L'artista volge lo sguardo al passato, alle origini, alle radici. Dipinti simbolici, ispirativi, ricchi di decorazioni anticipano e portano lo sguardo sul nero, sullo struggimento conflittuale del Tempo. In occasione dell'inaugurazione performance dell'artista.
15 anni di ricerca, un tempo e uno spazio di osservazione evolutiva, personale ed artistica.
Andrea Chisesi volge lo sguardo al passato, alle origini, alle radici. Dipinti simbolici, ispirativi,
ricchi di decorazioni come “Nella gola del Vortice” anticipano e portano lo sguardo sul nero, sullo
struggimento conflittuale di Crono : il Tempo.
Tempo che significa divenire, diventare nella sequenza di atti nel “Teatro” della vita. Crono che
divora, distrugge, deteriora, logora ; ma che esalta, valorizza rende eterno.... “rende eterno nella
memoria mentre la materia si decompone si sbriciola..”.
E’ così che trovano senso le “opere di mezzo”, celebrative del mondo mitizzante del cinema, della
musica o della politica in cui Andrea Chisesi si sperimenta, fondendo l’occhio tecnologico della
sua macchina fotografica con gli scatti creativi della sua visione artistica, originando un “saper
fare”, una tecnica di pittura straordinariamente interessante e innovativa.
Tecnica che diventa stile, segno distintivo, con cui Andrea Chisesi interpreta e attualizza, lontani
e misteriosi saperi tatuandone su tela l’eterna vitalità : gli antichi blocchi da stampa della Zucchi
Collection of Antiques Handblocks e le Icone siberiane di Nicolai Lilin.
Opere dense di emozioni, di una bellezza struggente, intima, vibrante a volte vorticosa.
I Vortici sono un gioco, un girotondo iniziatico, un tempo spazio che si riempie di colori, lento e
inesorabile, veloce e luminoso, interiore ed esteriore, una sintesi. Il buio e la luce, il vecchio e il
nuovo, la realtà e il sogno, la fotografia e la pittura si fondono nelle opere di Andrea Chisesi,
celebrando oggi la contemporaneità, fissando un punto costante in cui perdersi o ritrovarsi.
La lavorazione messa a punto da Andrea Chisesi.si compone di tre fasi. La tela, a fondo nero o
bianco, viene preparata con la tecnica della “colatura”: il gesso di Bologna, gli smalti o gli acrilici
vengono applicati sulla superficie e fatti colare, creando una sorta di trama / griglia. La tela è così
pronta per essere stampata con fotografie elaborate in digitale e, infine, ridipinta e trattata a olio,
foglia oro o bronzo, gesso di Bologna e materiali vari, per un’immagine finale da cui emergono solo
alcune studiate porzioni di fotografia.
In occasione dell’evento di inaugurazione Andrea Chisesi realizzerà e firmerà i suoi Vortici :
acrilici mono o policromatici in piccoli o grandi formati in vendita nella serata di venerdì 13 maggio.
Saranno presenti i critici Jacqueline Ceresoli, Martina Mazzotta e Paolo Mottana.
L’artista
Nato a Roma nel 1972, dopo aver frequentato il Liceo Artistico e la Facoltà di Architettura di
Milano, città in cui vive dall’età di tre anni, Andrea Chisesi intraprende la professione di fotografo
specializzandosi nel settore della moda e del ritratto.
Grandi personalità dello spettacolo e della cultura internazionale vengono da lui ritratti: Harvey
Keitel, Ken Follet, Ibrahim Kodra, James Ellroy, Vinicio Capossela, Vincent Schiavelli, Rutger
Hauer, Remo Girone, Steven Tyler, Ornella Muti, Folco Orselli.
Parallelamente alla fotografia trova nella pittura un elemento distintivo della sua ricca personalità
artistica. Gallerie d’arte e Case d’asta gli richiedono continuamente nuove opere da esporre in
mostre personali e collettive.
La tecnica
Pittura e Fotografia: questi i linguaggi alla base dell’arte di Andrea Chisesi.
Due tecniche assai diverse che nella sua opera si fondono aumentandone la forza espressiva.
Esse vengono messe a confronto e sperimentate, l’immagine reale fusa con quella immaginaria,
con processi dalla struttura variabile: un’ opera interamente pittorica viene fotografata, elaborata
digitalmente, stampata su tela e nuovamente dipinta, oppure una fotografia viene elaborata,
stampata su tela e su questa poi l’artista dipinge. Questa ricerca sulla fusione si è recentemente
rivolta all'esplorazione di due diverse lavorazioni che portano a risultati finali differenti: uno più
pittorico e uno più fotografico.
Nella fusione pittorica, la tela viene preparata con acrilico o gesso di Bologna, successivamente
parzialmente o interamente stampata con un' immagine fotografica e quindi ridipinta ad olio.
Nella fusione fotografica invece fotografo una tela dipinta che successivamente fondo in digitale
con una immagine fotografica.
Giocando con le trasparenze, si sceglie di dare maggiore o minore risalto alle forme e ai colori
delle immagini sovrapposte, che possono essere anche più di due. Il risultato finale viene
stampato con stampa Lambda su Dibond e messo sotto Plexiglas.
Interessante rapporto che Andrea Chisesi riesce a creare tra la pittura e la fotografia, tra la
materia e l'immagine, tra il colore e la luce : partendo così da una tela nera (buio) l’artista studia
porzioni di luce (il bianco) attraverso cui i colori e le forme prendono vita. Questo processo di
compenetrazione gli permette una continua sperimentazione e reinterpretazione in chiave
cromatica e strutturale degli stessi soggetti.
Sperimentazione questa che gli sta portando il riscontro e l'interesse da parte di stampa, gallerie e
collezionisti e le maggiori soddisfazioni.
Ufficio stampa : Ccube Milano
info@ccube.it - 02 48193994
Spazio Concept Milano
press@spazioconcept.it
Inaugurazione e cocktail su invito venerdì 13 maggio dalle ore 18 con accompagnamento musicale di Oliviero Cerrini e Diego Ricci
Spazio Concept
via Vincenzo Forcella, 7 - Milano
Orari : 15-21 – domenica chiuso
ingresso libero