Castello Pasquini
Castiglioncello (LI)
piazza della Vittoria
0586 724297, 0586 724395 FAX 0586 724286
WEB
I Macchiaioli
dal 19/7/2002 al 20/10/2002

Segnalato da

Cristina Pariset




 
calendario eventi  :: 




19/7/2002

I Macchiaioli

Castello Pasquini, Castiglioncello (LI)

Opere e protagonisti di una rivoluzione artistica 1861-1869. L'esposizione comprende circa ottanta opere che si collocano nel decennio in cui furono raggiunti gli esiti piu' maturi di quella stagione artistica.


comunicato stampa

Opere e protagonisti di una rivoluzione artistica
1861-1869

Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Regione Toscana, il giorno 20 luglio, si inaugurerà, nelle sale del Castello Pasquini di Castiglioncello, la mostra "I MACCHIAIOLI. Opere e protagonisti di una rivoluzione artistica (1861-1869)".
L'iniziativa, che il Comune di Rosignano Marittimo promuove grazie al Centro per l'Arte "Diego Martelli" con la consueta collaborazione della Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti, si protrarrà sino al 20 ottobre 2002.

Curata da Francesca Dini, l'esposizione comprende circa ottanta opere che si collocano nel decennio in cui furono raggiunti gli esiti più maturi di quella stagione artistica. Gli anni dal 1861 al 1869 infatti si connotano per la forte unità del movimento toscano e per la pienezza di poetica che consegue i momenti della sperimentazione della "macchia" vera e propria (intesa cioè come strumento di rottura con la tradizione accademica). Ma al di là degli altissimi traguardi artistici raggiunti, quella dei Macchiaioli è una vicenda che per originalità di modi, precocità, implicazioni sociali e ideologiche meritatamente s'impone nel panorama internazionale di quel decennio.

La mostra vuol raccogliere in un'unica visione i capolavori della pittura macchiaiola, consentendo di apprezzare contemporaneamente la "cifra" toscana, strenuamente difesa, e l'innegabile legame con le coeve ricerche pittoriche europee. Secondo diverse inclinazioni personali, che si legarono ai diversi paesaggi di Castiglioncello e Piagentina e alle due grandi personalità di Silvestro Lega e Giovanni Fattori, anche i Macchiaioli, all'interno di un programmatico riferimento al vero naturale, operarono scelte pittoriche di purezza visiva, di saldezza compositiva, di sospeso lirismo, di rigore formale, che sarebbero divenute patrimonio indispensabile per le ricerche artistiche del secolo successivo.

L'esposizione presenta opere sceltissime provenienti da grandi raccolte private, solitamente inaccessibili, e dai maggiori musei nazionali. L'appuntamento, che si propone come uno dei grandi eventi espositivi del 2002, vuole inoltre sollevare un dibattito che coinvolga la critica nazionale ed internazionale, invitandola a intervenire sull'argomento nell'ambito di un convegno di studi che si terrà a Castiglioncello contestualmente all'esposizione.

La proposta espositiva comprende il Progetto Multimediale: La villa Martelli a Castiglioncello, che ricostruirà virtualmente, in un video, la villa rustica del critico attraverso i rilievi, i dipinti ed i documenti dell'epoca.
______________

La mostra si articola in quattro sezioni.

1) Castiglioncello: presenze e temi del dibattito artistico nella dimora di Diego Martelli

Le opere realizzate a Castiglioncello e a Piagentina negli anni sessanta dell'Ottocento, fanno del movimento artistico dei Macchiaioli una delle punte più avanzate del dibattito artistico europeo. Leader di questo dibattito e Diego Martelli la cui villa di Castiglioncello diventa luogo eletto di confronto per i numerosissimi intellettuali e artisti, italiani e stranieri, che vi transitano; questa villa, oggi non più esistente, appare ai nostri occhi, scientificamente ricostruita con le moderne tecnologie del computer, il contenitore ideale di quella straordinaria produzione artistica, oggi dispersa in collezioni pubbliche e private.
Attorno al celebre "Diego Martelli a Castiglioncello" di Giovanni Fattori, ritratto assolutamente non convenzionale del critico seduto sulla chaise-longue e forte nelle sue accensioni cromatiche pre-vangoghiane, sono raccolte le terse vedute della villa del mecenate raffigurate da Odoardo Borrani in "Casa e marina a Castiglioncello", "Orto a Castiglioncello", "Veduta di Castiglioncello con la Torre Medicea", "Carro rosso a Castiglioncello", e ancora la "Marina" e i "Bimbi a Castiglioncello" di Giuseppe Abbati, "Pascoli a Castiglioncello" di Telemaco Signorini e "Riposo in Maremma" di Fattori.

