Galleria Cortese & Lisanti
Roma
via Garigliano, 29
06 8559630 FAX
WEB
Rosanna Lancia
dal 10/2/2011 al 18/3/2011
mar-sab 10.30-13 e 16.30-19.30

Segnalato da

Massimo Lisanti



approfondimenti

Rosanna Lancia



 
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10/2/2011

Rosanna Lancia

Galleria Cortese & Lisanti, Roma

Rigor paradisi. Una scultura per una nuova e favolosa natura morta che vuole fissare per sempre una dinamicita' imperturbabile e invariabile, dove il movimento elastico coincide con la massima stazionarieta', dove l'imitazione di una natura avviene senza l'impiego di energie e materiali propri di quella natura.


comunicato stampa

L’esposizione di sculture di Rosanna Lancia, che comprende oltre un trentennio di lavoro, dagli anni settanta fino alla metà degli anni novanta, sintetizza un esercizio continuo di fabbricazione di elementi e suppellettili per un fantomatico tempio della Natura, in ferro e acciaio. Gli assunti, apparentemente neoclassici di Rosanna Lancia, subiscono una strana investitura, come se la scultrice congegnasse i resti solenni e contraddittori di un futurismo neoclassico ancora da venire. Viene a configurarsi una pratica artistica utopica in vista di nuovi cieli e nuove terre dove si verificheranno primavere metalliche, quando l’acciaio crescerà come l’erba nel campo, le cascate d’acque saranno infrangibili e lastre di ferro sventoleranno come bandiere al vento.

Gli studi sull’istante critico e atroce di rottura della materia più rigida sono vere e proprie verifiche estetiche sulla tortura della lacerazione, sulle curve di tensione e sui limiti della scultura al fine di provare la resistenza dei materiali in vista della costruzione di un tempio e di un Eden indistruttibili. Per ora i ferri di Rosanna Lancia sono sottoposti a una pressione potente, ma equivoca, che li spezza come un fuscello, perché è l’azione che si dovrebbe esercitare piuttosto su una canna. Oppure il ferro viene costretto a piegarsi quasi per infondergli vita organica, acchiocciolandolo a embrione. Alla maniera della farfalla ripiegata nella crisalide che poi si spiega, Lancia piega i suoi ferri, a rischio di spezzarli, in preparazione di quando si spiegheranno come farfalle. Si insegue il sogno di un fiorire del ferro analogo al fiorire di una rosa in preparazione ai giardini di una spiazzante terra promessa.

In realtà viene imitata la maniera con la quale la natura rinnegherà se stessa e la propria materia terrestre nelle sue manifestazioni. La violenza fatta al ferro, trattato come fosse un vegetale, non ha il fine spettacolare di causare la meraviglia dell’artificio prodotto; viene aberrata l’aderenza ai vincoli fisici e materiali del mondo reale e dei fenomeni.

Quella di Rosanna Lancia è una scultura per una nuova e favolosa natura morta che vuole fissare per sempre una dinamicità imperturbabile e invariabile, dove il movimento elastico coincide con la massima stazionarietà, dove l’imitazione di una natura avviene senza l’impiego di energie e materiali propri di quella natura. Così si ottiene la resa prodigiosa della fluidità tramite una massa sommamente statica, dall’assetto perpetuo.

Rosanna Lancia è nata nel 1925 a Roma. Compie studi classici e termina l’Accademia di Belle Arti nel 1946. Inizia con l’affresco e l’arte sacra. La sua prima personale di pittura è del 1953 alla galleria L’Obelisco di Gaspero del Corso. Nel 1959 partecipa all’VIII Quadriennale di Roma. Dal 1965 passa al linguaggio plastico con le sculture in ferro. Nel 1981 fonda l’associazione Spaziodocumento, centro di incontro e analisi dei linguaggi dell’arte contemporanea, di cui pubblica il resoconto del lavoro nel 1994. Nei due anni che seguono, l’attività dell’associazione continua anche al Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza di Roma diretto da Maurizio Calvesi. Nel 1995 partecipa alla Biennale di Venezia. Numerose sono le mostre personali e collettive in Italia e le partecipazioni a rassegne internazionali come l’International Festival Women Artists di Copenhagen nel 1980 e la Biennale internazionale di scultura di Budapest nel 1994 e 1996. Dal 1998 al 2000 realizza proposte ambientali per le rive del Brenta e per il Museo Comunale di Roma. Nel 2000 partecipa alla collettiva “Arte Contemporanea: Lavori in corso n. 9” al MACRO.

Inaugurazione 11 febbraio ore 18

Galleria Cortese & Lisanti
via Garigliano, 29 - Roma
Mar-sab 10.30-13 e 16.30-19.30
Ingresso libero

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dal 20/10/2011 al 10/11/2011

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