Juliet Anno Numero 92 apr-mag '99
La straniante specularità della dualità: clo-na-re ge-mel-le in dop-pia po-sa. Pose vagamente fiamminghe infiammano con una sensualità con-tur-ban-te. L'irrealtà di doppie immagini dove tutto si riconduce ad un'aura onirica-estatica-erotica-surreale-ossessionante... Le ambientazioni di Janieta si possono collocare dal Rinascimento ad oltre il Barocco, in atmosfere sensualmente torbide; nella memoria filmica del cinefilo rimandano alle ricostruzioni vermeeriane di Peter Greenaway, ai gemelli "Inseparabili" di David Cronenberg ed all'allucinogena visione sdoppiata delle gemelline in "Shining" di Stanley Kubrick. Nelle Intriganti ed inquietanti double-face, l'artista sembra voler far rivivere la presunta gemellina Sarah in una performance dell'assurdo, multiplo e clone di se stessa: l'incarnazione siamese del doppio si maschera nella fusione dell'io.