1A) La villa Martelli: ricostruzione virtuale, in un video, della villa rustica del critico attraverso i rilievi, le planimetrie dell'epoca, i quadri dei macchiaioli e le antiche fotografie.

2) La luce di Raffaello Sernesi.

Questa sezione, espressamente dedicata a Raffaello Sernesi, permetterà di fare il punto critico sull'artista nella impossibilità di reperire il numero di opere indispensabili per una significativa esposizione retrospettiva.
Si prosegue, quindi, idealmente il percorso di approfondimento inaugurato nel 2001 con la prima esposizione monografica dedicata a Giuseppe Abbati.
L'iter artistico di Raffaello Sernesi è ripercorso attraverso dieci dipinti tra i più significativi di questo sfortunato pittore morto all'età di ventotto anni nel corso della Terza Guerra d'Indipendenza. Una monografia essenziale che prende le mosse dalle prime sperimentazioni della"macchia" rappresentate da "Il cupolino alle Cascine" (Roma, Galleria Nazionale d'arte moderna) e da "I ladruncoli di fichi" (Firenze, Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti) per giungere a significare la pienezza della poetica sernesiana con i tre vertici di una produzione artistica tanto scarsa nel numero degli esemplari quanto inestimabile, ossia la meravigliosa "Marina a Castiglioncello", i "Pascoli a San Marcello" e "La Punta del Romito veduta da Castiglioncello".

3) Il cenacolo di Piagentina

Quegli stessi artisti che in estate operavano nella villa Martelli di Castiglioncello, frequentarono contestualmente la campagna fiorentina fuori Porta La Croce, dando vita al cenacolo di Piagentina, dominato dalla figura carismatica di Silvestro Lega. Castiglioncello e Piagentina sono i luoghi geografici che accolgono la grande, unitaria stagione poetica dei Macchiaioli negli anni sessanta dell'Ottocento.
Rispetto all'indirizzo paesaggistico e ai piccoli formati delle opere di Castiglioncello, nei quadri di Piagentina sono raffigurati in tele di medie e grandi dimensioni prevalentemente gli interni domestici della piccola borghesia colta e garbata che abitava la campagna a ridosso delle mura cittadine. Qui, lungo l'Arno, framezzo a una distesa di orti dove contadine ricurve sotto i grandi cappelli di paglia raccolgono gli ortaggi (si veda in mostra, di Lega, "Orti a Piagentina") si trovano le villette della famiglia Batelli e dei Cecchini, vale a dire l'universo pittorico tutto femminile di Silvestro Lega: egli raffigura l'amata Virginia Batelli ne "L'educazione al lavoro" e l'allieva Isolina Cecchini ne "La pittrice" e ne "I promessi sposi", mentre i quieti ritmi e i rituali di quella società sobria e fervente di ideali rivivono ne "La Visita in villa" del maestro di Modigliana, e ne "Le cucitrici di camicie rosse" di Odoardo Borrani, sullo sfondo di una natura che ha per protagonista il fiume, ora nei toni quasi metafisici di
"L'Arno alla Casaccia" di Giuseppe Abbati, ora in quelli solari di "Luna di miele" di Telemaco Signorini.

