Malvasia Vecchia
Venezia
piazza San Marco, 2586
041 2750999

La citta' e il teatro
dal 9/3/2004 al 10/4/2004
041 5225886
WEB
Segnalato da

Infortaya



approfondimenti

Gianluca Aiolo
Fabio Carapia



 
calendario eventi  :: 




9/3/2004

La citta' e il teatro

Malvasia Vecchia, Venezia

Gianluca Aiolo e Fabio Carapia. In questa mostra il titolo 'La citta' e il teatro' vuole emblematicamente sviare da quello che e' il vero tema che accomuna i due artisti di Due, ovvero la fotografia.


comunicato stampa

Mercoledi 10 marzo, alle ore 18.30, si inaugura, al Club Arci Malvasia Vecchia, la mostra LA CITTA' E IL TEATRO, degli artisti Gianluca Aiolo (Mestre 1976) con una serie di quadri ad olio su tela e Fabio Carapia (Faenza 1975), con una serie di fotografie.

E' il primo appuntamento della rassegna d'arte DUE, arrivata alla seconda edizione, curata da Elisa Capitanio e Fortaya Group con la collaborazione dell'Archivio Giovani Artisti delle Politiche Giovanili del Comune di Venezia e Arci Nuova Associazione Venezia.
La rassegna s'inserisce nell'abituale programmazione del Club Arci Malvasia Vecchia che già intende promuovere la creatività dei giovani artisti ed offrire loro uno spazio in cui esibirsi, esporre i propri lavori e confrontarsi con gli altri. Ma in più è realizzata con la collaborazione ed il prezioso aiuto di due istituzioni la cui presenza, nel territorio, in campo culturale e sociale, è particolarmente attiva proprio nell'offrire ai giovani l'opportunità di iniziare un percorso artistico che possa diventare anche professionale.
Quest'anno l'iniziativa si è estesa anche a serate di readings, eventi teatrali e presentazioni di libri o riviste, a riprova che esiste una produzione giovane di qualità che merita di essere scoperta e conosciuta.

In questa mostra il titolo 'La città e il teatro' vuole emblematicamente sviare da quello che è il vero tema che accomuna i due artisti di DUE, ovvero la fotografia.
Nel lavoro di Gianluca Aiolo si indovina un'ispirazione ai fotobilder che Gerhard Richter dipinse, tra 1962 e 1966, proprio da modelli fotografici, in una ricerca incessante e a volte ossessiva di un mistero racchiuso nella fotografia più anonima, scattata per caso o presa da un rotocalco.
Anche Aiolo copia una realtà che, nel momento in cui viene fotografata, rivela il suo carattere sfuggente, incomprensibile. La sue città sono fissate in movimento e restituiscono luci, sfrecciare di automobili, sguardi persi di passanti, desolazione di strade secondarie vuote, visioni di palazzi ed insegne.
Per Aiolo la fotografia è un serbatoio, è un punto di partenza ormai irrinunciabile per indagare i luoghi e l'immagine che essi emanano, è strumento di un'operazione che i puristi della pittura definirebbero anti-artistica ma che assume valore proprio nel suo dichiararsi. Con le foto di Fabio Carapia lo scenario cambia nettamente e ci immerge in una dimensione magica, ma nello stesso tempo 'vera', per certi versi nostalgica.
Le foto documentano vividamente uno spettacolo di piazza rappresentato nel maggio 2003 a Faenza, 'Messa insurrezionale con Marcia Funebre per un'idea bacata'. Regista d'eccezione, Peter Schumann, il fondatore del Bread and Puppet Theatre, che per l'occasione si esibisce assieme agli attori del laboratorio organizzato dal Teatro Due Mondi di Faenza e a Damiano Giambelli.
Queste immagini ci fanno vedere, ma quasi sentire, toccare e odorare, un concetto di 'gente' che trasmette un senso di epicità e di festa popolare che, pur essendo proprio dell'uomo, è stato conservato paradossalmente solo da un certo tipo di teatro.
La tangibilità di questa emozione è ottenuta da una tecnica di sviluppo e stampa che procede attraverso ripetuti bagni e minuziosi ritocchi che in certi casi assume il significato di un vero e proprio intervento sulla realtà. Realtà che pare traboccare dai margini della foto e che si impone nella varietà di grigi che si aprono tra il bianco e il nero. Difficile stabilire dove corra la linea di demarcazione tra i mezzi espressivi, ma entrambi gli artisti usano il proprio con esperienza, provocando nell'osservatore una catena di quesiti.
Gianluca Aiolo infatti 'dipinge fotografie' con i tipici colori del viraggio e usando uno sfumato che sembra più uno 'sfuocato'; Fabio Carapia 'scatta' immagini, nitidissime nei loro contrasti, dove solo la sgranatura dell'ingrandimento attenua la pienezza di realtà che esse esprimono.
Elisa Capitanio

Gianluca Aiolo è nato a Mestre nel 1976, si è diplomato in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal 1997 ad oggi ha partecipato a numerose personali e collettive. Vive e lavora a Maerne di Martellago (VE).

Fabio Carapia è nato a Faenza nel 1975. Ha iniziato a fotografare nel 1998, sotto la guida del fotografo faentino Raffaele Tassinari. Usa macchine meccaniche manuali e attualmente sta approfondendo tecniche antiche di fotografia.

Nell'immagine un'opera di Fabio Carapia

Per informazioni:
Tel.: +39 041 27 50 999
Fax: +39 041 27 56 56 3

Club Arci Malvasia Vecchia
San Marco 2586
Venezia - Italy
GSM: 348 670 84 90

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