Castello di Rivoli
Rivoli (TO)
piazza Mafalda di Savoia
011 9565222 FAX 011 9565231
WEB
Pierre Huyghe
dal 19/4/2004 al 18/7/2004
011 9565280 FAX 011 9565230
WEB
Segnalato da

Castello di Rivoli - Ufficio Stampa




 
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19/4/2004

Pierre Huyghe

Castello di Rivoli, Rivoli (TO)

Retrospettiva. La mostra, curata da Carolyn Christov-Bakargiev, si incentra su Float, una nuova opera-allestimento concepita appositamente per il Castello ed ispirata alle narrazioni ed all'immaginario che vengono associati alle processioni tradizionali. All'interno di questo nuovo 'dispositivo' organico creato dall'artista, verra' presentata una selezione delle sue opere piu' emblematiche e particolarmente suggestive dell'universo dei fantasmi


comunicato stampa

A cura di Carolyn Christov-Bakargiev

La mostra è la prima personale di Pierre Huyghe in un museo italiano. Sarà ospitata al terzo piano del Castello di Rivoli su una superficie di 1000 metri quadri e presenterà un nuovo progetto appositamente creato dall'artista per quest'occasione. La rassegna si avvale di un allestimento, concepito dall'artista, che uscendo dagli usuali canoni propone in un unico grande contenitore un viaggio in cui gli spettatori ritroveranno una selezione delle sue più significative opere. Il nuovo contenitore espositivo metterà in relazione il ''white cube'' del Museo con alcuni eventi esterni allo stesso. Fra le opere in rassegna ricordiamo Blanche-Neige Lucie (1997), L'expédition scintillante, Act 2 (2003) e One Million Kingdoms (2001), parte del progetto No Ghost Just A Shell. Attraverso l'installazione/allestimento l'artista si propone di ''animare'' l'architettura del XVII-XVIII secolo del Castello di Rivoli con elementi che ricreano quell'atmosfera tra realtà e finzione tipica del suo lavoro. I termini di riferimento di Huyghe sono la letteratura e la filmografia ''gotica'' e di fantascienza, così come i parchi di divertimento, i film di animazione, l'origami e i libri ''pop-up'' che ne hanno popolato l'immaginario infantile. ''L'installazione - afferma Carolyn Christov-Bakargiev, curatore della mostra - tende a sovrapporre due ritmi e due temporalità, quelli che appartengono a uno spazio trasversale e quelli del tempo che scorre. Due realtà temporali verranno dunque ad incontrarsi, e ciò non attraverso la messa in scena di un immaginario visivo, ma in virtù del ritmo strutturale stesso inerente la narrazione''. Blanche-Neige Lucie (1997) è un documentario su Lucie Dolène, storica doppiatrice francese della Biancaneve disneyana, che intentò un processo alla Disney per rientrare in possesso dei diritti di utilizzo della propria voce. Nel video la sentiamo cantare la Canzone del Principe Azzurro mentre tramite i sottotitoli narra la storia del famoso caso giudiziario. L'opera vuole essere una riflessione su come l'industria dello spettacolo si appropri della specificità degli individui esautorandoli dal proprio diritto di identità. Nell'installazione L'expédition scintillante, Act 2 (2003), Pierre Huyghe crea un modello di palcoscenico da concerto dove danzano fasci di luce. Una nebbia ne segna il percorso e provoca nel visitatore un senso di attesa, evocato da una scena vuota e orientata verso un ''altrove'' musicale. No Ghost Just A Shell (2000-2003) è un progetto che ha come protagonista AnnLee e sul quale hanno lavorato 16 artisti. AnnLee è un ''avatar'', ossia un personaggio virtuale originariamente concepito per i videogames. Realizzata in Giappone per un'industria cinematografica di manga, era stata pensata come un personaggio di secondo piano, con una personalità non marcata, disegnata per una vita non duratura. Nel 1999 Huyghe e Parreno comprarono i diritti del personaggio, gli attribuirono un nome ed iniziarono il progetto No Ghost Just A Shell con lo scopo di dare all ''entità'' AnnLee storie e idee, fornendole un'identità e una vita propria. Huyghe e Parreno pensarono al modo di produrre un film animato e offrirono il personaggio ad altri artisti. L'accordo con ogni altro partecipante al progetto prevedeva l'utilizzo del personaggio nel proprio lavoro contribuendo, nello stesso tempo, a scriverne la storia. In One Million Kingdoms (2001) una voce segna la superficie lunare inesplorata. La protagonista è ancora AnnLee. In questo video viene descritta una sorta di mappa vocale di aree lunari inesplorate attraverso la voce elettronicamente modificata dell'astronauta Neil Amstrong al momento del primo allunaggio. La storica dichiarazione è inframmezzata da citazioni tratte dal romanzo Viaggio al centro della Terra di Jules Verne. Le parole di Amstrong disegnano letteralmente il percorso del personaggio animato in un fluttuante paesaggio di montagne e crateri.