4) L'avventura del" Gazzettino": dall'unità alle prime dissolvenze del movimento

La "lunga mano" di Martelli, legato a doppio filo con la città natale, l'amata Firenze, arriva a incidere anche sulla produzione di Piagentina, il cui cenacolo accoglie di sovente il critico, impegnato nella direzione del "Gazzettino delle arti del disegno". Il giornale dei Macchiaioli che nasce e muore nel 1867, con la sua travagliata genesi, la ridda dei collaboratori, le finalità perseguite, é strumento utile all'analisi di quei temi che stanno dentro e dietro l'apparente spensieratezza di quello straordinario decennio. Delle molte opere recensite dal periodico, "Aspettando" e "Non potendo aspettare" di Telemaco Signorini rivelano l'inclinazione di questo artista colto e cosmopolita all'effettismo di James Tissot e di Ernest Meissonier, mentre "Le macchiaiole" di Giovanni Fattori, nell'assoluta aderenza di questo caposcuola ai temi e alla classicità neo rinascimentale toscana, pone le basi in Italia per il fecondo filone del naturalismo agreste. Il "Gazzettino" documenta la rivoluzione nella tipologia del ritratto toscano apportata dal ferrarese Giovanni Boldini negli anni della permanenza in seno al movimento dei Macchiaioli (sono esposti il "Ritratto di Beppe Abbati" e "Autoritratto mentre osserva un quadro" ); nonché il passaggio di Giuseppe De Nittis, in viaggio per Parigi, rappresentato dal "Ritratto di Adriano Cecioni" e da "l'Ofantino". Completano la sezione "Paul de Kock" e "Signora nel parco" di Federico Zandomeneghi e "Signora in conversazione" di Vito D'Ancona, due artisti che in tempi e modi diversi avrebbero legato il proprio destino a Parigi.
______________

Il CATALOGO
Introdotto da un intervento di Carlo Sisi, direttore della Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti, il catalogo si compone dei saggi di Francesca Dini (introduttivo al percorso espositivo), di Piero Dini (sul tema "i Macchiaioli pittori della luce"), di Cosimo Ceccuti (per il ruolo che tali artisti rivestirono collettivamente nella storia politica del nostro paese) e di Norma Broude nonché degli apparati critici di corredo alle opere che sono a cura di Silvestra Bietoletti e Rossella Campana. Il saggio di Carlo Del Bravo, dedicato a Raffaello Sernesi, si propone di fare il punto critico sull'artista, cui viene dedicata una apposita sezione della mostra.

Organizzazione Comune di Rosignano M.mo - Assessorato alla Cultura
Centro per l'arte Diego Martelli

sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi
con il Patrocinio della Giunta Regionale Toscana
con la collaborazione della Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti in Firenze

Coordinamento Vincenzo Brogi; Valeria Tesi - Comune di Rosignano M.mo

A cura di Francesca Dini, Storica dell'arte;

Comitato scientifico Cosimo Ceccuti, Francesca Dini, Piero Dini, Carlo Sisi

Ufficio Stampa Cristina Pariset Tel. 02/4812584, Fax 02/4812486

Prezzo biglietto intero 6,00; ridotto 4,00
E' previsto il biglietto ridotto per le persone in età superiore a 65 anni, per
i ragazzi in età compresa tra 6 e 18 anni e per gruppi di adulti.
Gruppi di studenti 2,50 Gruppi: minimo 10/massimo 25 persone
Possibilità di visite guidate su prenotazione

Inaugurazione 20 luglio 2002 ore 18.00

Orario Dal 21 luglio all'8 settembre
Tutti i giorni:10.00 - 12.00; 17.00 - 23.00 Chiuso il Lunedì
Dal 10 settembre al 20 ottobre
Tutti i giorni: 9.00 - 12.30; 16.00 - 19.30 Chiuso il lunedì

Informazioni Ufficio Cultura Comune di Rosignano M.mo Tel. 0586 724287 - 297 fax 0586 724286
Centro per l'arte Diego Martelli Tel. 0586 759012
home page http://www.comune.rosignano.livorno.it
e-mail: f.luschi@comune.rosignano.livorno.it - s.ferrucci@comune.rosignano.livorno.it

Castello Pasquini, Piazza della Vittoria - Castiglioncello (Livorno)

IN ARCHIVIO [33]
Mario Schifano 1960-1970
dal 19/7/2013 al 5/8/2013

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede