Il suono del silenzio. Giorgi affronta l'antico dilemma della polarita' materia-forma che giustappone il magma informe delle energie primordiali all'organizzazione della materia in organismi superiori.
Massimo Giorgi è un artista informale ma la sua voglia di libertà lo affranca da non una piatta emulazione di quanto già fatto tendendo verso un’astrazione lirica piena di curiosità per il futuro.
Con tenacia l’artista cerca di far nascere l’opera dal diretto contatto, direi colloquio, tra sé e la materia. La materia, sostanza piena di vocazioni non si presenta come sterile schermo di proiezioni ma diviene suggeritore di configurazioni, cioè impone se stessa come immagine sempre in divenire: sabbia di un deserto che il vento plasma e cambia infinite volte.
Giorgi affronta l’antico dilemma della polarità materia-forma che giustappone il magma informe delle energie primordiali all’organizzazione della materia in organismi superiori, confrontandosi con una questione che, da Platone in poi, ha appassionato nel tempo molti grandi artisti.
Le opere, rimarranno esposte per 8 giorni nella storica galleria romana, attiva da 100 anni e da 50 luogo dell’arte contemporanea, che ha ospitato, tra gli altri, Salvator Dalì, Giorgio De Chirico, Man Ray, Andy Warhol, Corrado Cagli, Enrico Baj, Umberto Mastroianni, Luigi Montanarini, Pericle Fazzini, Mario Ceroli, Xanti Schawinsky e i più importanti giovani artisti della scena romana degli ultimi anni.
Massimo Giorgi dice di sé:
Il giorno in cui mi sono cimentato con la pittura ho “percepito” il mio corpo in armonia con la totalità.
Inaugurazione giovedì 3 marzo ore 18.30
Galleria Vittoria
via Margutta, 103 - Roma
Lunedì - venerdi 15.00 - 19.00 fuori orario su appuntamento
Ingresso libero