattutto tra ossessione e idealizzazione. A cura di Vera Agosti.


comunicato stampa

Con testo critico di Vera Agosti e un'intervista sulla bellezza a Vittorio Sgarbi

Da ideale classico per eccellenza a simbolo di perfezione solo apparente e “superficiale” nell’odierna società dello spettacolo, la bellezza è oggi insieme la metafora di uno status sociale e di una condizione esistenziale, una qualità ottenibile a suon di creme, lifting e palestra e un simbolo di perfezione interiore, un traguardo a portata di tutti o un sogno apparentemente irrealizzabile.

Da sempre inseguita dagli artisti nei secoli passati e oggi, spesso, disprezzata dagli artisti contemporanei per la carica di retorica un po’“vecchio stile” che rischia sempre di portarsi dietro, la Bellezza del corpo (femminile e maschile) appare oggi, nell’arte, come un oggetto assai difficilmente identificabile: desiderata o apertamente rifiutata, piegata a esigenze di denuncia sociale o mutilata, e poi ancora deformata, svelata nei suoi meccanismi di artificialità e di mascheramento della “vera” condizione fisica di chi pare ostentarla, la Bellezza oggi appare allo stesso tempo una condizione invidiabile e un testimone ingombrante che sembra però non volersi fare da parte rispetto ai “nuovi” miti della contemporaneità.

L’idea della mostra è quella di scandagliare, attraverso la te- stimonianza di una quindicina di artisti contemporanei, lo statuto della Bellezza oggi nell’arte, sospesa soprattutto tra ossessione e idealizzazione.

Dai corpi scultorei e potentemente realistici, tutt’altro che idealizzati, portati nel bronzo dallo scultore Giuseppe Bergomi, a quelli, venati da un senso di inquietudine interiore, del pittore napoletanto Federico Lombardo; dai corpi classici, che sembrano usciti da un’atmosfera fiabesca, di Nicola Verlato, a quelli scolpiti nel legno, ma attraversati da inquietanti colature di resina, dell’altoatesino Aron Demetz; e ancora, dalle patinate ma sottilmente inquietanti fotografie di adolescenti di Nicola Vinci agli strabordanti collages di Felipe Cardeña, dove gli ideali di bellezza classica sono decontestualizzati attraverso variopinti sfondi floreali; e ancora, la bellezza di questo nuovo millennio è scandagliata attraverso le sculture in marmo di Michelangelo Galliani, i complessi e stratificati ritratti femminili di Cristiano Tassinari, i grandi volti di Tarik Berber, i raffinati volti dipinti da Paul Beel, le scioccanti fotografie di Robert Gligorov; ci sono infine le foto di Orlan, nelle quali la bellezza è ridefinita secondo canoni non convenzionali per la tradizione occidentale, le ambigue foto di “Artificial Beauty” di Micha Klein, le corrosive videoinstallazioni di Erwin Olaf dedicate al glamour internazionale, e gli inquietanti collages di Daniele Buetti, dove i volti delle modelle sono “sfregiati” dal marchio delle più celebri case di moda.

Inaugurazione giovedì 29 ottobre 2009, ore 18

Fondazione Durini
Via Santa Maria Valle 2, Milano
Orario: tutti i giorni 14-18
Ingresso libero

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