Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna
Bologna
via Farini, 15 (Palazzo Saraceni)
051 230727 FAX 051 232676
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Addio Burma
dal 10/3/2010 al 10/4/2010
tutti i giorni 10-19

Segnalato da

Annalisa Bellocchi




 
calendario eventi  :: 




10/3/2010

Addio Burma

Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, Bologna

Fotografie e immagini dalla Birmania di Maria Luisa Gaetani. Le immagini sono un diario dei numerosi viaggi della fotografa, attimi di vita, ambienti, cose e persone colte nella gestualita' quotidiana. Documentano realta' oggettive e allo stesso tempo sono l'espressione di un diario intimo, come dimostra il carattere impressionista di certe inquadrature.


comunicato stampa

Maria Luisa Gaetani, figlia di Massimo Magistrati (ambasciatore d’Italia) e di Christiane Schutte Melchers (della nobile famiglia di armatori tedeschi che controllava il commercio delle spezie tra Cina ed Europa) vive buona parte della sua infanzia all’estero. Tornata in Italia, studia fotografia a Milano nello studio di Maria Pia Vecchi, futura moglie del Senatore Amintore Fanfani. Da allora la fotografia diventa per lei un modo di raccontare stati d’animo, condizioni sociali, mondi, animali e natura. Le sue immagini sono un diario dei suoi numerosi viaggi, dove ha “scritto con uno scatto” attimi di vita, ambienti, cose e persone colte nella gestualità quotidiana. Ha esposto alla Temple University, a Palazzo Barberini, al Chiostro del Bramante di Roma, al Museo Bricherasio di Torino, al Real Colegio de España a Bologna, a Santiago di Compostela, dove le è stata conferita la cittadinanza onoraria, al Festival dei due Mondi di Spoleto, al Castello di Agliè (Torino), al Castello Odescalchi di Bracciamo, alla Fondazione Carisbo, Museo di Città, Palazzo Saraceni, Bologna. Attualmente si sta dedicando allo studio di progetti sull’Antica Mesopotamia.

Demetrio Paparoni, critico d'arte e saggista, così commenta la sua opera: “Maria Luisa Gaetani non ha rivolto la sua attenzione solo a luoghi poveri o esotici. La sua è una foto umanista, pone l’uomo, con il suo carico di esperienza e necessità, al centro della rappresentazione: la presenza dell’uomo si avverte anche quando la scena è dominata da animali, paesaggi brulli, ghiacciai o cimiteri d’auto. Anche in questi casi la scelta del soggetto condiziona il linguaggio: una donna che guarda la vetrina di un negozio di moda a New York e una nobildonna indiana, seppure entrambe affrancate da problemi di sopravvivenza, hanno un diverso approccio con il consumismo e con la dimensione spirituale.[…] Mostrando realtà così diverse e contrastanti, la Gaetani racchiude nel suo catalogo personale una storia delle difficoltà materiali ed esistenziali dell’uomo di oggi. In questo senso, le sue foto più drammatiche, quelle riferite a luoghi che per cultura, condizioni sociali ed economiche mettono ancora oggi a confronto le persone con le loro necessità primarie e spirituali (l’India, la Birmania, l’Africa) o anche solamente spirituali (Santiago de Compostela), sono costruite formalmente come un racconto che lascia immaginare un prima e un dopo, esprimono e cercano empatia. Documentano realtà oggettive e stesso tempo sono l’espressione di un diario intimo, come dimostra il carattere impressionista di certe inquadrature, nelle quali l’immagine ha l’asse dell’orizzonte obliquo o nelle quali l’immagine si materializza in un riflesso sull’acqua.”

Matilde Callari Galli, Professore Ordinario di Antropologia Culturale presso la Facoltà di Scienze della Formazione, Università degli Studi di Bologna, dal 1966 svolge ricerche sui rapporti tra cultura ed educazione nella società contemporanea. I suoi studi toccano via via discipline e campi apparentemente lontani, a testimonianza della volontà di condurre ricerche antropologiche che non si sottraggono mai al compito di interpretare le ambiguità del nostro tempo, fornendo prove importanti della complessità inerente ad ogni affermazione di universalità: ad esempio rispetto ai problemi dell'economia di mercato, del pensiero razionale, dei diritti umani, dei processi di globalizzazione. Dal 1995 le sue ricerche di tipo empirico si allargano a nuovi contesti internazionali. In particolare, opera nel Sudest asiatico, partecipando, per l'Università di Bologna, ad un progetto per la riorganizzazione di tre facoltà dell'Università di Phnom Penh, in Cambogia. Nella X Legislatura è stata eletta al Senato della Repubblica.

Ufficio Stampa: Annalisa Bellocchi
051 2754127 annalisa.bellocchi@fondazionecarisbo.it

L’inaugurazione della mostra sarà preceduta dalla conferenza: Pensare alla Birmania oggi
di Matilde Callari Galli

Inaugurazione Giovedì 11 marzo alle ore 17.30

Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
Via Farini, 15
orario: tutti i giorni dalle 10 alle 19
ingresso libero

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