Museo d'Arte Provincia di Nuoro - MAN
Nuoro
via Sebastiano Satta, 27
0784 252110
WEB
Due Mostre
dal 4/3/2010 al 5/6/2010
mart-dom 10-13 e 16.30-20.30. lunedi chiuso

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4/3/2010

Due Mostre

Museo d'Arte Provincia di Nuoro - MAN, Nuoro

La mostra rinnova una felice collaborazione tra il Man e il Mart di Trento e Rovereto e propone un excursus dall'avanguardia futurista al ritorno all'ordine con oltre 60 opere provenienti dalle collezione del Mart. Progettata come un percorso di stanze monografiche, l'esposizione si concentra sui primi trenta anni del '900. In contemporanea alla mostra nelle sale al piano terra e al primo piano del museo la personale di Emanuele Becheri che presenta opere recenti e inedite dell'artista, da sempre coinvolto in una ricerca sulle origini del disegno.


comunicato stampa

CAPOLAVORI DEL ‘900 ITALIANO. Dall’Avanguardia al Ritorno all’ordine
A cura di Gabriella Belli e Cristiana Collu

La mostra rinnova una felice collaborazione tra il MAN di Nuoro e il MART di Trento e Rovereto e propone, dal 5 marzo al 6 giugno, uno straordinario excursus dall’avanguardia futurista al ritorno all’ordine con oltre sessanta opere di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Arturo Martini, Giorgio Morandi, Medardo Rosso, Gino Severini, Alberto Savinio, Mario Sironi, provenienti dalle collezione del prestigioso museo italiano che come il MAN in pochi anni si è trasformato in un punto di riferimento imprescindibile nel panorama della ricerca sull’arte moderna e contemporanea.

“Capolavori del ‘900 italiano. Dall’Avanguardia al Ritorno all’ordine” vuole essere l’occasione di approfondire la conoscenza del lavoro di ricerca e di sperimentazione di alcuni dei principali Maestri italiani del primo ‘900, a dimostrazione di quanto straordinario fu il contributo che essi seppero dare allo svecchiamento della cultura artistica italiana e soprattutto al suo posizionamento nell’ambito delle avanguardie internazionali.

Progettata come un percorso di stanze monografiche, l’esposizione si concentra sui primi trenta anni del novecento, anni, com’è ben noto, di forte rinnovamento in campo artistico, economico e sociale. Aprono il percorso espositivo della mostra, tre straordinarie sculture in cera di Medardo Rosso, messe in stretto dialogo con alcuni preziosi dipinti divisionisti di Boccioni, Balla e Severini, che proprio al movimento scientifico del tardo ottocento, devono le loro prime esperienze pittoriche. Nelle sale dedicate a Carlo Carrà, Gino Severini e Giacomo Balla, si possono ammirare una serie di opere, vere e proprie icone della loro produzione, a partire dalla precoce sperimentazione futurista, fino al ritorno al classico, che caratterizza, ad eccezione di Balla, il loro lavoro negli anni Venti. Tra i maestri conclamati della pittura italiana di quegli anni c’è Mario Sironi, rappresentato in mostra da alcuni capolavori del 1925 ma anche da una serie di studi preparatori per opere monumentali degli anni Trenta.

La figura di Giorgio de Chirico occupa un ruolo centrale a riprova di quanto fondamentale fu il suo contributo alla storia della pittura italiana di quei decenni. Grazie ad alcuni preziosi dipinti è possibile approfondire la conoscenza del suo lavoro, ispirato alla sapienza degli antichi Maestri e alla mitologia greca. Fa da corollario all’esperienza di de Chirico, quella più orientata in senso surreale del fratello Alberto Savinio, anch’egli autore di magnifiche tele a tema mitologico, opere di grande efficacia narrativa.

L’opera di Giorgio Morandi chiude l’esposizione con alcune magistrali nature morte e due paesaggi, tutti dipinti che appartengono a quella pittura del silenzio, che negli anni della dittatura oppose la sua apparente semplicità narrativa al clamore della retorica fascista.

In contemporanea alla mostra sui capolavori della pittura italiana provenienti dal Mart si terranno, in successione, nelle sale al piano terra e al primo piano del museo le personali di due delle presenze più autorevoli del panorama della ricerca italiana delle ultime generazioni: Emanuele Becheri (5 marzo - 11 aprile 2010) e Luca Rento (23 aprile- 6 giugno 2010).
La prima, a cura di Saretto Cincinelli, presenterà opere recenti e inedite di Emanuele Becheri (Vaino, Prato,1973), artista da sempre coinvolto in una ricerca sulle origini del disegno. La seconda, a cura di Elena Volpato e Saretto Cincinelli, sarà incentrata su opere video e videoinstallazioni anch’esse recenti e in parte inedite di Luca Rento (Feltre, 1965).

