Montrasio Arte (vecchia sede)
Milano
via Brera, 5
02 878448 FAX 02 875522
WEB
1922
dal 10/2/2010 al 3/4/2010
mar - sab 11-13 e 15-19

Segnalato da

Francesca Montrasio




 
calendario eventi  :: 




10/2/2010

1922

Montrasio Arte (vecchia sede), Milano

In mostra il dipinto di Albin Egger Lienz 'Benedicite', premiato alla Biennale di Venezia nel 1922, il marmo di Adolfo Wildt 'Nicola Bonservizi', ed alcune produzioni in ferro battuto di Alessandro Mazzucotelli.


comunicato stampa

Montrasio Arte, offre l’occasione per contemplare il celebre dipinto di Albin Egger Lienz “Benedicite” da molto tempo non visibile al pubblico e premiato alla Biennale di Venezia nel 1922 con il GranPremio, il marmo di Adolfo Wildt “Nicola Bonservizi” rocambolescamente ritrovato ed ora nella collezione VAF Foundation dopo lungo e minuzioso restauro, ed alcune splendide realizzazione in ferro battuto di Alessandro Mazzucotelli.

ANTEFATTO STORICO
In occasione della XIII° Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia Albin Egger Lienz, Alessandro Mazzucotelli ed Adolfo Wildt sono invitati ad esporre le proprie opere ordinate in mostre personali. Wildt e Mazzucotelli allestiscono nella stessa sala i rispettivi lavori: il primo presenta ventun sculture in marmo, in bronzo e una serie di disegni su pergamena, il secondo sette opere in ferro battuto. Il tutto si presenta all’insegna dell’armonia estetica, dell’efficienza tecnica e della sinergia tra maestri dell’arte italiana. Egger Lienz ordina la propria mostra individuale con trentatre dipinti. In questa occasione i tre artisti conseguono importanti riconoscimenti nell’ambito delle rispettive discipline artistiche. Nel campo della pittura il Gran Premio viene assegnato ad Egger-Lienz per l’opera Benedicite mentre per quanto concerne la scultura a Wildt per il colossale marmo intitolato La Famiglia. Anche Mazzucotelli, nell’ambito delle arti applicate, riscontra il favore della critica e il plauso del pubblico.

RAGIONI DI UNA MOSTRA
L’esposizione è l’occasione per riproporre al pubblico due capolavori di Albin Egger Lienz e di Adolfo Wildt da molto tempo assenti dal panorama espositivo. Il Benedicite (o Das Tischgebet) di Egger Lienz rappresenta l’opera con la quale l’autore altoatesino consegue il riconoscimento alla Biennale del 1922. L’opera è appartenuta alla collezione di Carlo Rossi, ed è certamente uno dei capisaldi della poetica di Egger Lienz. Il dipinto è il risultato conclusivo di tre versioni precedenti simili nella composizione ma differenti nelle misure e nella stesura del colore. L’opera si presenta a noi nella sua impaginazione originale e viene nuovamente esposta al pubblico dopo molti anni.

Il ritrovamento dell’opera di Adolfo Wildt, il celebre ritratto in marmo di Nicola Bonservizi (1925) di cui si erano perse le tracce dai tempi del secondo conflitto mondiale, è un evento d’importanza storica perché riporta all’attenzione della comunità civile e scientifica un magnifico esemplare per perizia tecnica ed indagine interiore. Nicola Bonservizi fu corrispondente del “Popolo d’Italia” e fondatore del Fascio a Parigi, dove fu ucciso a trentatre anni da un anarchico nel 1924. Questo ritratto venne collocato nella nuova sede del “Popolo d’Italia” aperta a Milano nel 1925. In seguito alla Seconda Guerra Mondiale si erano perse le tracce dell’opera, ormai data per distrutta o dispersa.

La mostra non rappresenta solo l’occasione per contemplare il celebre dipinto di Egger Lienz e l’importante marmo di Wildt, ma intende riproporre anche la figura di Alessandro Mazzucotelli maestro del ferro battuto. La figura di Mazzucotelli gioca un ruolo importante in questa mostra, non solo perché le sue opere in ferro battuto furono esposte assieme a quelle in marmo di Wildt, ma anche e soprattutto per la maestria di con la quale seppe forgiare il ferro trasformandolo in opere ancor oggi dal fascino misterioso.

ELENCO DELLE OPERE PRESENTI IN MOSTRA

Albin Egger Lienz
Benedicite (1920-1921)
olio su tela
137x190 cm

Alessandro Mazzucotelli Alessandro Mazzucotelli
Portavaso (primi anni Venti) Lampada (primi anni Venti)
ferro battuto con grifi alati ferro battuto
66 x 56 h. cm 175 h. cm

Adolfo Wildt Adolfo Wildt
Cave canem-Humanitas (1918) Maria dà luce ai pargoli cristiani (1918)
marmo cerchiato in bronzo gesso
su base cubica in marmo

Adolfo Wildt Adolfo Wildt
Vergine (1924) Nicola Bonservizi (1925)
marmo marmo

INAUGURAZIONE GIOVEDÌ 11 FEBBRAIO 2009 ORE 19.00

Galleria Montrasio Arte
via Brera 5 - Milano
Orari: mar - sab 11-13 e 15-19
Ingresso libero

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Andrea Martinelli
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