Interno&Dumdum
Bologna
via Santa Maria Maggiore 4
051 251557 FAX 051 246763

In advance of broken arm
dal 23/10/2002 al 9/11/2002
051 251557 FAX 051 246763

Segnalato da

Giuliano Gavioli




 
calendario eventi  :: 




23/10/2002

In advance of broken arm

Interno&Dumdum, Bologna

Quindici artisti per quindici 'sculture''; saturazione dello spazio agibile, tutto a pavimento o a soffitto... costringere cioe' lo spettatore a un moto di inclinazione verso il basso e verso l'alto (mutuabile in un 'preludio alla rachide spezzata' piu' che allo sforzo della trazione psico-fisica del titolo). A cura di Alberto Zanchetta


comunicato stampa

artisti:
Michele Bazzana, Paolo Bertocchi, Giuseppe Bombaci, Danilo Busia, Tiziano Carboni, Simone Cesarini, Marco Di Giovanni, Flavio Favelli, Francesco Finotti, Alessandra Gellini, Andrea Nacciarriti, Alessandra Pace, Adriano Persiani, Nicola Renzi, Simone Tosca

a cura di:
Alberto Zanchetta

La premessa > In cerca di una (ri)definizione della scultura contemporanea in stretta filiazione con i postumi duchampiani, le glosse in appendice al volume ''Art at the turn of Millenium'' [ed. Taschen] citano: Assemblage, immagini a tre dimensioni composte da materiali diversi che, di solito, fanno parte della vita quotidiana; Installazione, un’opera che inserisce lo spazio della mostra come una componente estetica; Object Art, tutte le opere d’arte che contengono oggetti o materiali già esistenti, oppure che sono interamente composte da essi; Ready Made, è un articolo quotidiano che l’artista dichiara essere un’opera d’arte ed esposto in quanto tale senza grandi alterazioni (genere a cui si richiama anche l’arte di appropriazione). Alla cernita risponde però con migliore intento l’affermazione di Gabriel Orozco: ''Prima di tutto sono un ‘ricevente’ poi sono un produttore. La scultura è questo, un ricevente''.

La mostra > Quindici artisti per quindici 'sculture'; saturazione dello spazio agibile, tutto a pavimento o a soffitto... costringere cioè lo spettatore a un moto di inclinazione verso il basso e verso l’alto (mutuabile in un 'preludio alla rachide spezzata' più che allo sforzo della trazione psico-fisica del titolo). Nessun basamento. Niente a parete; fatta magari eccezione per le didascaliche targhette che introducono il lavoro degli artisti: tra cablaggi di tubature lenticolari [Di Giovanni] e 'tane sociali', ovvero macchinari per la conta al nascondino [Bazzana], animali in tassidermia dalla somatica fumettistica [Persiani] incombono su albini - quanto parossistici - calchi epidermici [Finotti]; tutt’intorno impraticabili oggetti d’arredo [Favelli; Nacciarriti] sono disseminati da desueti 'mortai' appartenenti a una società ancora rurale [Carboni] a cui ascrivere sacche di iuta grezza [Bombaci], manufatti in feltro [Pace; Bertocchi] o prodotti vascolari 'elasticizzati' [Renzi]. Tracciati matematici, con attinenza alla topografia astrale [Gellini], e 'oggetti estetici' - in forma di profilati ipercromatici [Tosca], altresì di paradossali plastici architettonici [Cesarini] - completeranno la fatica dell’homo faber scemando in un largo 'sorriso', da 36 denti... a oltranza [Busia].

inaugurazione:
giovedì 24 ottobre 2002 ore 21

periodo:
dal 25 al 31 ottobre dalle ore 18 alle ore 19,30
(dal 4 al 9 novembre su appuntamento)

sede espositiva:
interno&dumdum via santa maria maggiore 4 40121 bologna

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