registrato il 1/7/2011 durata 00'53''
L'artista ricrea un opprimente interno borghese in penombra, interamente coperta
di cemento grigio, come se fosse stato pompeianamente sepolto dalle ceneri d'un
vulcano.
Fin qui fa sicuramente parte di una tendenza molto attuale nell'arte
contemporanea, almeno a giudicare da una visita completa alla Biennale, ovvero
il tentativo di immergere lo spettatore in un'inquietante mondo della
memoria: stanze piene di oggetti dismessi, arnesi di una vita dimenticata fatta
di manualità e di fatica lasciati in apparente disordine casuale, a volte
coperte da uno spesso strato di polvere quasi secolare (un esempio per tutti, il
padiglione della Gran Bretagna).
Op de Beeck, però, sembra voler portare il pathos a un altro livello,
aggiungendo una colonna sonora quasi cinematica, fatta di musica ad alto contenuto
emotivo composto da Serge Lacroix.
Come nel caso del suo bel video paradossalmente titolato "Staging Silence", avrei
preferito il silenzio a questo tentativo musicale di imporre un'atmosfera
emotiva predefinita.