GAMC Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani
Viareggio (LU)
piazza Mazzini, 22 (Palazzo delle Muse)
0584 581118 FAX 0584 966333
WEB
Galileo Chini e la Toscana
dal 8/7/2010 al 8/1/2011
luglio-agosto: mart-dom 18-23, sett-dic: mart-ven 9-13, giov-dom 15.30-19.3

Segnalato da

Davis & Franceschini




 
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8/7/2010

Galileo Chini e la Toscana

GAMC Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani, Viareggio (LU)

L'esposizione rientra nelle Celebrazioni del Centenario del Movimento Liberty in Italia e documenta l'ampia attivita' pittorica di Galileo Chini, a partire dalla fine dell'Ottocento fino agli anni Quaranta del Novecento, illustrando il suo percorso artistico attraverso le modalita' di ritrarre il paesaggio toscano, nel quale si riflettono i suoi stati d'animo a seconda dei periodi storici. Le opere pittoriche sono inoltre affiancate dalla corposa produzione ceramica di vasi, piatti e oggetti di arredamento.


comunicato stampa

a cura di Alessandra Belluomini Pucci e Glauco Borella

Si inaugura venerdì 9 luglio 2010, alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani, al Palazzo delle Muse di Viareggio, la mostra Galileo Chini e la Toscana. La Toscana e Galileo Chini, a cura di Alessandra Belluomini Pucci e Glauco Borella.

L’esposizione rientra nelle Celebrazioni del Centenario del Movimento Liberty in Italia, promosse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali che, a partire dal 2008, ha realizzato una serie di iniziative volte alla conoscenza di questo movimento, tra cui tre convegni internazionali che si sono tenuti a Salsomaggiore Terme (23/24 aprile 2009), a Palermo (23/24 giugno 2009) e a Viareggio (29/30 ottobre 2009) con i maggiori studiosi del settore. Gli interventi di questi convegni saranno pubblicati in un unico volume, edito da Silvana editoriale.

La mostra, che chiude idealmente questo percorso, è dedicata a una delle figure di maggior rilievo nel panorama italiano e internazionale dell’art nouveau, Galileo Chini (Firenze 1873 – 1956). Pittore, ceramista, scenografo e grafico, ha coniugato genio e produzione artistica, arte e artigianato, rinnovando la tradizione toscana della bottega rinascimentale, trasferendovi le istanze del nascente XX secolo.

Proprio per sottolineare e ricostruire il rapporto fra la tradizione toscana e Galileo Chini e fra la produzione dell’artista e questa regione, sarà esposta una selezionata campionatura di opere realizzate per il territorio: pitture, ceramiche, disegni preparatori, affiches, arredi e scenografie. A questa terra l’artista deve la sua formazione e a questa terra, attraverso una sua personalissima elaborazione, restituisce un’originale ed eterogenea produzione artistica.

L’esposizione documenterà l’ampia attività pittorica di Galileo Chini, a partire dalla fine dell’Ottocento fino agli anni Quaranta del Novecento, illustrando il suo percorso artistico attraverso le modalità di ritrarre il paesaggio toscano, nel quale si riflettono i suoi stati d’animo a seconda dei periodi storici. Sono emblematici i luminosi dipinti realizzati durante il suo soggiorno in Versilia, nella serenità domestica, o che ritraggono il paesaggio fiorentino, impregnati di sentimenti nostalgici, o quelli cupi e carichi di sconforto, realizzati nel periodo della seconda guerra mondiale.

Le opere pittoriche saranno affiancate dalla corposa produzione ceramica di vasi, piatti e oggetti di arredamento, a testimonianza della versatilità creativa di Galileo, precursore di una modalità artistica che troverà proseliti in Italia e in Europa. Nel confronto tra i dipinti e le ceramiche, emerge chiaramente l’uso di linguaggi stilistici assai differenti, il primo aderisce ad un’intima percezione di sé e del rapporto con il mondo circostante, il secondo percorre un progetto innovativo e sperimentale che aderisce alle istanze internazionali dell’art nouveau.

