Indagini nel museo polisensoriale

16/02/2011

Arte o curatela?

Turner Prize 2010

Susan Philipsz



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registrato il 18/5/2010 durata 03'25''

L'ultimo premio Turner è stato assegnato a Susan Philipsz per un'opera puramente sonora. Subito per la stampa la Philipsz è diventata una "sound artist", nonostante che spessi lavori con altri media.
L'opera in gara, dal titolo "Lowlands", consiste in una canzone tradizionale scozzese cantata dall'artista senza accompagnamento, in tre versioni leggermente diverse, in tre installazioni sotto tre ponti a Glasgow, dove creavano un effetto veramente magico (la registrazione qui sotto viene da Glasgow).
La scelta di esporre l'opera al Tate Britain in una stanza bianca, nella mostra dei quattro artisti della "lista corta" in gara, con le casse un po' pretestuosamente puntate verso angoli diversi, svelava un paradosso intrinseco all'intera operazione.
L'artista infatti non ha composto un pezzo sonoro, non ha manipolato i suoni. Ha semplicemente cantato una canzone, con una certa naturalezza, qualcuno direbbe "senza arte".
Dunque quel che va premiato qui non è tanto l'ingegno dell'artista nella creazione dei suoni (infatti la canzone ascoltata in un museo era ben povera cosa, seppur piacevole) quanto la sua abilità "curatoriale"... la scelta dell'opera da esporre (la canzone tradizionale), del luogo dove esporla (i tre ponti) e la cura dell'allestimento.
L'organizzazione Artangel, con eccellente tempismo, ha prodotto una serie di opere site-specific della Philipsz a Londra; altre canzoni cantate dall'artista in una serie di luoghi ben scelti, con ottimi risultati.

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