Galleria della Tartaruga
Roma
via Sistina, 85/A
06 6788956 FAX 06 6788956
WEB
Ruggiero Bignardi
dal 13/4/2012 al 23/4/2012
10-13 e 16.30-19.30 Chiuso i festivi ed il lunedi mattina

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Ruggiero Bignardi



 
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13/4/2012

Ruggiero Bignardi

Galleria della Tartaruga, Roma

La Famille. I pastelli, che dichiarano una trepida complicita' con il reale, sono il risultato di un processo che cerca di tenere in vita il "visibile".


comunicato stampa

Ruggiero Bignardi è nato nel dicembre 1971 a Salerno; trascorre la sua infanzia tra la casa del padre affacciata sull'ampio golfo salernitano e Parigi, ove trascorre lunghe estati con i nonni materni. Il viaggio diviene, già nell'età adolescenziale, non un motivo di evasione, di fuga, bensì d'incontro con realtà diverse, di sollecitazione a guardare le "immagini" che popolano il mondo.

Studia a Salerno presso l'Istituto Statale d'Arte ove segue con assiduità i corsi di figura disegnata e di fotografia, diplomandosi nel 1989. Il suo vero interesse è rivolto già dall'età di tredici anni, al disegno, dapprima composito ove le figure sono immerse nel paesaggio, poi orientato con decisa tenacia allo studio delle figure umane e, in particolare, al ritratto. I richiami linguistici sono alla grande stagione dell'impressionismo che fa breccia nella fantasia del giovane; non saranno però le figure tondeggianti di Renoir, né le inquiete donne di Monet a colpire la sua attenzione: saranno invece i volti, i corpi, i movimenti della luce che Degas trarrà dalla scena di una Parigi invasa dalla modernità, trascrivendo con il corsivo tratto del pastello le entusiasmanti aree di quella che sarà la Ville Lumiere.

Sono queste atmosfere che Ruggiero Bignardi traduce, a partire dal 1998, nei linguaggi attuali, con le luci indefinite dei luoghi della contemporaneità. Per questo torna a Parigi ove studia dal vivo al Musée d'Orsay le opere del celebre artista, facendo la spola con il Centro Pompidou, ove ammirerà le collezioni contemporanee e soprattutto i maestri dell'informale francese. I suoi pastelli che apparentemente dichiarano una trepida complicità con il reale, con la percezione di esso, sono invece il risultato di un processo che cerca di tenere in vita il "visibile", la sua spoglia ambigua, cosciente della sua metamorfosi. la polvere del pastello si depone come il tempo sui corpi, sui volti, svelandone la loro verità di materia in transito. Quei toni bianchi che affiorano con maggior frequenza negli ultimi lavori, nei quali il giovane artista trascrive figure e scene degli anni Trenta ove sono protagonisti i nonni parigini, sono cifre di una melanconia che pervade il suo sguardo.

Inaugurazione 14 aprile ore 18

Galleria della Tartaruga
via Sistina, 85/A - Roma
Orario: 10-13 e 16.30-19.30 Chiuso i festivi ed il lunedi mattina

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