15/01/2010
Servono estranei ?
Museu Berardo, Lisbona
Silencios
scarica: mp3
registrato il 20/11/2009 durata 08'23''
Ci voleva una persona "estranea" al mondo dell'arte per curare una mostra che finalmente presenta tante storiche opere sonore in un contesto di fruizione praticamente ideale.
Il cineasta Marin Karmitz ha chiamato l'architetto Patrick Bouchain per creare un allestimento labirintico dove il paesaggio sonoro sembra un film, un promenade attraverso episodi che si contaminano solo fino al punto giusto per affascinare, senza mai precludere un'esperienza intensamente intima con ogni singola opera.
Ascoltando la registrazione riconoscerete senz'altro certi lavori famosi di Bruce Nauman, On Kawara, Christian Boltanski, Ilya Kabakov. Il visitatore si perde nei corridoi e il suo passare ripetutamente da un'opera all'altra genera nuovi nessi di senso. Il silenzio a cui fa cenno il titolo sarebbe quello della pittura, interrotto a un certo punto nella storia dell'arte contemporanea dall'uso del suono e soprattutto dell'eloquio.
I singhiozzi verso la fine della registrazione che disturbano il canto nella grande installazione di Kabakov sono provocati da un cavo difettoso sotto il pavimento. Calpestando in un certo punto, la voce trema. Sembrava un accenno alla precarietà della tecnologia da bricoleur tipica dell'epoca sovietica. La mostra è nata per il Musée d'Art moderne et contemporain de la Ville de Strasbourg. Per altre info
Il cineasta Marin Karmitz ha chiamato l'architetto Patrick Bouchain per creare un allestimento labirintico dove il paesaggio sonoro sembra un film, un promenade attraverso episodi che si contaminano solo fino al punto giusto per affascinare, senza mai precludere un'esperienza intensamente intima con ogni singola opera.
Ascoltando la registrazione riconoscerete senz'altro certi lavori famosi di Bruce Nauman, On Kawara, Christian Boltanski, Ilya Kabakov. Il visitatore si perde nei corridoi e il suo passare ripetutamente da un'opera all'altra genera nuovi nessi di senso. Il silenzio a cui fa cenno il titolo sarebbe quello della pittura, interrotto a un certo punto nella storia dell'arte contemporanea dall'uso del suono e soprattutto dell'eloquio.
I singhiozzi verso la fine della registrazione che disturbano il canto nella grande installazione di Kabakov sono provocati da un cavo difettoso sotto il pavimento. Calpestando in un certo punto, la voce trema. Sembrava un accenno alla precarietà della tecnologia da bricoleur tipica dell'epoca sovietica. La mostra è nata per il Musée d'Art moderne et contemporain de la Ville de Strasbourg. Per altre info
