La mostra ripercorre l'intera parabola artistica di Marchegiani, dall'esordio nei primi anni Cinquanta, con opere ascrivibili all'Informale storico, fino alle piu' celebri 'grammature di colore', per concludersi con la produzione piu' recente.
a cura di Giorgio Brandi
Si inaugura il 16 luglio, ad Ischia, presso la cinquecentesca Torre di Guevara, la mostra
di Elio Marchegiani, l’omaggio che l’isola verde rende a questo protagonista dell’Arte contemporanea.
La mostra antologica, organizzata dal Comune d’Ischia e dal Circolo Georges Sadoul, ripercorre la parabola
artistica del maestro siciliano attraverso le sue opere più significative: dagli esordi, negli anni Cinquanta, alla ricca
produzione della più recente e intensa stagione di lavoro.
Un percorso, quello di Marchegiani, sempre condotto sul filo di una ricerca incessante, di una sperimentazione
continua, che prende a modello la lezione delle avanguardie storiche e delle neo-avaguardie, per riepilogarla e,
allo stesso tempo, contraddirla, con una precisa volontà di trasgressione e con raffinata ironia.
“Ironia che - come scrive Massimo Bignardi nel catalogo che accompagna la mostra - con il tempo ha definito lo
‘stile marchegiani’: un modo di tradurre aspetti e sollecitazioni proprie del mondo dell’arte, agendo dapprima sui
motivi formali e poi sui generi (pittura, scultura, disegno, fotografia ...) e sulla qualità espressiva delle materie e
dei materiali, infine sui rapporti linguistici, il loro interrogare la scienza.”
E’, infatti, nel rapporto tra Arte e Scienza, tra linguaggio e tecnologie, il campo d’indagine dove l’artista investe
maggiormente le sue energie, sempre animato dall’ urgenza di leggere il presente e in ragione di quel ”fare per far
pensare” che è il motivo ispiratore di tutta la sua produzione: uno spirito umanistico, che trova nel contesto
rinascimentale della Torre di Guevara e nel paesaggio ischitano, sospeso tra Natura e Storia, il suo luogo
d’elezione.
Non a caso, proprio ad Ischia è dedicata la litografia “L’Isola verde”, che il Maestro ha ideato per l’occasione
della mostra in tiratura 70 copie. E non è questa la sola traccia di un legame profondo con l’isola che ospita
l’evento, visto che da dieci anni Marchegiani ha scelto Ischia per lunghi soggiorni estivi, perché ad accogliere i
visitatori della mostra è la “Collana d’astronauta”, installazione progettata dal Maestro nel 1968 e realizzata per la
prima volta, dopo quarantadue anni, nei giardini della Torre di Guevara, a picco sul mare d’Ischia.
L’evento si inserisce nel quadro più ampio di un progetto culturale teso a fare della Torre di Guevara di Ischia un
polo espositivo di primo piano, nell’ambito dell’Arte Contemporanea, come già è accaduto negli anni precedenti
con le mostre di Arnaldo Pomodoro, Vettor Pisani, Giuseppe Maraniello e Hidetoshi Nagasawa.
La mostra si inaugura il 16 luglio ed è visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 18.00 alle ore 22.00, fino
alla fine di settembre. Ingresso libero.
Inaugurazione venerdì 16 luglio 2010, ore 21.30
Torre Guevara
via Nuova Cartaromana, Ischia (NA)
Orari: tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 18 alle ore 22
Ingresso libero