In mostra opere di Marrocco eseguite tra gli anni '60 a oggi tra pittura e scultura e Aldo Cannavale, collezionista, che fa un omaggio all'artista con una serie di opere recenti.
Lato A
Armando Marrocco – Atemporale
Atemporale, termine coniato da Pierre Restany, fondatore del Noveau Réalisme, per indicare la costante presente nelle opere dell’artista: presente-permanente, superando la dimensione spazio-temporale.
In mostra saranno presenti opere tra gli anni ’60 a oggi, che si pongono tra pittura e scultura, come Bianco Mediterraneo 1960, polimaterico che raccoglie tutti i colori nella tonalità del bianco, travalicando i confini e suggerendo orizzonti lontani.
Gli Intrecci, cartone e faesite, come Intreccio rosso del 1968, opere significative che si inseriscono nel clima dello Spazialismo che in quegli anni influenzò diversi giovani artisti oggi protagonisti.
In mostra sculture in marmo e bronzo, Le perle sono la luce delle stelle (1986-92).
Le Dimore,tele combuste che fanno riferimento all’informale degli anni ’50 periodo in cui l’artista è in contatto con i maestri dell’epoca.
I legni fasciati, opere recenti dai colori vivi, con inserimenti in foglia d’oro e frammenti di stoffe, rievocano il legame dell’artista con l’architettura della sua terra, il Salento.
Lato B
Aldoc(Aldo Cannavale) - Gli Ultimi Fuochi - (omaggio ad Armando)
Aldo Cannavale collezionista che si mette in gioco con lo pseudonimo di Aldoc, fa un omaggio all’artista, con “Gli ultimi fuochi” intese come opere recenti.
Burri mezzo secolo fa? Lo strumento è lo stesso, non sono combustioni ma fusioni di pittura a olio e a volte con deformazioni di poliver o plexiglass.
La valenza? L’idea e il gesto.
Catalogo in galleria a cura di Toti Carpentieri
Inaugurazione Martedì 7 giugno 2011
Galleria Antonio Battaglia
Via Ciovasso, 5, Milano
Orari: da lunedì a venerdì dalle 16 alle 20
Ingresso libero