Catalogo edito da Silvana Editoriale

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Emanuele Becheri
a cura di Saretto Cincinelli

In contemporanea alla mostra sui capolavori della pittura italiana provenienti dal Mart si terranno, in successione, nelle sale al piano terra e al primo piano del museo le personali di due delle presenze più autorevoli del panorama della ricerca italiana delle ultime generazioni: Emanuele Becheri 5 marzo - 11 aprile 2010 e Luca Rento 23 aprile- 6 giugno 2010.

La prima a cura di Saretto Cincinelli presenterà opere recenti e inedite di Emanuele Becheri (Vaino, Prato,1973) da sempre coinvolto in una ricerca sulle origini del disegno: “Tutto il mio lavoro dal 2004 fino ad oggi -ha dichiarato l’artista- è costruito su un’idea di disegno espanso, considero tutti i miei lavori non solo le opere su carta ma anche le sculture, i video, le fotografie, i progetti sonori etc.- altrettante forme di disegno”. Il contrasto tra il nero e il bianco, il buio e la luce, la linea, l’assenza... costituiscono il fondamento del suo lavoro.

L’assenza in particolare, appare spesso paradossalmente declinata come assenza dell’Autore: la manualità ridotta al minimo, favorisce infatti la nascita di opere generate per così dire autonomamente da forze diverse dalla volontà dell’autore, come le Carte Piegate (2004-2005) realizzate nel buio totale e segnate da minimi interventi grafici tracciati per mezzo di uno spillo e l’intermediazione di un foglio di carta carbone, o i Rilasci (2006) carte che, preventivamente accartocciate, sono lasciate a dispiegarsi indefinitivamente ad opera del tempo, in teche verticali, e i cui disegni sempre più rarefatti si offrono in realtà come tracce di tracce, risultato di uno sdoppiamento che il segno, ottenuto con l’ausilio della carta carbone, rilascia come un tatuaggio quando è implicato nella torsione del supporto, o la serie Shining (2007) grandi carte nere attraversate dalle scie argentee di lumache lasciate libere di strisciare su di esse o, infine, gli oggetti combusti, progetto iniziato con l’esposizione di una matita carbonizzata, scelta come indice e simbolo originario del disegno.

Emanuele Becheri

Tra le personali: 2009: Après coup a cura di Simone Menegoi, Museo Marino Marini, Firenze; 2008: Time out of joint, a cura di Maria Luisa Pacelli, Pac, Ferrara; 2007: Lightness a cura di Marinella Paterni, Neon-campobase, Bologna; 2006, Sept dessins, Galerie Bernard Bouche, Parigi.
Tra le collettive: 2009: L’evento immobile. Lo sguardo ostinato, a cura di Cristiana Collu e Saretto Cincinelli, Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno; Nocturnes a cura di Eva Fabris, Museion, Bolzano; 2008: Soft Cell, a cura di Andrea Bruciati, galleria comunale d’arte contemporanea, Monfalcone; All our Everydays a cura di Pier Luigi Tazzi, Gallery VER, Bangkog; Sporgersi prego, Galleria Lange&Pult, Zurigo; 2007: IM02- L’immagine sottile, a cura di Andrea Bruciati, galleria comunale d’arte contemporanea, Monfalcone; Nessuna paura. Art from Italy after 2000, a cura di Marco Bazzini, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato; Generazioni/Rigenerazioni, a cura di Bruno Corà. CAMeC, La Spezia; Confini-Boundaries, a cura di Cristiana Collu, Saretto Cincinelli, Roberto Pinto, MAN, Nuoro.

Immagine: Emanuele Becheri, Temporale, 2009, still da video, courtesy dell'artista

Per prenotazioni Museo MAN
tel. e fax +390784252110, oppure man.nuoro@gmail.com

Ufficio Stampa Studio ESSECI / Sergio Campagnolo
tel. +39 049 663499 info@studioesseci.net

Inaugurazione 5 Marzo 2010, ore 12 (riservato alla stampa)

Museo d'Arte di Nuoro – MAN
via Sebastiano Satta, 15 - Nuoro
Orari: dal martedi' alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16:30 alle 20:30. lunedi' chiuso
Biglietti: intero 3 euro, ridotto 2 euro, gratuito fino ai 18 e oltre i 60 anni

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