Art contemporary gallery Croissant
Bruxelles
rue du Croissant, 108
0032 487665813
WEB
Marco Angelini
dal 23/3/2012 al 29/3/2012
27 March - Tuesday 6:30 pm / 7:30 pm 29 March - Thursday 11:30 am / 1:30 pm and 6:30 pm / 7:30 pm 30 March - Friday 11:30 am / 4:30 pm

Segnalato da

Marco Angelini



 
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23/3/2012

Marco Angelini

Art contemporary gallery Croissant, Bruxelles

Cuori Seriali: sei variazioni sul tema della vita. Il cuore, protagonista di ciascuna tela, emerge da un fondale asettico.


comunicato stampa

Marco Angelini, artista italiano attivo in Polonia e presente all’ultima Biennale di Venezia (Padiglione Italia nel mondo) mostra, dal 24 al 30 marzo 2012, presso la Galleria Croissant a Bruxelles, il suo nuovo lavoro artistico che è al contempo di sintesi e di slancio, poiché se da un lato raccoglie temi e materiali che hanno sin ora caratterizzato la sua personale esperienza artistica, dall’altro apre la strada ad un nuovo fronte di ricerca.
L’arte per Marco Angelini ha da sempre il compito di ridonare visibilità alle cose, generare attenzione e creare così nuove possibilità di condivisione, comunicazione e interrogazione.

Si tratta di un ideale che emerge con evidenza in diversi progetti quali ad esempio “Digerire il mondo” presentato alla biennale di Venezia 2011 (10 tele di formato quadrato che indagano il rapporto tra arte e scienza e arte e medicina) o “Parola informa” (12 tele verticali che pongono l’accento sulle logiche evolutive del linguaggio). A questo ideale si affianca una personale tecnica pittorica - materica, pulsante e minimale - spesso caratterizzata dall’utilizzo dei più svariati materiali di recupero.

Ma la materia, nell’arte di Marco Angelini, lungi dall’essere elemento carico di gravità diviene anzi cifra autentica e trasfigurata di leggerezza, trasparenza e sollevazione. Le sei opere di questa nuova mostra di Marco Angelini sono dominate dalla figura del cuore.

Il cuore, protagonista di ciascuna tela, emerge da un fondale asettico dominato da informi figure - in serie - dalla vaga sembianza di embrioni, quasi a formare un codice, un flusso o una pioggia di simboli ripetuti e che il cuore stesso, per qualche segreto rapporto che ci vien fatto solo presentire, in sé ripete.

Il vero elemento costante di questa collezione, costituita per l’appunto da una serie di sei opere gemelle che ripetendosi si rigenerano in un “loop” organico e spiraliforme, è il fondamentale richiamo alla serialità, figura retorica familiare alla pop-art, in una forma espressiva che tuttavia non cerca approdi precostituiti ma un personale itinerario estetico.

Sulle tele il cuore emerge e si stratifica in simbiosi con una diversa materia, senza tuttavia mai coincidervi del tutto: così il colore - la forma - sconfina sempre rispetto alla materia, sconfina verso quel fondale “informe”.

Un’eccedenza di margini e materie che va a creare - in equilibrio - uno spazio di contatto sulla molteplicità di stratificazioni figurative ed espressive interne al metabolismo dell’opera. Sono Opere osservabili come sei variazioni sul tema della vita.

Un tema che immediatamente apre ad un primo e decisivo paradosso, quello che la vita stessa - intesa come libera espressione di sé e pura spontaneità - incarna nel rapporto con il suo altro, vale a dire la dimensione sociale, il mondo: reticolo costringente di norme, impedimenti, restrizioni, confini. Secondo la Teoria Estetica di Theodor L. W. Adorno, la natura dell’arte è tale che essa nell’essere parte del mondo è anche, al contempo, totalmente altra rispetto ad esso, paradossalmente interna ed esterna nello stesso istante. In virtù di ciò ad essa soltanto spetta la funzione di dire - tacendole, ovvero mostrandole – le contraddizioni del mondo.

L’arte – paradosso vivente – ha dunque proprio il compito di far irrompere all’interno della lingua “adulta” del mondo proprio quell’elemento rimosso che è la vita, attraverso una lingua altra, una lingua infante – ovvero letteralmente che-non-parla – ma mostra.
È proprio così che l’arte - nel dialogo ch’essa necessariamente intreccia con quel suo altro-da-sé, il mondo - può ridonare visibilità e attenzione a ciò che proprio il mondo con sistematica violenza irretisce, fugge, teme e censura: la vita.

Emanuele Ciccarelli

Art contemporary gallery Croissant
rue du Croissant, 108 - Bruxelles
27 March - Tuesday 6:30 pm / 7:30 pm
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