L'artista

Pierre Huyghe, nato a Parigi nel 1962, è uno dei giovani artisti più noti nel panorama artistico internazionale. La sua fama è legata in particolare agli ambienti, ai film, ai progetti collettivi e agli eventi che realizza a partire dagli anni Novanta sulle problematiche legate all'esperienza del tempo nella società contemporanea. Le sue opere, a volte ispirate al cinema, presentano i processi di costruzione della memoria personale e collettiva in cui finzione e realtà si mescolano. L'artista inizia la propria formazione nei primi anni Ottanta all'École Supérieure des Arts Graphiques e, successivamente, all'École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi.
Pierre Huyghe partecipa con le proprie video-installazioni alle principali rassegne internazionali a partire dal 1994. Tra queste ricordiamo la Biennale d'Arte Contemporanea di Lione nel 1995 e, nello stesso anno, Shift alla De Appel Foundation di Amsterdam. Nel 1996 espone a Traffic al Capc Musée d'Art Contemporain di Bordeaux. Nel 1997 partecipa a Trade Routes: History and Geography alla Biennale di Johannesburg ed è presente a Coïncidences alla Fondation Cartier pour l'art contemporain di Parigi. Nel 1998 Huyghe espone alla Biennale di Sydney e a Manifesta 2, Biennale Europea di Arte Contemporanea, Lussemburgo. L'anno successivo partecipa a Premises al Guggenheim Museum Soho di New York e a Cinéma, Cinéma, Contemporary Art and the Cinematic Experience allo Stedelijk Van Abbenmuseum a Eindhoven. Nel 2000 espone a Let's Entertain al Walker Art Center di Minneapolis e al Centre Pompidou di Parigi mentre l'anno successivo è invitato a partecipare alla grande collettiva Form Follows Fiction al Castello di Rivoli. Nel 2001 Huyghe rappresenta la Francia alla Biennale di Venezia dove gli viene assegnato il Premio Speciale della Giuria. In questa occasione trasforma il padiglione in una narrazione contemporanea in cui ''ogni singolo elemento - dice l'artista - si sviluppa come un tempo indipendente, allorché l'insieme - attraverso un programma che scandisce lo spazio in scena - si comporta come all'interno di una partitura''. Nel 2002 è presente a 1999/2000 Carnegie International al Carnegie Museum of Art di Pittsburgh e a Documenta XI di Kassel. Nello stesso anno Huyghe è vincitore del prestigioso Hugo Boss Prize al Guggenheim Museum di New York.
Tra le personali segnaliamo le mostre tenute a Le Consortium, Digione, 1997; alla Weiner Secession, Vienna, 1999; al Museo Serralves, Porto, 1999; al Centre Pompidou, Parigi, 2000; alla Renaissance Society, Chicago, 2000; allo Stedelijk Van Abbenmuseum, Eindhoven, 2001; alla Kunsthaus, Bregenz, 2002 e, nel 2003, al DIA Center for The Arts di New York. Pierre Huyghe concepisce le sue mostre personali come progetti articolati, veri e propri ambiti di sperimentazione continua, dove l'arte incontra l'architettura e la performance. L'artista crea installazioni che, attraverso strategie percettive inconsuete, ingenerano un senso di smarrimento e instabilità nello spettatore. Huyghe collabora spesso con altri artisti per la creazione di progetti collettivi. Tra i più ambiziosi segnaliamo No Ghost, Just A Shell (2000-2003). In collaborazione con Philippe Parreno Huyghe ha acquistato, nel 1999, un personaggio dei manga su un catalogo di una società di animazione giapponese. Il personaggio, Annlee, rinasce a nuova vita non soltanto nell'opera di Huyghe e Parreno, sotto forma di video d'animazione a 3D, ma anche in quella di altri artisti tra cui Dominique Gonzalez-Foerster, Liam Gillick, Rirkrit Tiravanija e Pierre Joseph/Mehdi Belhaj-Kacem.

Preview per la stampa lunedì 19 aprile 2004 ore 11.30

Inaugurazione martedì 20 aprile 2004 ore 19.00

Massimo Melotti
Responsabile Relazioni Esterne e Ufficio Stampa / Head, Public Relations and Press Office

Manuela Vasco
Relazioni Esterne - Ufficio Stampa / Public Relations - Press Office

Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea
Piazza Mafalda di Savoia I - 10098 Rivoli (Torino) - Italy
Orario: da martedì a giovedì ore 10.00 – 17.00
venerdì, sabato e domenica ore 10.00 – 21.00
Ingresso euro 6.50 intero, euro 4.50 ridotto

Servizio navette sabato, domenica e festivi partenze da Torino Piazza Castello

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Rachel Rose
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