Elena Maioli
Feofeo
Gianfranco Bianchi
Sarhtori
Josine Dupont
Luca Tridente
Mattia Agnelli
Oddo
Paolo Schifano
Davide Foschi
Collettiva. Studiare l'Apocalisse per comprendere che l'espressione artistica non puo' trovare risposte o soluzioni, piuttosto pone enigmi e complicazioni.
L'antica civiltà mesoamericana dei Maya – che praticava le scienze e possedeva
profondissime conoscenze astronomiche – misurava il tempo sulla base di un complesso
sistema di cicli che tenevano conto dei rapporti e delle reciproche relazioni tra i
vari elementi dell'universo. Traducendo questo peculiare tipo di conteggio secondo i
più noti termini del calendario gregoriano, ci troveremmo a fare coincidere
approssimativamente la fine del corrente anno solare 2012 con l'esaurirsi di uno dei
cicli dei Maya, a seguito del quale – stando ad una serie di intuizioni
metascientifiche e misteriose profezie – dovrebbe verificarsi qualcosa di
assolutamente sconvolgente, tale da provocare una frattura netta all'interno del
flusso storico.
Questo lo spunto di partenza ( di non ritorno? ) che offre il fianco a una
moltitudine di speculazioni filosofiche e concettuali, dubbi e ipotesi sul
significato dell'esistenza umana in relazione ai sistemi dell'universo, alle leggi
che regolano lo svolgimento del Caos e penetrano le forme del mondo sensibile.
Cosa sarà ad attenderci al passaggio da questa alla prossima Era, e come avverrà
tale passaggio? Dovrà trattarsi certamente di un evento spaventoso o sarà
terrificante in quanto occulto, misterioso, ignoto?
Niente potrebbe escludere – secondo il più logico dei calcoli probabilistici – una
rinascita universale volta alla più alta evoluzione spirituale, una attrazione e
inversione delle polarità magnetiche che sfociasse nella dimensione di una globale
atarassia.
Il termine stesso “Apocalisse” può essere considerato come una vox media: accanto al
significato di immane distruzione, tragedia, cataclisma conserva parallelamente
quello di rivelazione, disvelamento.
Anche l'ipotesi di una eventuale conoscenza di specie aliene – possibile e
auspicabile, secondo la teoria dei cunicoli spaziotemporali avanzata dalla fisica
quantistica – potrebbe essere veduta sia con terrore, sia come una possibilità di
sviluppo e di reale comunione cosmica.
L'espressione artistica – così come ogni cosa che riguardi il pensiero e il fare
dell'uomo – non potrà di certo trovare risposte o soluzioni: al contrario porrà
dubbi ulteriori e differenti complicazioni, sarà incoerente e contraddittoria, sarà
la visionaria intuizione di un campo elastico o la dinamica misurazione dello
spazio, l'imitazione della vita o la vertigine dell'illimitato, in una parola sarà –
essa stessa – l'autentica catastrofe.
Uno stravolgimento improvviso e vago che dispone allo straordinario, alla
trasfigurazione che è suggestione, superamento di energia, estetica non come
visione, ma come creazione dell'universo.
Alberto Gross.
Elena Maioli,
Feofeo,
Gianfranco Bianchi,
Sarhtori,
Josine Dupont,
Luca Tridente,
Mattia Agnelli,
Oddo,
Paolo Schifano,
Davide Foschi
Patrocinio: regione Emilia Romagna
Inaugurazione: sabato 29 settembre, ore 18
Galleria Wikiarte
Via San Felice 18, Bologna
Orario: mar- sab 11-19.00
domenica e lunedì chiuso
Ingresso gratuito