Spazio Gianni Testoni La 2000+45
Bologna
via d'Azeglio, 50
051 371272 FAX 051 4153252
WEB
Fortunato Depero e Albano Morandi
dal 27/11/2009 al 30/1/2010
mart-ven 16-20, sabato 10.30 -13 e 16-20

Segnalato da

Spazio Gianni Testoni La 2000+45




 
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27/11/2009

Fortunato Depero e Albano Morandi

Spazio Gianni Testoni La 2000+45, Bologna

Depero&De(s)perimenti ludici. La galleria chiude l'anno del centenario del Futurismo con 7 opere di Fortunato Depero in dialogo con le opere di Albano Morandi. L'artista ha infatti trovato in Depero una futuribile sintonia di intenti, un'inesauribile fonte d'ispirazione creativa, oltre ad un incomparabile compagno-complice di ludici viaggi attraverso l'elucubrazione.


comunicato stampa

a cura di Alberto Mattia Martini

Sabato 28 novembre alle ore 18,00 presso la Galleria SPAZIO GIANNI TESTONI LA 2000+45 di Via D’Azeglio 50 a Bologna, sarà inaugurata la mostra “DEPERO & DE(s)PERIMENTI LUDICI” curata da Alberto Mattia Martini. Saranno presentate in galleria sette opere originali di Fortunato Depero in dialogo con le opere di Albano Morandi.

Con questo importante evento, la Galleria Spazio Gianni Testoni La 2000+45 intende chiudere l’anno della ricorrenza del centenario del Futurismo con un omaggio a Fortunato Depero e aprire il 2010 proiettando al futuro le idee e la creatività che l’artista contemporaneo Albano Morandi riesce ad esprimere ispirandosi al grande Maestro Futurista, che, oltre alla capacità pittorica, plastica e manifatturiera, anzitempo ha saputo cogliere l’importanza della comunicazione e della grafica innovativa per la creazione dell’immagine, che oggi più che mai, costituisce il fulcro attorno al quale ruotano vicende epocali e determinanti per l’intera umanità. Si vuole quindi intraprendere il cammino all’avvio del nuovo anno dell’Arte in modo “ludico”, per riuscire ad affrontare le difficili sfide che il futuro più prossimo ci riserva con lo sguardo più fiducioso, e quindi più lucido, per comprendere quali siano le vie del cambiamento necessario che ci porteranno verso l’ineluttabile ripresa economica e culturale che ormai non possiamo che auspicare a breve.

Ed il gioco inizia subito con le parole di Alberto Mattia Martini, che così apre il suo testo critico di presentazione dell’evento: “Fortu-nata-mente esistono infinite possibilità per poter dialogare e quindi relazionarsi. Fortu-nata è quindi la mente, che può disporre di libero arbitrio (…). Chi sicuramente è stato baciato dalla Dea bendata è Fortu-nato Depero, non solo per il nome che porta, ma per la stupefacente predisposizione all’utilizzo funambolico e anticipatore del senno comunicativo.(….) Il progetto Depero&De(s)perimenti ludici si materializza all’interno di una ricerca dialogante che Albano Morandi persegue da alcuni anni e che ha visto realizzarsi i progetti Doors to thought e Breve compendio di storia dell’arte per chi ha perso la memoria. Desiderio innato di dialogo, che diviene in un sol battere di ciglia, relazione, quando ad apparire sulla scena si materializza il genio creativo dell’arte. Il gesto artistico vive di fantasia, di sperimentazione, di comunicazione, tutti elementi cari ad Albano Morandi, “teatrante del dipingere” o meglio recitante ed esegeta del fare arte.

Non so se esiste solo la casualità, la fatalità dell’accaduto e quindi se alcuni incontri sono esclusivamente effetto del fato o invece condotti a buon fine, prevalentemente dalla nostra volontà immateriale di sintonizzarci tramite mente e spirito con anime a noi affini. Certo è che Morandi ha trovato in Depero una futuribile sintonia di intenti, un’inesauribile fonte d’ispirazione creativa, oltre ad un incomparabile compagno-complice di ludici viaggi attraverso l’elucubrazione. (….).”.

Ma il “gioco” non finisce qui, entra a farne parte anche un giovane artista (ex allievo di Morandi) Corrado Galli, che si cimenta, attraverso l’utilizzo del video, con un testo “Sintetico” di Depero, “La Febbre del Telegrafo”.

Albano Morandi (Salò 1958) si diploma in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. La scelta di Scenografia, ricorda Morandi, gli ha permesso uno studio più articolato e più aderente alla sua idea di arte contemporanea, poiché rappresenta l’elemento che unisce in sé le arti: musica, pittura, teatro, letteratura. Nel 1981 il grande amore per il teatro, in particolare per l’opera di Samuel Beckett, lo porta a fondare il “Teatro dell’Evidenza”. Nell’evidenza è rintracciabile e presente il primo elemento fondamentale e costante in tutto il percorso artistico di Albano Morandi: il mettere in rilievo la realtà delle cose che ci circondano.

Nel 1986 partecipa alla XI Quadriennale di Roma e presenta per la prima volta i Formichieri Trampolieri. Nel 1994 iniziano a prendere vita le prime grandi installazioni con la serie Se solo potessimo cadere e nel 1996 alla XII Quadriennale di Roma espone Officium, una imponente installazione a parete formata da una moltitudine di oggetti pittorici accompagnati da sei sculture disposte in fila su un basamento. Iniziano così i Gesti Quotidiani come li chiama l’artista, piccoli oggetti riciclati: vecchie cornici, lavagnette, quaderni ritrovati, scatole vuote in legno o in cartone di qualunque forma, che come un collezionista raccoglie, conserva, e rielabora portandoli a “vita nuova”. Morandi si serve di questi oggetti, svuotati della propria funzione, per mostrarli allo spettatore come forme-sculture. È la possibilità per chi guarda di vedere, meravigliandosi, oggetti riconoscibili perché parte del quotidiano di ogni individuo ma sotto una veste nuova. Sono opere con una esplicita componente lirica e ludica grazie anche alla capacità di installare queste piccole forme all’interno di una grande forma finale che crea forti emozioni nell’osservatore. La poliedrica capacità di continuare la propria ricerca artistica su più fronti ma con coerenza ed armonia è una caratteristica costante in Morandi. Cambiando i soggetti, gli oggetti, le tecniche, l’artista non perde mai il filo conduttore della sua arte, come scrive Mauro Panzera il progetto artistico di Albano Morandi è quello di usare “il mondo delle forme per trasfigurare il modo delle cose Albano Morandi vive e lavora a Raffa di Puegnago (BS).

Inaugurazione 28 novembre ore 18

Spazio Gianni Testoni La 2000+45
via d'Azeglio, 50 - Bologna
Orari di Apertura: dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 20.00, sabato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
Ingresso libero

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