Officine Saffi
Milano
via Aurelio Saffi, 7
02 36685696 FAX 02 36497444
WEB
Robert Cooper
dal 26/11/2013 al 13/2/2014
lun - ven 10-18.30, sab 11-18 o su appuntamento

Segnalato da

Francesca Buonfrate




 
calendario eventi  :: 




26/11/2013

Robert Cooper

Officine Saffi, Milano

Tea Boxes and Textile Design - Ibridazioni Narrative. In mostra un'ampia selezione di opere di questo affermato ceramista sono in dialogo con le creazioni tessili di Jurgen Dahlmanns.


comunicato stampa

La galleria di Arte Ceramica Officine Saffi presenta da mercoledì 27 novembre 2013 sino a venerdì 14 febbraio 2014 la prima personale in Italia di Robert Cooper. L’esposizione propone un’ampia selezione tematica di opere di questo affermato artista ceramista, presentato in numerose esposizioni internazionali, monografiche e collettive, e i cui lavori fanno parte di importanti collezioni in tutto il mondo.

La mostra offre l’occasione per conoscere da vicino la poetica di Robert Cooper attraverso l’esplorazione della serie “Tea Caddies”, le scatole per il tè in ceramica, che l’artista realizza con motivi a stampa e decorazioni.
L’approccio di Robert Cooper alla produzione e all’utilizzo della ceramica in stile collage, con strati di immagini in serigrafia e superfici impresse, ha ispirato la scelta di presentare le tea caddies di Robert Cooper in dialogo con le creazioni del tessile d’autore. Negli stessi ambienti saranno infatti esposti, in un gioco di assonanze e rimandi, a suggerire nuovi racconti e nuovi stimoli estetici, alcuni esempi della migliore produzione di Alberto Levi Gallery, galleria milanese specializzata in arazzi e tappeti, proponendo in particolare le creazioni di Jurgen Dahlmanns e i tappeti della serie Acquasilk.

Deriva proprio da questo particolare accostamento il nome dell’esposizione, intitolata Tea Boxes and Textile Design – Ibridazioni Narrative.

Per Robert Cooper le storie sono quasi “materia prima”: affascinato dalla persistenza dei manufatti e dai racconti che questi portano con sé, l’artista ne ha fatto il fulcro della propria poetica. Ogni oggetto o frammento è, per Cooper, permeato da una precedente vita e funzione. Egli dunque utilizza come punto di partenza per il proprio lavoro materiale di recupero e oggetti trovati di origine eterogenea, come crete, ossidi e vernici avanzate dalle sue lezioni (per l’utilizzo delle quali sviluppa addirittura una particolare tecnica di cottura), immagini stampate della cultura popolare, pezzi di lavori precedenti, cocci di vasellame raccolti sulle rive del Tamigi.

Robert Cooper assembla e fonde tra loro elementi trovati con un lento e sapiente lavoro di creazione di un nuovo oggetto, capace di raccontare nuove storie. Egli interagisce con questi piccoli tesori della vita quotidiana, che spesso suggeriscono e determinano il tema della sua ricerca. Le sue opere sono così la risultanza di tante stratificazioni di vite, di proprietà degli oggetti che egli fa propri, rielaborandoli.
Sulle sue creazioni Cooper applica immagini in serigrafia, varie tecniche di stampa, confezioni di scarto per generare la propria narrativa. L’objet trouvé viene affrancato da un sicuro destino di oblio per esser collocato nella dimensione dell’arte.

Non di rado l’artista ritorna sulle sue opere ripetutamente, anche quando possono essere ritenute compiute, ricuocendole più e più volte.
Sulle superfici delle sue ceramiche interviene poi con smalti e ingobbi sui quali agisce successivamente con una tecnica di segno gestuale, applicando stesure di smalti, o stampa a serigrafia e trasferimento della fotografia sulla ceramica.

Il bisogno di avere un controllo assoluto del proprio lavoro convive con il fattore accidentale che egli stesso favorisce all’interno del processo creativo. L’imprevedibilità del risultato finale – poiché utilizza oggetti vecchi e fragili – fa parte del gioco. E le sue opere sono in costante bilico fra un senso di forza e fragilità, al tempo stesso delicati ma con una presenza fisica in grado di colmare della loro presenza lo spazio circostante.

Nelle giornate di venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 gennaio 2014, Robert Cooper sarà protagonista presso OS Lab di un workshop (per informazioni e iscrizioni: info@officinesaffi.com), dedicato alla scoperta delle sue tecniche di decorazione.

Officine Saffi comprende la Galleria di Arte Ceramica Officine Saffi e il laboratorio OS Lab a Milano e la rivista La Ceramica in Italia e nel Mondo. L’universo Officine Saffi si propone di promuovere la conoscenza, la diffusione, l’utilizzo, il collezionismo e la produzione d’arte e di design della ceramica, in tutte le sue forme.

Ufficio stampa:
PCM STUDIO di Paola C. Manfredi via Archimede 6, Milano press@paolamanfredi.com
Francesca Buonfrate Mob: +39 393 46 95 107 francesca.buonfrate@paolamanfredi.com

Officine Saffi Ceramic Arts Gallery
via Aurelio Saffi 7 - Milano
Orari: da lunedì a venerdì 10.00-18.30
Sabato dalle 11.00 alle 18.00 o su appuntamento
Ingresso libero

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