calendario eventi  :: 




4/12/2009

Berlin Art Show 2009

Kindl-Brewery, Berlin

Una mostra collettiva dedicata ad una generazione di artisti internazionali che lavorano con differenti media appropiandosi del nuovo linguaggio visivo. In esposizione una selezione di dipinti, sculture, fotografie, video, performance e disegni su carta.


comunicato stampa

a cura di Javier Ramirex

Anna ALBINI - Ursula BARILLI - Claudia BURGMAYER -Alessandro BELLUCCI - Francesco CENTIONI - Federico CITTARO - Anabel DERLAM - Olga GLUMCHER - Francesca GRILLI - Giuliano GIULIANI- Takeshi FURUYA Franziska JORDAN - Ryo KATO - Eva MITALA -Noemi MONTANARO - Armin PAUL - Fabio TAGLIAPIETRA - Lisbeth dal POZZO - Javier RAMIREX Ralf ROSE - Davide SCUTECE - Silvia SEBASTIANI - Annika SPORLEDER - Mario TONINO - Petra VON KAZINYAN - Gabriele VEGNA - Paola ZAMPA

Marzia Frozen è lieta di annunciare una mostra collettiva dedicata ad una generazione di artisti internazionali che lavorano in differente media appropiandosi del nuovo linguaggio visivo. Verra' presentata una mostra colletiva nel Kindl-Brewery a Berlino, nel centro di Neukölln e caratterizzerà una selezione di dipinti, sculture, fotografie, video, performance e disegni su carta scelti per questa particolare occasione.

A partire dal 1892, Munch aveva formulato la propria originale e caratteristica estetica del Sintetismo, perfettamente espressa nel dipinto Malinconia, dove il colore diviene elemento carico di simbolo. Nello stesso anno, l’Associazione degli Artisti Berlinesi invitò il pittore ad esporre alla prima mostra individuale del gruppo, inaugurata il 5 novembre; i dipinti di Munch suscitarono però aspre polemiche (il cosiddetto “Caso Munch”), tanto che dopo appena una settimana l’esposizione dovette chiudere i battenti. L’artista tuttavia si compiacque del “grande tumulto” venutosi a creare, come scrisse in una lettera: “Non mi sono mai divertito tanto – è incredibile che qualcosa di così innocente come la pittura possa aver provocato una tale agitazione”.

A Berlino, Munch entrò a far parte di un circolo internazionale di scrittori, critici ed artisti, che fra gli altri annoverava il drammaturgo svedese nonché punto di riferimento intellettuale August Strindberg, che lo stesso Munch ritrasse nel 1892. Nel corso dei suoi quattro anni a Berlino, Munch elaborò la maggior parte delle idee artistiche che avrebbero incluso la sua serie più importante, Il Fregio della Vita, inizialmente progettato come ciclo di illustrazioni per un volume ma in seguito elaborato in forma di dipinti. Riuscì a vendere assai poco, ma in compenso ottenne un certo guadagno con i biglietti d’ingresso distribuiti in occasione dello “spettacolo a pagamento” da lui stesso organizzato per la visione pubblica delle sue opere (benché all’epoca egli già mostrasse riluttanza nel separarsi dai propri dipinti, a tal punto da definirli i suoi “bambini”).

Gli altri lavori mostrano una semplificazione della forma e del dettaglio che definisce il suo primo stile maturo; Munch iniziò anche a preferire uno spazio pittorico quasi privo di profondità e uno sfondo minimale per figure frontali: dal momento che le pose e gli atteggiamenti di queste ultime erano scelti allo scopo di produrre le più convincenti immagini del loro stato mentale e delle condizioni psichiche (Ceneri), le figure giungono a comunicare un senso di statica monumentalità. Esse danno l’impressione di recitare su una scena teatrale (e.g. Morte nella stanza della malata), dove la pantomima delle pose statiche simboleggia vari tipi di emozioni: ogni carattere personifica una singola dimensione psicologica, come ne L’Urlo, tanto che gli uomini e le donne di Munch appaiono molto più simbolici che realistici. Egli stesso scriveva: “Non si dovrebbero più dipingere interni con persone che leggono e donne che lavorano a maglia: ci sarebbero persone vive, che respirano e sentono, soffrono e amano”.


