In cammino nel tempo. Ko phiripe' e vaktesa. Rom kosovari e macedoni nel territorio fiorentino. Fotografie che mettono a confronto la dimensione collettiva interna alla comunita' con quella individuale, e di tracciano i contorni di un'identita' Rom nel nuovo contesto socioculturale.
Ideazione e progetto: Lucilla Saccà, Monica Zavattaro
Mostra proposta dal Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo e dal Museo di Storia Naturale, Università degli Studi di Firenze con la collaborazione dell’ARCI, Comitato Territoriale di Firenze.
Si inaugura una esposizione fotografica su gli insediamenti Rom presenti nel territorio fiorentino. Queste comunità hanno nel tempo sviluppato un’identità strutturata e ben definita, ma ciò nonostante al loro interno è possibile individuare aspetti diversi e insieme complementari. Da un lato, si collocano coloro che hanno vissuto l’esperienza della prima immigrazione, mantenendo le caratteristiche peculiari della comunità d’origine, dall’altro si situano le seconde e terze generazioni che hanno raggiunto contatti sempre più regolari con il territorio, principalmente tramite il mondo della scuola e del lavoro.
Spesso si pensa di conoscere il mondo dei Rom, la loro cultura e le tradizioni, l’organizzazione sociale, le condizioni di vita. Le diverse provenienze e il confronto con le nuove generazioni dimostrano invece una pluralità socioculturale, generata “in cammino nel tempo” dall’interazione con la città di accoglienza, che ha portato a un arricchimento reciproco. Partendo da questi presupposti, il progetto, In cammino nel tempo, Ko phiripè e vaktesa, si propone di analizzare le tradizioni socioculturali e religiose della popolazione Rom locale e raccontare, attraverso le immagini e il racconto scritto, le sue molteplici caratteristiche, allargando l’analisi agli esempi delle nuove generazioni.
La ricerca si propone quindi l’obiettivo di mettere a confronto la dimensione collettiva interna alla comunità con quella individuale, e di tracciare i contorni dell’identità dei Rom importata dai luoghi di origine (principalmente Macedonia e Kosovo) e trasmessa in un altro e nuovo contesto socioculturale. Lo strumento principale del lavoro è la fotografia, che documenta il percorso interattivo insieme con altri commenti e informazioni. Gli interventi dei rappresentanti della comunità e dei mediatori accompagnano la presentazione della mostra, che rappresenta l’occasione di realizzare altre iniziative di sensibilizzazione per il territorio, coinvolgendo nel dibattito gli esponenti della cultura cittadina.
Massimo D’Amato
Fotografo professionista
dal 1981 e giornalista
pubblicista dal 1995, vive e
lavora a Firenze.
La sua attività si svolge in
ambito sociale, attraverso
progetti autonomi e collaborazioni con amministrazioni pubbliche (Regione
Toscana, Comune di Pisa,
Comune di Scandicci).
Fra le sue realizzazioni
si ricordano le mostre
fotografiche “Lontano
da Touba - Misticismo islamico tra Senegal e
Italia” (2012), “Stazione
Senegal - Immigrazione a
Pisa” (2000), “Non lontano
da qui - immigrazione islamica a Firenze” (2002) e il
volume “Pisa-Dakar - la via
del sufismo” (Bandecchi
e Vivaldi 2001) di cui ha redatto anche i testi.
EVENTI
Il Cantiere delle immagini: percorsi di antropologia visuale
Mercoledì 13 marzo ore 17, Aula 3. Ingresso gratuito
AzzeroKM e Documentaristi Anonimi presentano l’incontro.
Relatori Massimo D’Amato e Silvia Lelli. Con la partecipazione di Paolo Chiozzi
L’incontro rappresenta un’occasione di formazione per discutere e trasmettere al pubblico
l’esperienza dell’antropologo che costruisce una documentazione sul campo in situazioni con
specifiche problematiche socioculturali.
Proiezione del film “Rom tour” di Silvio Soldini e Giorgio Garini, con Antonio Tabucchi.
Documentario, 1999, durata 48’ min. Presentano Sabrina Tosi Cambini e Lucilla Saccà
Lunedì 8 aprile, ore 17, Aula 1. Ingresso gratuito
All'estrema periferia di Firenze numerose famiglie e gruppi di Rom vivono in pessime condizioni
igieniche, dimenticati dall'amministrazione cittadina e mal tollerati dalla popolazione. Lo scrittore A.
Tabucchi fa da guida e commentatore all'inchiesta dove, oltre agli stessi Rom, intervengono
amministratori, sacerdoti, insegnanti.
Le parole che non ti ho detto
incontro/dibattito sul tema del linguaggio nella cultura antirazzista presentato da l’Associazione
AzzeroKM
Mercoledì 15 maggio, ore 17, Aula 3. Ingresso gratuito
Sappiamo bene come la lingua plasma il pensiero e quindi condiziona l’azione, ma non ci siamo mai
soffermati a riflettere se il linguaggio utilizzato da chi si dichiara antirazzista esprima davvero concetti
di condivisione e inclusione. Siamo proprio convinti che parole come “accoglienza” o “tolleranza”
siano realmente positive o quantomeno neutre? Sono le stesse parole che useremmo per descrivere
le relazioni con i nostri amici? Non sono forse tutte parole a senso unico, condizionate dal sentimento
di superiorità di chi accoglie o tollera?
Vogliamo incontrarci per discutere e interrogarci su questo tema, con l’aiuto di Giuseppe Faso,
autore del libro Lessico del razzismo democratico, e di alcuni rappresentanti delle Comunità straniere
residenti a Firenze. L’incontro sarà coordinato da Letizia Sgalambro.
Iniziativa promossa da
Museo di Storia Naturale di Firenze Dipartimento SAGAS (Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo)
Università degli Studi di Firenze
Arci Comitato Territoriale di Firenze
Con il patrocinio di:
Comune di Firenze
Regione Toscana
In collaborazione con:
Festival dei Popoli
Documentaristi Anonimi
AzzeroKM
Inaugurazione: venerdì 1 marzo ore 17 (ingresso libero)
Museo di Storia Naturale - Sezione di Antropologia e Etnologia
via del Proconsolo,12 – Firenze
orario: 9.30 - 13. Sabato e domenica: 10- 17. Chiuso il mercoledì.
Ingresso al museo: intero 4, ridotto 2