Studio Permanente
Cremona
via Loreto, 1

Elisa Chierici
dal 7/12/2014 al 8/2/2015
su appuntamento
340 9626157

Segnalato da

Giulio Lacchini



approfondimenti

Elisa Chierici



 
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7/12/2014

Elisa Chierici

Studio Permanente, Cremona

Bestiario. Un bestiario di animali mitici, lontani, ma in realta' profondamente vicini all'uomo incosciente, che li immagina e li 'crea' unicamente come commestibili, facendo finta di non riconoscerli.


comunicato stampa

Studio Permanente è uno spazio espositivo per l’Arte, intesa nel modo più diretto in cui si può esprimere. Ad ogni mostra infatti è l’artista a mostrare e curare il proprio lavoro. L'inaugurazione è con Elisa Chierici, Bestiario, che scrive a retro dell'invito, di cui vedete l'immagine: Dalla mente nera alla terra bianca, dalla terra nera alla mente bianca, forme e linee dinamiche, dolci, plasmano figure poeticamente bestiali.

Un bestiario di animali mitici, lontani, ma in realtà profondamente vicini all' uomo incosciente, che li immagina e li “crea” unicamente come commestibili, facendo finta di non riconoscerli. Essi vivono semplicemente il momento in cui sono, senza preoccuparsi del passato, senza sforzarsi di concettualizzare l'immanenza e la realtà, dove tuttavia operano e modificano ciò che li circonda.

Sotto un secondo scritto dell’artista, per poter entrare maggiormente nella storia delle Opere, intrecciate alla vita dell’autore.

Ho 17 anni sono a cavallo, o meglio, sono in sella a un cavallo.
mi muovo come l'acqua, nessuno può battermi.
Domani parto, solo andata, Argentina, Buenos Aires.

Mollo le redini, abbraccio il collo di Quaglietta,
metto la testa a fianco della sua, ok sei nervosa, guida tu.
Cado, mi spacco in due,
Fuoco alle gambe
gelo alle braccia.
Domani non vado in Argentina.

Ai cavalli non mi avvicino più. Li osservo, li fotografo e li riproduco.
Tra me e il cavallo, però, c'è fuoco e ghiaccio, perché è un animale che ha cambiato il mio destino; come potrei avvicinarmi ancora?
Gli orientali dicono che quando ti rompi la schiena si chiudono tutti i Chakra e solo dopo molto tempo e molto lavoro, puoi ritrovarti, ricomporti.

Anni fa mi commissionarono un elefante in ceramica per una scuola di musica.
E’ stato l'inizio effettivo del lavoro per il mio bestiario. Il committente voleva l'animale con la proboscide alzata. Porta fortuna in quella posizione, mi disse.
Era un periodo prolifico per me, lavoravo molto, realizzando soprattutto Manga, delle teste-fumetto in ceramica.

Iniziavo i lavori nel mio studio a Milano e li finivo alla Bottega Gatti, a Faenza. Un luogo, la bottega, dove la maestria degli artigiani diveniva canto delle sirene, impossibile resistergli. E’ stata una fortuna poter mettere il mio lavoro nelle loro mani, seguire insieme i diversi passaggi della produzione, risultato di secoli di tecniche e mestieri. Un fascino che solo l'arte, quella ancestrale, può generare.

Iniziai e finii la forma dell'elefante nel mio studio di Milano, per poi dipingerlo in bottega.
Il soggetto cominciò ad apparirmi nella mente sempre più come un frammento, quasi un frame cinematografico. L'immagine era quella di un elefante che esce dall'acqua.
Mi calai completamente nell’opera, senza preoccuparmi delle esigenze della committenza, seguendo quel “frame”. Lavoravo sopratutto di sera, solo così riuscivo a regolare meglio luci e ombre, realtà e metafisica.

Una volta finita, davanti a me appariva una grande maschera di animale che poteva essere sì un elefante, ma anche un facocero, o un’altra qualsiasi sua forma ancestrale.
Mi rimase, così, la testa di uno strano mammifero, quasi una maschera rituale.

Quando la esposi nella spazio di a&mBookstore ebbi la sensazione che quella maschera avesse una sua anima. Passando davanti a quella vetrina, alcuni si fermavano a lungo a osservarla. Erano per lo più indiani, marocchini, persone di etnie e culture lontane dalla nostra, con simulacri e amuleti diversi. Così, mi convinsi che quella testa di bestia fosse come un'icona vicina a quelle persone, un simbolo davanti a cui fermarsi e pensare.

Ho quattro anni

Per quattro settimane starò in fattoria, qui vicino a Bologna
Vivo nelle stalle, nei porcili e nei pollai

Salto e sniffo l'odore delle zolle di terra nei campi appena arati
Nessuno ti cerca, nessuno ti trova
A quattro anni sono io il capo dei maiali.

Inaugurazione 8 dicembre ore 18

Studio Permanente
via Loreto, 1 Cremona
su appuntamento
ingresso libero

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