Uno dei più importanti espressionisti tedeschi è Ernest Ludwig Kirchner; egli si trasferì a Berlino nel 1911, lasciando dietro di sé la Dresda espressionista nella rassicurante Boemia. I suoi dipinti, disegni e stampe di strade di Berlino con prostitute a caccia di prede sono divenute vere e proprie icone dell’immagine della metropoli nel ventesimo secolo: frenetica, meccanica, densamente abitata, anonima e piena di stimoli erotici; l’artista creò con il proprio pennello o scalpello ciò che l’amico e scrittore espressionista Alfred Döblin ideò con la penna, specialmente nel suo famoso romanzo Berlin Alexanderplatz: immagini frammentate di edifici e tram, il movimento sincopato di masse di individui che corrono da una parte all’altra, pallidi volti di città resi gialli e verdi dai fari tremuli, dai lampioni e dalle insegne al neon. Qui l’inquietudine e il pericolo sono suggeriti dai bordi dentellati dei marciapiedi e dalle punte aguzze degli stivali delle prostitute.

I dipinti di strada di Berlino hanno infine determinato l’opera di Kirchner: i suoi lavori più tardi, raffiguranti paesaggi alpini della Svizzera, si sono rivelati di minor interesse, mentre i primi nudi e ritratti, benché di considerevole pregio, non sono comunque abbastanza noti. E’ interessante paragonare la reputazione artistica di Kirchner con quella di Emil Nolde: entrambi presero parte ai medesimi circoli artistici e furono animati dallo stesso entusiasmo; anche Nolde dipinse tipiche scene berlinesi di cabaret, night club e ballerini, ma attualmente è molto più conosciuto per i suoi meditabondi, quasi astratti paesaggi e vedute marine.


Altra fase storico-artistica di Berlino fu quella della Bauhaus dal 1932 al 1933, quando la scuola venne chiusa dal regime nazista; il movimento ebbe inizio con un intento utopistico: “L’edificio del futuro” doveva combinare tutte le arti all’interno di un’ideale unità, obiettivo che richiedeva una nuova tipologia di artista che andasse oltre la specializzazione accademica, e al quale la Bauhaus avrebbe offerto un’adeguata formazione. Al fine di raggiungere tale obiettivo, Walter Gropius previde la necessità di sviluppare nuovi metodi d’insegnamento e si convinse che la base di qualsiasi arte doveva essere ricercata nell’artigianato: “la scuola si trasformerà progressivamente in un laboratorio”; artisti e artigiani infatti coordinarono le classi e la produzione insieme al Bauhaus di Weimar, nell’intento di eliminare ogni distinzione fra arti nobili e arti applicate.

Georg Baselitz (Hans-Georg Kern) è uno dei più importanti artisti tedeschi ancora viventi; nel 1958, dopo il trasferimento da Berlino Est a Berlino Ovest, produsse i suoi primi lavori originali in uno stile autonomo, tra i quali il ritratto immaginario Zio Bernhard. Nello stesso anno, iniziò a lavorare sulla serieTesta di Rayski. Nel frattempo veniva costruito il muro di Berlino: dopo due mesi, la mattina del 13 agosto 1961 il limite con Berlino Ovest venne chiuso; le truppe e gli operai della Germania dell’Est avevano iniziato a demolire le strade che correvano lungo il confine per renderle impraticabili alla maggior parte dei veicoli, innalzando grovigli di filo spinato e recinti lungo i 156 chilometri (97 miglia) attorno ai tre settori occidentali e i 43 chilometri (27 miglia) che realmente dividevano le due parti della città.

Nel 1961, l’artista adottò il nome di Georg Baselitz in onore della sua città natale; nello stesso anno, fu ammesso alla scuola di perfezionamento di Hann Trier e già nel 1963 la sua prima esposizione individuale alla Galleria Werner & Katz di Berlino suscitò pubblico scandalo: due dei dipinti, La lunga notte al canale(1962/63) e l’Uomo nudo (1962), furono confiscati dall’autorità pubblica. Si aprì un caso giudiziario che non si concluse fino al 1965.

Nel 2009, Berlino è stata eletta capitale europea della cultura, con i più importanti artisti tedeschi contemporanei residenti in città, inclusi fra gli altri Daniel Richter, Jonathan Messe, Andre Butzer e Anselm Reyle; con il fiorire di gallerie d’arte contemporanea ed un’atmosfera intellettuale e alla moda, Berlino si avvia a diventare il nuovo centro di arte contemporanea nel mondo dopo il collasso dell’economia americana a New York.

L’evento BERLIN ART SHOW 2009 riflette la recente incarnazione di tali avvenimenti storici vent’anni dopo la caduta del Muro: questo nuovo inizio dell’arte contemporanea sarà reso noto grazie all’esposizione di un gruppo internazionale di artisti al Kindl-Brewery di Neukölln.

Inaugurazione sabato 5 Dicembre 2009, 19-24

KINDL-BREWERY
Werbellinstrasse 50, 12053 Berlin, Neukolln
Orario 19,00 - 24,00
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [1]
Berlin Art Show 2009
dal 4/12/2009 al 4/1/2010

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede