Galleria Immaginaria
Firenze
via Guelfa, 22/a
055 2654093 FAX 055 283101
WEB
Cesare Reggiani
dal 20/5/2011 al 21/6/2011
lun-sab 9.30-13, 15.30-19.30, dom 16-19.30

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Galleria Immaginaria




 
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20/5/2011

Cesare Reggiani

Galleria Immaginaria, Firenze

Incanto senza tempo. Personale di pittura. "Nell'opera di Reggiani il mondo si fa immobile, ogni cosa appare come se fosse sospesa nel tempo". A cura di Paola Facchina.


comunicato stampa

a cura di Paola Facchina

Incanto senza tempo, mostre personali di Cesare Reggiani che si inaugurano sabato 21 maggio alle ore 18 nella Galleria Immaginaria di Firenze, Via Guelfa 22/ a r. e venerdì 27 maggio nella sede di Berlino, Linienstr, 121.

“Un’impressione di luce, di porta che si apre, di nuovo orizzonte.Una luce subitanea proiettata nell'interno, nel meccanismo, nel mistero delle cose”. Alberto Savinio

Nell’opera di Reggiani il mondo si fa immobile, ogni cosa appare come se fosse sospesa nel tempo: animali poco addomesticabili come l’istrice, lo stambecco, il ghepardo o il rinoceronte, sembrano aver raggiunto uno stato di alterità che noi andiamo anelando. Il cilindro o l’arco, curiosamente troncato, suggeriscono la base matematica dell'arte del costruire. Questi oggetti hanno aspetti geometrici ben definiti, ma enigmatici accostamenti fra forme animate e inanimate creano il fascino di una pittura che potremo accostare alla metafisica per la sua capacità di portarci in paesaggi inesistenti, che vanno appunto al di là dell'esperienza del sensibile, della realtà empirica che possiamo raggiungere con i nostri sensi, rispondendo forse al nostro desiderio di “incontro perfetto” tra natura delle cose e pensiero.

La natura, silente solo nell’opera di Reggiani, è abitata da un incantesimo difficile da decifrare. In effetti la ‘metafisica’ vuol staccare la ‘cosa’ dipinta dalla cosa reale, per isolarla. Così l’artista faentino vuole staccare l’animale dal mondo naturale per inserirlo in uno spazio artificialmente costruito, astratto, geometrico. L’animale, rinoceronte o stambecco, così come le piccole isole all’orizzonte, con in pini marittimi o i cipressi, sono visibili ma irraggiungibili. Solitario e visionario, l'artista deve intendere il suo lavoro come un atto di resistenza all’idea di verosimile.

Pochi artisti riescono a raggiungere uno stato di ordine compiuto, di ordine mentale e di equilibrio finale. Per non lasciarsi naufragare nei riferimenti al passato, può aiutare avvicinarsi all’opera che partendo da una base pittorica “classica”, coglie la pienezza dell'umanesimo, togliendone il peso della materia per trarne gli aspetti più spirituali. Attraverso la persistenza di un dialogo ininterrotto tra la precarietà del vivere e gli slanci di una tensione volta a raccontare il tentativo dell'uomo di convivere consapevolmente con i limiti della perfezione l'arte deve sapersi liberare dai vincoli del presente e attraversare con lo sguardo tutte le dimensioni del tempo. Quello che si chiama contemporaneità non è che il transitorio, il fuggitivo, la metà dell'arte di cui l'altra metà, come ci ricorda Baudelaire, è l'eterno e l'immutabile. Così sguardi di animali, paesaggi con orizzonti infiniti (al di là del quadrato, o rettangolo, della finestra cornice), frammenti architettonici pervasi dal silenzio, completano la natura nei quadri di Cesare Reggiani. "Incanto senza tempo" può essere sentimento del finito e dell'infinito, dell'essenza o della sostanza, dell’immaginazione o della realtà, ‘poetica pittorica’ degli attimi sospesi, con coincidenze e affinità tra passato, presente e futuro.

Catalogo pubblicato maggio 2011

Inaugurazione 21 maggio 2011, ore 18

Galleria Immaginaria
via Guelfa, 22/a - Firenze
orario: lun-sab 9.30-13, 15.30-19.30, dom 16-19.30
ingresso libero

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