La mostra raccoglie dipinti delle serie dei Contenitori - valigie, poltrone, cappotti e altri oggetti che, per Collina, "risultano espressivi in quanto conservano tracce di cio' che hanno contenuto".
A cura di Roberto Borghi
La Biennale di Venezia del 1964 sancì il trionfo della Pop americana nella scena
artistica europea. Ma già dal 1959 i giovani pittori e scultori italiani avevano
potuto conoscere le opere di Robert Rauschenberg, Jasper Johns e Jim Dine grazie
alle personali che erano state loro dedicate da importanti gallerie come Il Naviglio
e L'Ariete di Milano. Tra loro c'era anche Giuliano Collina, in quegli anni artista
ventenne affascinato dalla possibilità di esercitare un linguaggio d'avanguardia nel
solco della figurazione. La Pop infatti veniva percepita come un nuovo tipo di
pittura figurativa, per di più capace di operare un rivolgimento profondo nel
concetto di arte popolare.
Tra il 1962 e il 1977 - gli anni presi in considerazione da questa mostra curata da
Roberto Borghi - Collina ha dato una sua personale interpretazione dell'aggettivo
inglese "popular" da cui deriva il termine pop. "Popolare", per lui, ha significato
il riferimento a un'arte nata dal popolo, ma dotata di un'elementarità, di un
candore, paradossalmente eleganti. Nasce così 'una pittura - scrive Borghi nel testo
in catalogo - che si presenta come un ambito in cui semplicemente raccogliere e far
decantare la vita, come una dimensione nella quale radunare frammenti di vissuto e
lasciarli sedimentare. Si tratta in fondo di ciò che avveniva nell'arte veramente,
letteralmente popolare, quella dei cicli di affreschi medievali, così pregna di
quella "ingenuità" in cui Collina rintraccia "il cuore tenero delle cose".'
La mostra presso la Galleria Credito Valtellinese e nelle sale del Museo
Valtellinese di Storia e Arte raccoglie dipinti delle serie dei Contenitori -
valigie, poltrone, cappotti e altri oggetti che, per Collina, «risultano espressivi
in quanto conservano tracce di ciò che hanno contenuto» -, delle Isole e dei
successivi grandi squarci di vita domestica come Autoritratto in soggiorno e
Domenica mattina, entrambi del 1973. Tutte opere impeccabili sul piano compositivo,
in cui la modernità del linguaggio pop è talvolta pervasa di rimandi ai grandi
capolavori della pittura del passato.
Giuliano Collina è nato a Intra-Verbania nel 1938. Nel 1944 la sua famiglia si
trasferisce a Como, dove da allora risiede. Si è diplomato nel 1962 all'Accademia di
Brera con una tesi su Nicolas De Staël (relatore il professore Guido Ballo).
Collina è stato titolare della cattedra di pittura e tecniche pittoriche
all'Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona. Quindi ha insegnato pittura
all'Accademia Aldo Galli di Como. Ha collaborato con l'architetto Mario Botta al suo
corso presso l'Accademia di Architettura della Svizzera Italiana di Mendrisio e ha
insegnato storia della cultura e dell'arte del novecento e storia e teoria delle
tecniche artistiche al corso di laurea in scienze dei beni e attività culturali
presso l'Università dell'Insubria di Como.
Dal 1988 al 1994 ha diretto con lo scultore Francesco Somaini il corso superiore di
disegno promosso dalla Fondazione Antonio Ratti di Como.
Collina ha esposto per la prima volta le sue opere alla Galleria delle Ore di Milano
nel maggio del 1962 e da allora ha tenuto numerose mostre personali e collettive e
partecipato a premi e rassegne. Tra le sue personali citiamo quelle presso il
Palazzo Bagatti Valsecchi di Milano nel 1980, presso il Palazzo Morettini di Locarno
nel 1989, nella Scuola dei Mercanti di Campo Madonna dell'Orto a Venezia nel 2003, a
Palazzo Racani Arroni di Spoleto nel 2004, presso il Museo Diocesano di Milano nel
2009 e quella prevista da maggio a settembre di quest'anno negli spazi della
Fondazione Matasci di Tenero (CH).
Negli ultimi anni Collina si è dedicato anche alla scultura realizzando monumenti in
bronzo e acciaio per spazi pubblici e privati.
Ufficio Stampa
Studio ESSECI - Sergio Campagnolo
tel. +39 049.663.499
info@studioesseci.net
Inaugurazione: martedì 23 luglio 2013, ore 18.00
Galleria Credito Valtellinese - Palazzo Sertoli
piazza Quadrivio, 8, Sondrio
Orari: da martedì a venerdì h. 9.00 - 12.00 / 15.00 - 18.00, sabato h. 9.00 - 12.00
Ingresso libero