Indagini nel museo polisensoriale

28/10/2008

Toccare per credere?

Tanya Bonakdar Gallery, Manhattan

Olafur Eliasson



  scarica: mp3

registrato il 28/5/2008 durata 02'46''

Lo scorso giugno l’artista islandese Olafur Eliasson (molto in auge a New York, con una personale al MoMA e una serie di fontane/cascate da installare nelle acque intorno all’isola) ha presentato l’opera “Spatial Vibration”.
Una corda tesa su un semplice cavalletto di legno con due pick-up alle estremita’, suonato con le dita e stoppato in mezzo, per fare due note diverse, a destra e a sinistra, da una barra di metallo attaccata a un perno. Le note sono amplificate da ingegnosi risonatori di legno scolpito. I due pick-up mandano i loro segnali a due altoparlanti che hanno piccoli specchi montati davanti ai coni. La vibrazione dei due specchi modula un piccolo laser verde che disegna parabole sul muro. Sensori guidano le braccia di una macchina che traccia ghirigori spiraleggianti su grandi dischi di carta messi su un piatto rotante che e’ traslato orizzontalmente mentre gira. I disegni tracciati sul muro dal laser sono uguali alle forme che emergono dalla penna attaccata alle braccia, come quella di un sismografo.
E’ complicato da spiegare ma in verita’ il meccanismo e’ abbastanza semplice e non fa uso di tecnologie digitali. Il suono e’ piuttosto bello e i disegni (che ogni partecipante poteva portare a casa) sono affascinanti, perche’ non e’ facile capire come suonare la corda per ottenere una forma invece di un’altra. Per foto e video visitate questa pagina
Nella registrazione la corda e' suonata da Steve Piccolo. Fonico: Mario Rugge