Officina Arte
Magliaso
via Cantonale, 57
+41 0916064602 FAX +41 0916064602
WEB
Alessandro Vicario
dal 12/3/2010 al 10/4/2010
sab e dom 14-17, merc 19-21 e su appuntamento

Segnalato da

Officinaarte



 
calendario eventi  :: 




12/3/2010

Alessandro Vicario

Officina Arte, Magliaso

Nella ricerca 'Concetti cromatici', l'artista isola i colori, impedendo di vedere con chiarezza le forme naturali che li hanno generati. "Nell'opera di Vicario, infatti, e' evidente che l'astrazione non nasce da una riflessione 'narcisistica' sulla fotografia, ma tutto all'opposto da un incantamento per i colori della natura" (G. Foschi) A cura di Gigliola Foschi e Flavia Zanetti.


comunicato stampa

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a cura di Gigliola Foschi e Flavia Zanetti

Sabato 13 marzo 2010 alle ore 16.00, presso la galleria Officinaarte di Magliaso, si inaugura la personale di Alessandro Vicario Concetti Cromatici, a cura di Gigliola Foschi e Flavia Zanetti. La mostra rimarrà aperta al pubblico da domenica 14 marzo a domenica 11 aprile 2010. In catalogo un’intervista di Flavia Zanetti all’artista e una presentazione critica di Gigliola Foschi.

Dopo Un paesaggio ritrovato. A Demonte e in Valle Stura sulle tracce di Lalla Romano (nel 2006) e Immobilità apparente (nel 2008), si completa, con Concetti Cromatici, la triade espositiva di Vicario negli spazi di Officinaarte. Il legame tra Concetti Cromatici e Immobilità apparente è importante: è stato proprio in Valle Onsernone, durante le riprese per Immobilità apparente, che l’autore, affascinato dai colori della valle, ha iniziato a progettare la serie che ora presentiamo. Per questo in mostra è esposta anche un’immagine, tratta dal lavoro precedente, che ha avuto un ruolo ispiratore. Nella ricerca Concetti cromatici, Alessandro Vicario isola i colori, non ci permette di vedere con chiarezza le forme naturali che li hanno generati.

Eppure a volte ce le fa immaginare, ce le fa intravedere qua e là, per poi celarle dietro immagini monocrome e vibranti come un quadro di Phil Sims, oppure cangianti e luminose come un’opera di David Simpson, o cupe e intrise d’oscurità. È come se le sue immagini volutamente oscillassero verso la materia stessa della natura e a volte verso l’astrazione, rimanendo tenacemente in una sorta di intervallo ambiguo, aperto verso l’immaginario dello spettatore. Come scrive Gigliola Foschi in catalogo: «le immagini di quest’autore si differenziano dalla tradizione della fotografia astratta, caratterizzata da operazioni auto riflessive e auto referenziali. Nell’opera di Vicario, infatti, è evidente che l’astrazione non nasce da una riflessione “narcisistica” sulla fotografia, ma tutto all’opposto da un incantamento per i colori della natura».

Alessandro Vicario è nato a Modena nel 1968 e si è avvicinato alla fotografia sin da giovanissimo grazie agli insegnamenti del padre Ennio, fotografo di professione. Trasferitosi a Milano, dove tuttora risiede, si è laureato in Lettere Moderne. Nel 1997, grazie a una borsa di studio, ha frequentato l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano, dove insegna dal 2005. All’attività professionale accosta lavori di ricerca nei quali il tema della memoria o quello della natura e del paesaggio si giocano in rapporto alla condizione specifica della fotografia intesa come una traccia di realtà mediata dalla luce.

Nate da un desiderio di conoscenza, di prossimità e vicinanza, le sue immagini sono spesso simili a reperti salvati dalla distruzione o dall’oblio, in cui l’oggetto, ripreso senza artifici, assume il valore di una presenza ricca di rimandi. Dal 2000 a oggi ha esposto in numerose mostre, personali e collettive, in gallerie private e spazi pubblici, accompagnate da cataloghi e pubblicazioni. Sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche fra cui: Alinari 24 ORE (Firenze), Museo Villa dei Cedri (Bellinzona), Comune di Losone (Canton Ticino), Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione San Fedele (Milano).

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On Saturday, March 13th, 2010 at 4 PM, Galleria Officinaarte in Magliaso opens Alessandro Vicario's exhibition Chromatic Concepts, curated by Gigliola Foschi and Flavia Zanetti. The exhibition will be open to the public from Sunday, March 14th to Sunday, April 11th. The catalogue includes an interview with the artist by Flavia Zanetti and a critical presentation by Gigliola Foschi.

After two previous works by Alessandro Vicario, Un paesaggio ritrovato. A Demonte e in Valle Stura sulle tracce di Lalla Romano [A Landscape Found Again. In Demonte and In the Stura Valley In the Tracks of Lalla Romano] (2006), and Immobilità apparente [Apparent Immobility] (2008), the exhibition Chromatic Concepts completes a series of three works by the photographer hosted by Galleria Officinaarte. An important link exists between Chromatic Concepts and Apparent Immobility: it was in the Onsernone Valley while documenting the latter work that the author, fascinated by the valley's colours, began to plan the current series.

Thus the exhibition includes an image from Apparent Immobility, which has played an inspiring role. In his research Chromatic Concepts, Vicario isolates the colours: the natural forms that are the generators for these hues are not clear to see. It is left up to the viewer to imagine the shapes, to perhaps catch a glimpse of them here and there; but then the author conceals them again behind images that can be monochrome and vibrant like Phil Sims' paintings, bright and iridescent like a work by David Simpson, or even gloomy and filled with darkness. It is as if his images intentionally oscillate towards the very matter of nature and sometimes towards abstraction, persistently remaining in an ambiguous gap, open to the viewer’s interpretation. As Gigliola Foschi writes in the catalogue: «This author's images differ from the tradition of abstract photography, characterized by self- reflective, self-referential operations. In Vicario's work it is obvious instead that abstraction doesn't come as the result of a “narcissistic” reflection on photography but, at the very opposite, it comes from the magic spell exerted by the colours of nature».

Alessandro Vicario was born in Modena in 1968. Vicario has been practicing the art of photography since an early age under the tutelage of his father Ennio, a professional photographer. He then moved to Milan, where he still resides, and graduated in Modern Letters. From 1997, by way of a scholarship, he attended courses at the Istituto Italiano di Fotografia of Milan, where he has been teaching since 2005. He combines his professional activity with research works in which the topics of memory, nature and landscape are unfolded in relationship to the specific condition of photography, understood here as a trace of reality mediated by light.

Born from a longing for knowledge, closeness and proximity, his images often look like finds rescued from destruction or oblivion, where the object, reproduced without artifice, becomes a presence rich in references. From 2000 to today, his works have been shown in several solo and collective exhibitions, in private galleries and public spaces, and accompanied by catalogues and other publications. Some of his works belong to private and public collections such as Alinari 24 ORE (Florence), Museum Villa dei Cedri (Bellinzona), Municipality of Losone (Canton Ticino), Cassa di Risparmio di Cuneo Foundation, San Fedele Foundation (Milan).

Inaugurazione sabato 13 marzo 2010, ore 16

Officinaarte
via Cantonale 57, CH-6983 Magliaso (Lugano)
da domenica 14 marzo a domenica 11 aprile 2010
sabato e domenica dalle 14.00 alle 17.00
mercoledì dalle 19 alle 21 e su appuntamento
ingresso libero

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Daniel Kemeny
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