L’attività di Galileo Chini nel settore della ceramica è forse il momento più importante e significativo del processo di nascita e affermazione del modernismo internazionale in Italia, negli anni tra Ottocento e Novecento. L’adesione dell’artista ai dettami della nuova estetica è una profonda presa di coscienza dei mutamenti avvenuti in campo artistico nei paesi d’oltralpe. Gli esemplari presenti in questa mostra di Viareggio testimoniano proprio le sperimentazioni di moduli decorativi e formali che hanno imposto queste ceramiche ben oltre i confini nazionali per le loro caratteristiche di straordinaria modernità.

Inoltre, appare ben chiaro che Galileo Chini ha saputo interpretare con un linguaggio raffinato le variazioni del gusto della sua epoca, tenendo però ben presente anche i valori della tradizione sui quali innesta il suo linguaggio innovativo. Ne sono uno splendido esempio le soluzioni ispirate al mondo della natura come motivi floreali o volti neobotticelliani che caratterizzano i primi esemplari de L’Arte della Ceramica, fondata a Firenze nel 1896, ma anche gli schemi decorativi dai moduli più stilizzati che caratterizzano la produzione della fabbrica mugellana, Fornaci San Lorenzo, fondata nel 1906.

Un altro aspetto importante, per comprendere a pieno la poliedrica personalità di Galileo Chini, è la produzione di ceramiche per l’architettura, che sarà rappresentata dai più significativi manufatti per edifici toscani, affiancati dai progetti preparatori, insieme anche a un’accurata selezione di arredi decorati con applicazioni ceramiche.

Non mancheranno testimonianze dell’attività grafica con alcune affiches, realizzate appositamente per eventi toscani, dove è evidente l’adozione del medesimo disegno, utilizzato sia per la decorazione murale che per la produzione ceramica.
Completerà il percorso espositivo una selezionata raccolta di bozzetti per le scenografie di Turandot che testimoniano il rapporto di collaborazione con il maestro Giacomo Puccini, con il quale intrattiene un fitto scambio artistico-culturale, emblematico della familiarità del mondo di Galileo e degli artisti che gravitano nel territorio versiliese.

Per l’occasione sarà pubblicato un catalogo che illustrerà la formazione fiorentina di Galileo Chini, la sua considerevole e molteplice produzione in Toscana e l’eredità artistica lasciata in Versilia.
La mostra si avvale di un comitato scientifico composto da Alessandra Belluomini Pucci, Glauco Borella, Paola Chini, Vieri Chini, Silvia Ciappi, Gilda Cefariello Grosso, Antonia d’Aniello, Riccardo Mazzoni, Piero Pacini, Paola Pallottino.

Info: Segreteria del Comitato
Provincia di Lucca, Piazza Napoleone - 55100 LUCCA
tel. 0583 - 417783 - fax 0583 - 417231
e-mail: cultura@provincia.lucca.it

Ufficio stampa:
Davis & Franceschini - Lea Codognato, Caterina Briganti
tel. 055/2347273 – fax 055/2347361
e-mail: davis.franceschini@dada.it

Inaugurazione venerdì 9 luglio ore 18.30

Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani
Palazzo delle Muse, Piazza Mazzini, 22 - Viareggio
Orari di visita
luglio - agosto
dal martedì alla domenica dalle 18.00 alle 23.00
settembre - dicembre
dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00
dal giovedì alla domenica dalle 15.30 alle 19.30
Lunedì chiuso
Biglietti: Intero € 3, Ridotto € 1,50
Riservato a persone oltre i 65 anni di età, disabili,
militari e appartenenti alle forze dell’ordine muniti di tesserino;
soci Coop più un accompagnatore, studenti con esibizione di tesserino.
Gratuito per i ragazzi fino ai 14 anni di età
La biglietteria è aperta fino a trenta minuti prima della chiusura

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