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Crudelia? (2006-2007) Anno 5 Numero 33 maggio-giugno 2007



Buongiorno Arte

Ringo of Dakar



Contemporary Art Magazine


1. Cover life - Enrica Borghi

3. Buongiorno Arte - Editoriale di Ringo of Dakar

*4. - 6. Il fenomeno Hirshhorn di Irene Varano *

7. / Crudelia Critica - Street Art di Maria Grazia Torri

8-10 / L'INTERVISTA – Marta Massaioli ed Enrica Borghi

11 . / COLLECTOR – Stefano Ruggia e Marta Massaioli

12 – 15. / Graffiti e Street Art di Ludovico Minelli

16 – 17 / Malik Sibidè di Paola Romani

*18 – 19 / Piero e Giacomo Guidi / Per un estetica del contemporaneo
di Marta Massaioli *

20 . / Lo spirito Saturnino di Giorgio De Chirico

21. / Piero Guidi e Marta Massaioli

22. 23./ Oltre la soglia , riflessione in 4 tempi di Ludovico Pratesi

24. 26/ Crudelia's Art Village – Elisa Laraia Private Conversation

27. Discovery Asilo Bianco

28. Pilot

29. Aziensa Agraria Michele Massaioli

30. 31. PILOT

32. Malik Sibidè e Ringo of Dakar
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Mutanti e Movimenti
Daniele Fiacco
n. 33 settembre-ottobre 2007

Guerrieri o Angeli Ribelli?
Marta Massaioli
n. 31 gennaio-febbraio 2007

Consigli per gli acquisti
Marta Massaioli
n. 29 luglio-agosto 2006


Malik Sibidè
Conferimento del Leone d'oro, Venezia 2007
photo Paola Romani (Ringo)

Ringo of Dakar e Marta Massaioli (direttrice di Crudelia?)
in occasione del
Conferimento del Leone d'oro, Venezia 2007

Ynka Shonibare
veduta di un'istallazione in mostra

La 52°Esposizione Internazionale d'arte, alias Biennale d' Arte Contemporanea di Venezia, ci ha regalato il più grande evento che la storia dell'arte contemporanea potesse dedicare ad un artista proveniente dall'Africa : Il Leone d'oro alla carriera a Malik Sidibè. (Soloba , Mali ,1936). Questo riconoscimento certamente pone l'Africa e l'arte che è prodotta da artisti residenti in questo continente nella corretta dimensione culturale, necessaria ed indispensabile per eliminare tutti quei luoghi comuni e quelle cattive interpretazioni dell'Arte Africana, cui sono soggetti in genere gli intellettuali che operano in genere in Occidente.
Se si eccettua l'impegno fondamentale svolto da una serie di intellettuali, tra cui appunto Olu Oguibe, Owi Enzeawur, Jean Pigozzi ed Andrè Magnin con il CACART (visit www.caacart.com), l'arte africana fino a non molto tempo fa era quasi completamente sconosciuta al mondo ed alla cultura occidentale o se conosciuta conosciuta tramite una serie di luoghi comuni e misunderstanding che ne limitavano la corretta comprensione.

Sono africano, proveniente dal Senegal e da anni come artista osservo l'opera di Malik Sidibè, così come fondamentali per la mia estetica sono le ricerche di altri artisti come Olu Oguibe - Shonibare, ma anche Jon Goba, Bartelemy Toguo. Pascale Martine Tayou.

Essere a Venezia ed incontrare di persona il Mo. Malik Sidibè , in questa magica città sospesa tra due toni d'azzurro , quello del cielo e quello del mare è stata la più grande azione estetica che Robert Storr potesse regalare a chi è nato e vissuto in Africa.

Ero venuto a Venezia proprio per incontrare di persona il Maestro, ed il destino ha voluto che ci incontrassimo la sera prima della sua premiazione così per magia, nella stupenda cornice di Piazza San Marco. Malik Sidibè stava attraersando la piazza , vestito con il tipico abito bianco e con la sua inseparabile Rolleflex, ero seduto con mia moglie che aspetta il nostro bambino, a degustare le prime ore antecedenti il tramonto quando il Maestro ha attraversato la Piazza. Sono andato a salutarlo ed abbiamo iniziato a parlare, brevemente della condizione dell'arte africana, della difficoltà per i giovani artisti di essere correttamente contestualizzati e compresi.
Malik Sidibè ha salutato anche mia moglie e ci ha rinnovato l'invito per il giorno seguente ad essere presenti alla sua premiazione.

Ciò che di nuovo colpisce nel discorso del Maestro è la grande umanità ed umiltà, la capacità di proporsi non solo come artista, ma come un umile contadino maliano, il richiamo dunque alla terra, e per questo la sua opera e questo premio risultano ancora più straordinari. Mailik Sidibè sottolinea come il suo impegno d'artista sia rivolto non solo all'aspetto estetico, all'essere ritrattista illustre, testimone di un epoca e di una nazione, ma come maestro osserva il lavoro dei giovani artisti, per i quali sollecita attenzione. Sollecita attenzione verso l' Africa, rinnova il suo impegno sociale con l'adesione a " Les Africans Cahntent Contre Le Sida", una gara di canti internazionale nelle diverse lingue maliane, per sostenere e diffondere informazioni sull'AIDS e sostenere la prevenzione.

A 72 anni, il Maestro , è il più grande fotografo della sua generazione, unisce come il discorso di Venezia ci ha riconfermato una profonda umanità ed umiltà ad un arte che ha registrato l'immagine di una società in profondo mutamento.

Mi piace concludere questo breve omaggio ad un artista che stimo con le parole di Robert Storr : " Nessun artista in nessun altro luogo merita di più il Leone d'Oro alla carriera di questa edizione del 2007 dell'esposizione Internazionale d'Arte, e nessuno è più degno di lui di essere il primo africano della storia a ricevere questo premio".