Expo Bar Buffet Franceschini
Trieste
via Cesare Beccaria, 3
040 3720807

Foto Grafia / Uomo Spazio
dal 27/7/2010 al 30/8/2010
349 8534930
WEB
Segnalato da

Mimexity




 
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27/7/2010

Foto Grafia / Uomo Spazio

Expo Bar Buffet Franceschini , Trieste

Ai fotografi in mostra e' stato chiesto di restituire, attraverso l'immagine, la grammatica con la quale uomo e spazio dialogano, cercando di evidenziare situazioni di equilibrio o di svantaggio.


comunicato stampa

La fotografia è uno dei tanti strumenti utilizzati dalle discipline progettuali per indagare la realtà che ci circonda. Essa ha la capacità di restituirci, fissando nel tempo e nello spazio, la quotidianeità. Immagini uniche, in quanto irripetibili, custodi gelose e privilegiate di verità soggettive che il nostro occhio, bombardato da una moltitudine di input differenti per natura ed intensità, non è più in grado di comprendere con la dovuta profondità di lettura. Impossibilità data dall’assurda velocità con la quale situazioni differenti si susseguono, costringendoci a dimenticare in fretta quanto abbiamo appena contemplato, in ragione di nuove imminenti novità, sinteticamente sostenute da dinamiche/necessità post-consumistiche.

La città è da sempre il palcoscenico principe della rappresentazione della vita. In essa si svolgono gran parte delle azioni di un essere umano: dormire, lavorare, spostarsi, ricrearsi, ecc... Questi comportamenti, risultato del compromesso tra la soggettività dei diversi atteggiamenti antropici e l’oggettività dello spazio fisico che li supporta, se osservati alla normale velocità dello scorrere del tempo, poco ci raccontano dell’intimo rapporto che esiste, in ogni momento, tra l’uomo e ed i molteplici risultati concreti dei propri progetti.

La fotografia (parola composta etimologicamente dai termini greci photos - luce - e graphia - rappresentazione/scrittura) oltre ad essere uno strumento semi-sincero (in quanto, se non vengono utilizzati programmi di fotoritocco, restituisce la realtà catturata dall’obbiettivo, a cui seguirà una doppia interpretazione artista-osservatore), ed altamente diffuso (viviamo nella società dell’immagine) potrebbe aiutarci a comprende come si sono modificate oggigiorno le modalità con le quali le persone dialogano con lo spazio (inteso come intervalli di realizzazioni e vuoti).

Ciò che abbiamo chiesto ai fotografi è stato di restituire, attraverso l’immagine, la grammatica con la quale uomo e spazio dialogano, cercando di evidenziare situazioni in cui domini un equilibrio sostanziale tra essi oppure circostanze in cui il rapporto penda a favore del primo (restituendo una sorta di capacità di adattamento dell’uomo nei confronti di scelte “altrui”) o del secondo (gravi errori progettuali o di realizzazione) termine di paragone. Parlare di architettura, design, arredo urbano, urbanistica isolando tali discipline dal principale destinatario per le quali sono nate, l’uomo, ci sembra assurdo quanto paradossale. Raccontare gli esiti di alcune precise scelte progettuali attraverso una serie di fotografie, altro non è che uno dei tanti modi per iniziare a costruire un dibattito al contempo critico e propositivo su plausi e responsabilità di chi, ogni giorno, si auspica di trovare soluzioni sempre migliori per facilitare la vita di ogni essere umano."

Mostra a cura dell'Associazione Mimexity di Trieste
Informazioni: Marco Svara email: m.svara@mimexity.com

Inaugurazione mercoledì 28 luglio ore 19

Expo Bar Franceschini
Via Cesare Beccaria, 3 - Trieste
ingresso libero

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Francesco Chiot
dal 4/7/2011 al 28/7/2011

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