registrato il 9/4/2008 durata 01'04''
Doveva succedere, prima o poi... Sentendo la sua opera contaminata dai
suoni emessi dalla concorrenza, un artista reagisce e cerca di
riprendere controllo dell'ambiente in cui il suo lavoro è esposto.
Non potendo ottenere uno spazio perfettamente insonorizzato, ma non
volendo nemmeno rinunciare a partecipare ad una rassegna
collettiva di grande prestigio come la Whitney Biennial, Matthew
Brannon decide di utilizzare un trucco preso in prestito dai
psicanalisti: piccoli altoparlanti, dispositivi "che cancellano il
suono", che spruzzano rumore bianco per "auralmente isolare lo
spettatore, aumentando il suo senso di privacy", come spiega in
catalogo. L'idea è carina, e se non funziona la colpa รจ soltanto
della tecnologia impiegata, decisamente non in grado di
"cancellare" un bel niente. Sarebbe più efficace regalare tappi
per le orecchie ai visitatori. Nel caso specifico, purtroppo, non si
capisce perchè fosse così importante isolare il fruitore dal
contesto sonoro circostante.