Museo Cantonale d'Arte
Lugano
via Canova, 10
+41 919104780 FAX +41 919104789
WEB
Due mostre
dal 13/2/2015 al 25/4/2015

Segnalato da

Benedetta Giorgi Pompilio


approfondimenti

Maria Iorio
Raphael Cuomo



 
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13/2/2015

Due mostre

Museo Cantonale d'Arte, Lugano

Sono esposte opere appartenenti alla collezione permanente dedicate alle diverse inclinazioni che caratterizzano l'evoluzione della fotografia. Maria Iorio e Raphael Cuomo analizzano la presenza di testimonianze legate all'emigrazione italiana in Svizzera.


comunicato stampa

Fotografica
Immagini dalle collezioni del Museo

Come ogni anno il Museo Cantonale d’Arte propone un nuovo allestimento di opere appartenenti alla collezione permanente, concentrandosi in questa occasione sulla fotografia. L’esposizione vuole porre l’attenzione sulla centralità del ruolo che la fotografia ha avuto nella storia dell’arte dell’ultimo secolo e mezzo. Gli artisti hanno riconosciuto sin da subito l’importanza della fotografia, reagendo, in modo più o meno diretto, al nuovo mezzo di comunicazione. Il riconoscimento da parte delle istituzioni è invece avvenuto con maggior ritardo, sia per ciò che riguarda lo statuto della fotografia come arte che per l’interesse ad acquisire nelle collezioni immagini fotografiche.

La mostra del Museo Cantonale è un’occasione per comprendere l’apporto fondamentale della fotografia allo sviluppo dei linguaggi artistici del XX e del XXI secolo, senza voler nascondere la problematicità a definire con esattezza le categorie a cui appartengono alcune opere fotografiche. Bisogna considerare che spesso, nell’arte contemporanea, la fotografia si colloca a margine tra diversi settori artistici passando dall’essere opera stessa a mero mezzo tecnico al servizio di un progetto più ampio.

Al fine di evidenziare le varie e diverse inclinazioni che caratterizzano l’evoluzione della fotografia nella storia dell’arte, il percorso espositivo è scandito in 17 sale tematiche e propone ai visitatori uno sguardo su alcune delle principali applicazioni del mezzo espressivo. La grande varietà di linguaggi presenti nella mostra evidenzia inoltre la serietà con cui, sin dalla sua inaugurazioni nel 1987, il Museo Cantonale d’Arte ha dedicato alla fotografia spazio e attenzione nella sua programmazione espositiva e nelle acquisizioni volte ad arricchire il patrimonio culturale dell’Istituto.

In mostra opere di: Fiorenza Bassetti, Bernd e Hilla Becher, Adriana Beretta, Stefania Beretta, Edo Bertoglio, Balthasar Burkhard, Andrea Cometta, Fernando De Filippi, Rineke Dijkstra, Chiara Dynys, Lux Feininger, Alberto Flammer, Luca Frei, Hamish Fulton, Flor Garduño, Florence Henri, Matthias Hoch, Craigie Horsfield, Frank Horvat, Frances Kearney, Reza Khatir, Gian Paolo Minelli, Hidetoshi Nagasawa, Luigi Ontani, Gabriel Orozco, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Anne e Patrick Poirier, Barbara Probst, Luciano Rigolini, Thomas Ruff, Daniel Spoerri, Remo Salvadori, Thomas Struth, Franco Vaccari, Bettina von Zwehl, William Wegman, Michele Zaza.

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14.02 – 15.03.2015
Maria Iorio / Raphaël Cuomo
Discrepant memories (appunti)

Recentemente insigniti del Premio Furla per l’arte, Cuomo e Iorio per la realizzazione di questa mostra si sono dedicati a un’intensa attività di ricerca, soffermandosi su episodi “minori” della storia dell’emigrazione italiana in Svizzera negli anni sessanta e settanta. Episodi che rivelano, tra l’altro, come questo periodo sia stato caratterizzato, oltre che da forti reazioni xenofobe, anche da una mobilitazione dell’apparato medico, il cui scopo non era unicamente la valutazione dell’idoneità al lavoro, ma anche il controllo dei movimenti migratori e la legittimazione delle frontiere.

Il risultato di questa investigazione propone, da un lato, una lettura essenzialmente iconografica che indaga l’universo mediatico della cultura popolare, dall’altra una rielaborazione di documenti storici tratti da importanti collezioni fotografiche, come quelle del Museo nazionale svizzero di Zurigo o del Museo storico di Losanna, e dei modi di presentazione in ambito museale di oggetti di interesse etnografico legati al tema della migrazione, partendo dall’esempio del Museo nazionale dell’Emigrazione Italiana a Roma. L’intento è quello di analizzare la presenza delle immagini e degli oggetti legati all’emigrazione nella realtà contemporanea.

Il confronto con questi materiali rende infatti evidente la discrepanza tra la rappresentazione ufficiale del fenomeno della migrazione e l’esperienza soggettiva di chi ne è protagonista e ci invita a riflettere sui modi con cui la memoria storica e sociale viene conservata, trasformata, condizionata e, in alcuni casi, cancellata. In questa prima presentazione realizzata appositamente per gli spazi dell’Ala Est, il lavoro di Cuomo/Iorio si dispiega come un allestimento museale all’interno del quale sono collocati testi, immagini, oggetti, film storici e proiezioni. Una presentazione in forma di appunti che riflette in modo fedele, ma aperto, il processo stesso che ha generato il progetto e che ci permette di intravvedere come diventerà il film, dedicato a questo tema, a cui i due artisti stanno lavorando.

Immagine: Gabriel Orozco, Atomists: Double Stump, 1996 (dettaglio)

Ufficio stampa e attività didattiche
Benedetta Giorgi Pompilio tel: +41 (0)91 8157971 benedetta.giorgi@ti.ch

Museo Cantonale d’Arte
via Canova 10, 6900 Lugano
Orari: martedì 14-17 mercoledì–domenica 10–17. Chiuso lunedì
Biglietti:
Intero Fr. 8
Ridotto AVS/AI, over 65 anni, gruppi, studenti 17-25 anni Fr. 5
Gratuito meno di 16 anni e la prima domenica del mese

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Roberto Donetta
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