Diverse sedi
Bologna

Bologna si rivela
dal 29/1/2010 al 30/1/2010
sab 30 gennaio 20-24 e dom 31 gennaio 18.30-23
338 1537468
WEB
Segnalato da

Annalisa Bellocchi




 
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29/1/2010

Bologna si rivela

Diverse sedi, Bologna

L'iniziativa, prommossa da Philippe Daverio, consente di ammirare i tesori piu' belli di Bologna, nella suggestiva cornice di edifici storici, attraverso un programma serale di esposizioni ed esecuzioni musicali.


comunicato stampa

L’iniziativa, prommossa da Philippe Daverio, si svolge sabato 30 gennaio dalle 20 alle 24 e domenica 31 gennaio dalle 18.30 alle 23 e consente di ammirare i tesori più belli della città di Bologna nella suggestiva cornice di edifici storici. I portali e le stanze di Casa Saraceni, palazzo Fava, la chiesa di Santa Cristina, la chiesa di San Colombano, la chiesa e l’oratorio di Santa Maria della Vita siaprono al pubblico rivelando, attraverso un programma serale di esposizioni artistiche ed esecuzioni musicali, la molteplice ricchezza artistica della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Bologna si rivela è realizzata in occasione di Arte Fiera 2010.

Programma

San Giorgio in Poggiale
Bologna città della parola
Sabato 30 alle ore 19 La parola di Bergonzoni Installazione e performance di Alessandro Bergonzoni
Domenica 31 alle ore 18 La parola di San Tommaso Conversazione su San Tommaso d’Aquino con Philippe Daverio, Padre Paolo Garuti e gli allievi Alessandro Bergonzoni, Luigi Gerli e Stefano Bonaga.

San Colombano
La parola di Frescobaldi
L’intero complesso aprirà in anteprima al pubblico con la Collezione di strumenti musicali antichi del Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini, donata alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Giovani musicisti sotto la direzione del Maestro Tagliavini eseguiranno musiche di Girolamo Frescobaldi.

Palazzo Fava
La parola nella poesia visiva
Verrà aperto il piano nobile, nel quale si potranno ammirare gli affreschi dei Carracci della loro scuola, il cui restauro è da poco terminato. Verrà, inoltre, allestita una mostra sulla poesia visiva, con l’esposizione di circa trenta copie di testi, dai codici glossati alle poesie di Apollinaire, Mallarmè, Marinetti e Balla. Concerto voce e musica elettronica a cura di Agon.

Palazzo Pepoli Genus Bononiae
La parola e il caos
NON ARTICULIS VERBIS SED CONFUSA VOCE PROFERIMUS
In previsione della realizzazione del Museo della Città, si potranno visitare alcune sale di cui è completato il restauro e un modulo a carattere sperimentale delle futuro percorso espositivo permanente. Nel foyer del Museo verranno esposti il dipinto La morte di Cleopatra (1590) di Denys Calvaert, i busti in terracotta raffiguranti dodici Dame Bolognesi Illustri (1680-1690) dello Scultore di Casa Fibbia e il Ritratto di Paggio di Papa Clemente VIII (1598) di Bartolomeo Cesi.

Casa Saraceni
La parola e il colore
Nelle sale espositive è allestita la mostra Paesaggi, villaggi, contrade – pittura emiliana tra ‘800 e ‘900. Il tema del paesaggio viene letto attraverso settanta dipinti, dalla fine del Settecento ai giorni nostri, tutti provenienti dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Chiesa di Santa Cristina
La parola e il suono
Vano chiesastico
Sabato 30 ore 21 A proposito di Sandro Luporini: conversazione sulla parola e il suono tra Philippe e Christophe Daverio, Pia Tuccitto, Dom Nicola Bellinazzo e Alessandro Bergonzoni, con l’intervento dei cantori della Schola di Canto Gregoriano Benedetto XVI.
Domenica 31 Replica registrata della serata di sabato
Sala Capitolare
Sabato 30 e Domenica 31 Sarà allestita una mostra delle opere di Sandro Luporini, paroliere e autore dei testi di Giorgio Gaber.

