In mostra 8 fotografie di piccolo formato, esposte per la prima volta in Italia. Gli scatti mostrano teli su cui sono serigrafate alcune immagini: dei bambini mentre giocano, metalli che fondono, pietre lunari che prendono la forma di un volto. Si tratta di immagini trovate che rimandano a un sogno, un ricordo, in un'atmosfera onirica e nostalgica, malinconica e a tratti macabra.
Lo Studio Guenzani presenta una mostra personale di Giuseppe Gabellone.
In mostra otto fotografie di piccolo formato (52 x 35 cm. cadauna), esposte per la prima volta in
Italia.
Le fotografie mostrano teli su cui sono serigrafate alcune immagini: dei bambini mentre giocano,
metalli che fondono, pietre lunari che prendono la forma di un volto. Si tratta di immagini “trovate”
che rimandano a un sogno, un ricordo, o a un ricordo di un sogno, in un’atmosfera onirica e
nostalgica, malinconica e a tratti macabra. I teli, in primo piano, coprono quasi interamente il
paesaggio sullo sfondo, legati da una struttura in metallo, si lasciano muovere dal vento.
Qui Gabellone tratta le immagini in modo fisico, intervenendo sulla loro superficie come se gli
attribuisse plasticità. Fotografie di sculture o sculture di fotografie? Nei lavori fotografici di
Gabellone la scultura riflette su se stessa. In essi gli aspetti formali e tecnici si confrontano
aprendosi a invenzioni sorprendenti. In questa nuova serie, l’uso deciso del colore dona ancora più
slancio al movimento delle tele.
Le immagini fluttuanti e colorate aprono uno squarcio ironico nella
fissità della struttura a cui sono imprigionate, e nello stesso tempo sembrano non volersi
completamente liberare da essa.
Giuseppe Gabellone è nato a Brindisi nel 1973. Vive e lavora a Parigi.
Immagine: Giuseppe Gabellone, Untitled, 2009, digital print, cm 52 x 35
Courtesy Studio Guenzani, Milano
Inaugurazione giovedì 21 gennaio 2010, alle ore 18
Studio Guenzani
via Eustachi, 10 Milano
Orari: dal martedì al sabato, dalle 15 alle 19.30. La mattina su appuntamento.
ingresso libero