Galleria Ugo Ferranti
Roma
via de' Soldati, 25A
06 68802146 FAX 06 68802146
WEB
Beatrice Scaccia
dal 20/9/2010 al 29/10/2010
lunedi' - venerdi' 11-13 e 16-20

Segnalato da

Manuela Pacella




 
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20/9/2010

Beatrice Scaccia

Galleria Ugo Ferranti, Roma

He, she, it: masculine, feminine and neuter geneder. L'artista sceglie di raccontare attraverso le immagini la difficolta' dei ruoli sessuali nella nostra contemporaneita'. Lo fa in maniera silenziosa, ripetitiva, ironica ma allo stesso tempo critica.


comunicato stampa

a cura di Manuela Pacella

La Galleria Ugo Ferranti inaugura la nuova stagione espositiva con la mostra di Beatrice Scaccia (1978, vive e lavora tra Roma e New York) dal titolo He, she, it: masculine, feminine and neuter gender.

Per la sua prima personale nella storica galleria romana Beatrice Scaccia sceglie di raccontare attraverso le immagini la difficoltà dei ruoli sessuali nella nostra contemporaneità. Lo fa in maniera silenziosa, ripetitiva, ironica ma allo stesso tempo critica.

Il silenzio è dettato dalla leggerezza del materiale che l’artista sceglie, la carta, e dalle piccole dimensioni che predilige, 15x15 cm.
Le pareti della galleria divengono quinte teatrali per uno svolgimento quasi paratattico di una figura umana che si muove all’interno di uno spazio angusto, quello dei pochi centimetri della carta. La stessa storia, costituita da tanti movimenti bloccati nel tempo e nello spazio, viene ripetuta in tre diverse modalità: dapprima in una serie di 36 bozzetti, poi in altrettanti monotipi e, infine, - sul lato sinistro della galleria - in un insieme più ampio ed elaborato di disegni finiti a cera (ben 58 pezzi). La concatenazione narrativa trova il suo apice e la sua fine sulla parete di fondo della galleria dove tre episodi sono isolati ed ingrandititi (tre disegni cerati di 80x80 cm.) per dimostrarne la loro unicità e la loro funzione iconica.
Il racconto è sempre lo stesso ma nella ripetizione nasce l’unicità del singolo lavoro, in modo particolare nei monotipi (lo dice per definizione la tecnica stessa) e nelle cere. In quest’ultime Scaccia decide di mostrare solamente un lato, quello più morbido perché lavorato a cera d’api ma che trattiene e nasconde sul retro la sua ‘matrice’ dove risiede il disegno meticoloso della medesima figura. È proprio qui – sul verso - che l’artista lascia la traccia della sua autorialità attraverso una firma spersonalizzata perché resa attraverso un timbro.

Lo spettatore è quindi invitato a partecipare della narrazione come ad osservare nel dettaglio ogni passaggio di quest’analisi della figura, di un essere umano che è sorpreso nel proprio intimo a cercare la propria sessualità, fatta unicamente di accessori stereotipati e di un oggetto sessuale, lo strap-on; senza queste esteriorità stenta a riconoscersi e a trovare una sua identità.

Poster/Catalogo in galleria con le immagini delle opere in mostra e testo di presentazione di Manuela Pacella.

Inaugurazione 21 settembre 2010 18.30

Galleria Ugo Ferranti
via de' Soldati, 25A - Roma
Orario: dal Lunedì al Venerdì h. 11-13 e 16-20
Ingresso libero

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