Il numero di artisti, critici e curatori italiani di stanza a Berlino cresce ogni giorno di piu', "noi berlinesi d'adozione siamo qui a osservare da lontano cio' che avviene nel nostro Paese. Dopo l'appello al Presidente della Repubblica in molte citta' italiane si continuano a formare gruppi di discussione; anche noi quindi ci riuniamo, per capire insieme quali sono state le esigenze che ci hanno spinto a trasferirci a Berlino, cosa non ci piace del sistema dell'arte italiano, con quale occhio lo guardiamo e come vorremmo contribuire."
Il numero di artisti, critici e curatori italiani di stanza a Berlino cresce ogni giorno di più. Da alcuni mesi - da quando cioè nel giugno dello scorso anno si è tenuto l'incontro de Il Falso Oreste che ha portato alla redazione di un appello al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a favore di una trasparenza e di una indipendenza delle politiche culturali nel nostro Paese - noi berlinesi d'adozione siamo qui a osservare, a scrutare da lontano ciò che avviene in Italia, a volte (forse spesso) rimanendo attoniti di fronte alla totale assenza di limpidezza in qualsiasi faccenda riguardante il nostro campo d'interesse e di lavoro: quello dell'arte contemporanea (tutti consapevoli che il problema non è poi così circoscritto).
In quest'ultimo periodo in Italia si continuano a formare diversi gruppi di discussione in diverse città; anche noi quindi riteniamo di avere l'obbligo morale di riunirci, per capire insieme quali sono state le esigenze che ci hanno spinto a trasferirci a Berlino, cosa non ci piace del sistema dell'arte italiano, con quale occhio lo guardiamo e lo vorremmo aiutare. Tutto ciò anche perché la nostra residenza qui non comporta automaticamente una non-presa di posizione o un non-interesse nei confronti della realtà di origine. Anzi. Forse proprio un'esperienza lontana da casa può aiutare ad avere una visione più distaccata delle cose e un occhio diverso che scaturisce dal soggiorno in un Paese che (a detta di molti) è all'avanguardia nel campo dell'arte, e della cultura più in generale.
Domenica 28 febbraio 2010 alle ore 12 presso lo spazio espositivo 91mQ di Berlino vogliamo quindi discutere insieme di tutti i problemi emersi dopo l'Appello al Presidente e dagli incontri che ci hanno preceduto, cercando di offrire il nostro contributo, la nostra specificità, le nostre riflessioni.
91mQ Art project space
Landsberger Allee 54, 10249 Berlino
Di seguito un focus sulle fasi dell'iniziativa:
APPELLO al Presidente
L'appello rivolto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e aperto anche alla Ministra dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca Mariastella Gelmini e al Ministro per i Beni e le Attivita' Culturali, Senatore Sandro Bondi. Roma, 3 ottobre 2009. Giornata del
Contemporaneo
http://undo.net/Pressrelease/edit/1254428367
LA RISPOSTA
La risposta arrivata da Roma, indirizzata a tutti i firmatari dell'appello e firmata da Louis Godart, Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico della Presidenza della Repubblica Italiana.
http://undo.net/Pressrelease/edit/1258125834
Appello nelle CITTA'
Annuncio del primo incontro che si terra' a Torino, seguito da alcune interviste a figure diverse che si sono trasferite all'estero.
http://undo.net/Pressrelease/edit/1259690795
Report TORINO
Report dell'incontro Numero Zero (5 dicembre presso Agenzia per lo sviluppo locale di S. Salvario) e programma dei prossimi appuntamenti
http://undo.net/Pressrelease/edit/1260459580
Report BOLOGNA
Report dell'incontro Numero Uno (12 dicembre presso Nosadella 2, Bologna)
http://undo.net/Pressrelease/edit/1261071685
Report VENEZIA
Report dell'incontro Numero Due (16 dicembre presso Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzetto Tito)
http://undo.net/Pressrelease/edit/1263313317
Report ROMA
Report dell'incontro Numero Tre
http://undo.net/Pressrelease/edit/1264524475
RIVOLI
La vicenda del Castello di Rivoli e la lettera aperta scritta il 23 dicembre
http://undo.net/Pressrelease/edit/1263392173