I Luoghi

San Giorgio in Poggiale
La chiesa, oggi sconsacrata, viene edificata tra il 1589 e il 1633 su progetto dell’architetto bolognese Tommaso Martelli, ideatore anche dell’oratorio di San Colombano. Danneggiata durante la guerra, fu chiusa al culto e fu parzialmente oggetto di demolizione, interrotta grazie all’acquisto da parte della Cassa di Risparmio in Bologna a metà degli anni Settanta per destinarla a sede delle proprie Collezioni d’Arte e di Storia. La Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna ha acquistato il complesso nel 1992, destinandolo a centro espositivo. Dal 2009, a seguito di un complesso intervento di restauro, è sede della Biblioteca d’Arte e di Storia, primo polo del percorso Museo della Città di Bologna.

San Colombano
Tra le più antiche chiese di Bologna, fu fondata - secondo la tradizione - nel 616 dal vescovo Pietro, discepolo del monaco irlandese Colombano. Concessa prima alla Confraternita della madonna dell’Orazione, nel 1704 viene ceduta alla Compagnia dell’Angelo Custode che la gestisce fino alla soppressione napoleonica del 25 luglio 1798. Riaperta al culto del cardinale Opizzoni, diventa sede della Congregazione della Beata Vergine della Mercede e regolarmente officiata fino al 1959, anno della sconsacrazione.

Palazzo Fava
La famiglia Fava ne entra in possesso nel 1546, ma i lavori di restauro cominciano solo verso l'inizio degli Anni Ottanta del XVI secolo. Nel 1584 Filippo Fava incaricò Ludovico, Agostino e Annibale Carracci di affrescare alcune sale al piano nobile. Furono scelte diverse storie mitologiche, dal mito di Europa a quello di Giasone, a brani dell'Eneide. Altre sale sono state decorate successivamente da Francesco Albani e Bartolomeo Cesi, discepoli della scuola carraccesca.

Palazzo Pepoli Vecchio
L’edificio porta il nome della famiglia che per prima fu signora di Bologna, anche se per breve tempo, in una città sempre divisa da guerre fra casati. Acquistato il primo nucleo di costruzioni da Romeo Pepoli nel 1276, il palazzo venne ristrutturato dal figlio Taddeo tra il 1344 e il 1420. Il corpo di fabbrica di destra (nn. 8-10) fu innalzato attorno al 1723 imitando la facciata merlata della costruzione primitiva. Nel 1910, alla morte di Agostino Sieri Pepoli, il palazzo venne ceduto al Comune che nel 1913-1914 lo vendette alla Cassa di Risparmio. Il progetto di recupero architettonico di Palazzo Pepoli, oggi il cuore del Museo della Città, è affidato allo studio dell'architetto Mario Bellini.

Casa Saraceni
Uno degli edifici più interessanti del Rinascimento bolognese tra XV e XVI secolo, testimonia nel disegno della facciata l’incontro tra la tradizione bolognese e le novità architettoniche provenienti da Firenze. Già dimora agli inizi del Cinquecento di Antonio Saraceni, nel 1930 passò alla Cassa di Risparmio in Bologna e in seguito alla Fondazione.

Santa Cristina
Fondato nel 1247 dalle monache camaldolesi, eredi della Beata Lucia da Settefonti, il prestigioso convento fu espropriato da Napoleone. Il progetto di costruire la chiesa che vediamo oggi fu affidato nel 1602 all'architetto Giulio della Torre. Divenuta un architettonico strumento musicale, dalla stupefacente nitidezza acustica, con l’Unità d’Italia la chiesa divenne magazzino militare: fu il primo passo di una lenta decadenza. Dopo il restauro si possono nuovamente ammirare capolavori come l’Ascensione di Ludovico Carracci, la Santa Cristina battuta dal padre di Domenico Maria Canuti o le prime prove in scultura del giovane Guido Reni.
Oggi Santa Cristina è auditorium musicale di grande fascino e sede di una scuola di canto gregoriano.

http://www.fondazionecarisbo.it

Annalisa Bellocchi
Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
annalisa.bellocchi@fondazionecarisbo.it

Sabato 30 gennaio 2010 apertura di tutti i palazzi: 19-24
domenica 31 gennaio 2010 apertura di tutti i palazzi: 17.30-23
Ingresso libero.

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