Mostra personale. Non pittura nel senso stretto della parola, ma sperimentazione di tecniche e materiali insoliti che tuttavia sono assunti, inglobati entro la logica della composizione pittorica.
Alessandro Caruso rappresenta un’area artistica diversa rispetto a quella che abitualmente frequenta la galleria André: non pittura nel senso stretto della parola, ma sperimentazione di tecniche e materiali insoliti (pannelli di recupero, lastre di zinco, strutture in ferro) che tuttavia sono assunti, inglobati entro la logica della composizione pittorica, talvolta addirittura con un esplicito rimando ad opere del passato divenute un simbolo e un canone nella storia dell’arte (ad esempio il Cenacolo leonardesco), quasi ad esplorare “le linee di forza”d’una scena o di una situazione.
E’ autore del cortometraggio “La poesia di Marlene”, vincitore del premio regia al New York Short Film Festival nel 2003. nel 2005 ha prodotto e realizzato il video-art “Riproduzione”, presentato in concorso all’ International Roma Art Doc Festival di Palazzo Venezia. I suoi pannelli-installazioni mostrano un connubio “materico” tra fondi di intonaci grezzi di varie tonalità e lastre di zinco lavorate con gli acidi in un intreccio tra materico e tecnico. Dalle lacerazioni prodotte dalle ferite degli acidi, Caruso ricava il suo nuovo equilibrio compositivo sospeso tra istanze biografiche e narrative alla Twombly e tematiche universali rielaborate (per esempio l’opera L’ Ultima Cena).
Inaugurazione 5 febbraio ore 18
Galleria Andre'
via Giulia, 175 - Roma
Orario: mar-sab 11-13 e 15.30-19.30
Ingresso libero