Fondazione Extrafid Art
Lugano
via Canova, 9
0041 91 9119011 FAX 0041 91 9119017
WEB
Michela Torricelli
dal 16/9/2012 al 8/11/2012
lun-ven 9-12 e 14-17

Segnalato da

Fabrizio Ballabio


approfondimenti

Michela Torricelli



 
calendario eventi  :: 




16/9/2012

Michela Torricelli

Fondazione Extrafid Art, Lugano

Ceramica e scultura. 30 opere in raku e raku nudo. Lavori che imprigionano l'instabilita', sassi di creta vuoti, posti in verticale, tra moto e inerzia, luci e ombre.


comunicato stampa

Da lunedì 17 settembre a venerdì 9 novembre 2012, presso la sede della Fondazione Extrafid ART in Via Canova 9 a Lugano, al primo piano, tra l’ufficio postale principale e la BSI Bank.

Per questa sua nuova proposta la Fondazione Extrafid ART ha deciso di mettere i propri spazi espositivi a disposizione della ceramista mendrisiense Michela Torricelli. L’allestimento comprende una trentina di opere in Raku e Raku Nudo. Per chi volesse meglio conoscere quest’affascinante tecnica, può cercare il video di Michela su www.vimeo.com, o su un qualsiasi motore di ricerca in internet, digitando il suo nome e cognome.

Michela é la prima ceramista ad esporre presso la galleria dalla Fondazione Extrafid ART che ad oggi vanta ormai una quarantina di esposizioni.
Di seguito la recensione di Loredana Müller Donadini, che oltre ad aver collaborato all’allestimento della mostra, offre interessanti spunti per meglio comprendere il percorso e le opere dell’artista.

Ceramica e scultura di Michela Torricelli

Michela Torricelli è nata a Lugano nel 1972 , studia allo CSIA ,Centro Scolastico delle Industrie Artistiche di Lugano, nella sezione di Arti Decorative, poi è a Losanna, alla Scuola Cantonale d’Arte e in seguito in Italia a Faenza, patria indiscussa della ceramica contemporanea.
Per perfezionare la scelta ormai intrapresa lavora alla sua tesi in collaborazione con la bottega d’arte ceramica di Mirta Morigi, successivamente svolge ricerca sperimentale sul Raku con il professore Cimatti, prosegue con corsi e approfondimenti e partecipa a concorsi Nazionali e Internazionali.

Nel suo atelier nascono ciotole con centri di colore a smalto intenso, semplici di grazia e intensità, unione tra mani e terra, per giungere al potere salvifico dell’acqua. Totem di pietre chiarissime, che si sollevano in un intermittente danza di pesi, sodalizio tra l’interno e l’esterno , tra espansione spaziale e tensione temporale, magica sfida degli equilibri . Opere che imprigionano l’instabilità, sassi di creta, vuoti, posti in verticale, tra il moto e l’inerzia d’ogni aspetto e quelle tracce indelebili, di luci e ombre. Pagine di terra, smaltate compresse, come in ricerca del punto in comune lì dove ci si tocca e i mondi fluiscono, si compenetrano e si alimentano. E quindi particolari piatti a forma di foglia di Gjnco Biloba, che come Matriosche stanno una sull’altra.

Per giungere alle sue sculture, volumi custodi d’aria e luce, ricerca intrapresa dopo anni di lavoro. Come bianche meteore, o reperti lunari colme d’ombra. La tecnica intrapresa, titola spesso le sue esposizioni; è il RAKU NUDO, tecnica che si avvale in un tempo successivo, di gesti di spoliazione , il manufatto dopo la fase di cottura a biscotto e coperta da smalto e subisce la cottura Raku, dopo l’affumicatura, viene liberato dalle vesti iridescenti dello smalto, nascono volumi segnati d’aloni e tracce, le sue sculture attraversate da segni e alfabeti misteriosi.

Michela per intensità di percorso, parte dall’ osservazione della natura e dialoga con la materia , con silenziosa calma, opera. Nel suo farsi l’arte va intesa come trasformazione e annunciazione della dimensione interiore, suggerisce emozioni in muta adesione d’ascolto. Con cura, divengono testimonianze, sono: centro del tempo e comprensione della materia, durata che trasforma.

Sulle parete delle lavagne nere che rispecchiano aloni lattei come respiri di terra, altro Raku nudo, che intraprende un moto tra l’espandersi e il trattenersi sono crete sigillate . Le opere di Michela sono simili a sinopie a tutto tondo, allegoria sottile della coscienza, che strato su strato diviene memoria fisica e ancestrale, come lo è un sasso, una conchiglia una montagna. Pieno e vuoto si evocano e rinnovano come avvenimento, ritmi del tempo. Michela, è consapevole che la bellezza esiste , riconoscerla è farne tesoro, “sottile e indivisibile moto del creato”.

Loredana Müller Donadini

Inaugurazione 17 settembre

Fondazione Extrafid Art
via Canova, 9 - Lugano
Orari d’apertura: dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 17:00
Ingresso libero

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