Sala Birolli - Ex macello
Verona
via Filippini, 17
045 8077626 FAX
WEB
Entzauberung #1
dal 12/10/2002 al 26/10/2002
WEB
Segnalato da

entzauberung




 
calendario eventi  :: 




12/10/2002

Entzauberung #1

Sala Birolli - Ex macello, Verona

In mostra a Verona il primo progetto pseudofotografico di Entzauberung, alias Sergio Giusti e Rocco Marchi, che presentano un’installazione di quattro poltrone, quattro trittici e un numero imprecisato di fotocopie incollate su teli di plastica.


comunicato stampa

Non ci lascia andare. Nessuno di noi.
Questa mammina ha gli artigli.

In mostra a Verona il primo progetto pseudofotografico di Entzauberung, alias Sergio Giusti e Rocco Marchi, che presentano un’installazione di quattro poltrone, quattro trittici e un numero imprecisato di fotocopie incollate su teli di plastica. Il campo d’indagine del loro lavoro è incentrato sul rapporto, sempre vissuto come irrisolto, tra il corpo (involucro, prigione o essenza?) e la (sua?) città. Ne nasce una tensione che riverbera fino a invadere il corpo stesso: il segno fotografico mostra una specie di isteria che deforma i corpi, li rende evanescenti, e li fa vittima di una sorta di frastuono prospettico: il punto di fuga si moltiplica, vengono meno i riferimenti cartesiani, si genera disorientamento. Ai trittici si affiancano una serie di scatti in cui il corpo è ancora protagonista. Con un punto di vista che ricorda le riprese in soggettiva, le mani, a volte i piedi, di chi fotografa rimangono intrappolati (quasi smembrati) nella foto a ribadire una presenza nella porzione di spazio delimitata dall’inquadratura.

E questa subisce a sua volta un processo di smembramento e ricomposizione attraverso l'utilizzo della macchina fotocopiatrice e del montaggio su teli. Ma se la città è il fuori, o così si vuole credere, le poltrone stanno lì a negarlo, prese come sono nella contemplazione della finestra-quadro che sono i trittici. Una dialettica interno-esterno in cui si intromettono, distesi per terra, i teli col loro bagaglio di mani e di piedi rinchiusi in uno sforzo (intenzione) di appropriazione. E il calpestarli invita a esserne testimoni.

Il giorno dell’inaugurazione lo spazio espositivo ospiterà una performance di musica improvvisata dal titolo entzauberungklang #1. In una sorta di trasfigurazione musicale del lavoro visivo, i soundscapes (paesaggi sonori costituiti da registrazioni ambientali) azionati da Enzo Cimino e Michele Orvieti e i clarinetti di Enrico Gabrielli (soffiati insistentemente nella continua ricerca di una via di fuga) andranno a inscenare una lotta che troverà uno sfogo (ma non una sintesi) nei circuiti del campionatore, della loop-machine e del synth di Pierpaolo Cimino. La diffusione in quadrifonia renderà ancor più significativamente ambientale questa azione sonora. L’intera esibizione sarà registrata e riprodotta in continuo per tutta la durata dell’esposizione, andando così a costituire parte integrante dell’opera.


info:
exmacello@comune.verona.it
tel. +39.339.4174506
Ex Macello via Macello 17, Verona

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