Giordano Curreri - Antonio Sorrentino - Sandra Virlinzi. Ultrapop: artisti eroi o schive rockstar? All'inizio erano quattro, come i Moschettieri con D'Artagnan. Ora sono tre, come le Virtu' Teologali. Ma continuano, come sempre, a oscillare tra l'avventura e il sacro. Tra il manuale di sopravvivenza e il cartone animato.
Giordano Curreri - Antonio Sorrentino - Sandra Virlinzi
a cura di Piermario Ciani e Ferruccio Giromini
ULTRAPOP FUN CLUB
Ultrapop: artisti eroi o schive rockstar? All'inizio erano quattro, come i
Moschettieri con D'Artagnan. Ora sono tre, come le Virtù Teologali. Ma
continuano, come sempre, a oscillare tra l'avventura e il sacro. Tra il manuale
di sopravvivenza e il cartone animato. Tra il dire e il fare. Palindromi, tra il
pop (letto da sinistra a destra) e il pop (letto da destra a sinistra). Oltre il
pop, oltre l'ultrapop. Tra il barbecue cannibale e il picnic con le formiche.
Tra la dolce ninnananna (o la dolce euchessina) e il calcione preciso sotto la
cintura. Tra l'amore e il sesso, lì a metà strada. Sempre seriamente on the
funny side of the street.
GIORDANO CURRERI
Milanese di adozione, ma genovese di nascita e genoano di fede, è uno
specialista perdentologo. In pratica (o in teoria?) artisticamente si dedica
agli sfigati. Ai naufraghi pulp aggrappati ancora per poco a relitti
galleggianti sulle procellose superfici della quotidianità metropolitana. Ai
morti viventi e ai vivi morenti. A patetici tupperware stipati d'amore
sottovuoto. A chi ha paura del lupo cattivo, ma pure al lupo cattivo che ha
paura. Ad essenze d'ascella adrenalinica. A mutande senza salvaslip, e che
diamine! Tutto ciò non gli impedisce di essere un art director serio lavoratore
e un marito e padre esemplare, incredibilmente.
ANTONIO SORRENTINO
Da Catania a Milano, su e giù, c'è un tempo e un luogo per ogni cosa. Sì, il
ragazzo è razionale. Gli riesce bene distaccarsi, malgrado tutte le difficoltÃ
del caso. Le sue antinomie di base riportano tutto al gioco di specchi
freddo/caldo. Jazz? Coincidentia oppositorum? Di certo la fantascienza gli è
sempre servita, a puntino, da veicolo. Una comoda metafora. I suoi spaventi
possono anche essere inodori, ma non incolori. Il mondo non è meno assurdo se lo
si racconta in modi assurdi. E seguire le istruzioni non è garanzia di salvezza.
La fantascienza la viviamo tutti i giorni già da un bel po'. Perlomeno è
spettacolare, meglio che niente.
SANDRA VIRLINZI
Da Catania a Milano avanti e indietro, cuore a sud & testa a nord. Per essere
una bad girl, è beneducata. Per essere una riot grrrl, è coltivata. Per essere
una sinner lady, è ancora giovane. Per essere un angelo del focolare, ce ne
corre. Non è mai come te la aspetteresti. I suoi personaggini soap sembrano
semplici rigurgiti d'un gameboy, ma hanno personalità complesse. Si guardano in
giro, si agitano, si sconsolano e consolano, si voltano le spalle, si cercano,
si fanno del male, si vogliono del bene, si annoiano, si eccitano, si ignorano.
E lei, inconscia (olimpica) educatrice montessoriana, un po' li sputtana e un
po' li ama teneramente. No?
Ferruccio Giromini
inaugurazione giovedì 18 settembre 2003
dalle 18 alle 21
mostra aperta fino al 28 ottobre 2003
per appuntamento: tel. 040 313 425
http://www.ultrapop.it
Juliet - Trieste, via Madonna del Mare 6